I soliti idioti 3, parlano Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio: “Raccontiamo l’Italia al tracollo”

“Per certi aspetti il paese è immutabile, ma in molto è cambiato in peggio. E infatti noi siamo tornati per quello: c'era bisogno di qualcuno che lo facesse notare”, racconta Fabrizio Biggio che al fianco di Francesco Mandelli è protagonista, sceneggiatore e regista - insieme a Ferruccio Martini - del film in sala dal 25 gennaio. La video-intervista di THR Roma

Sono passati dieci anni dal secondo capitolo cinematografico dedicato a I soliti idioti, incursione cinematografica dei personaggi nati dalla mente di Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli protagonisti dell’omonimo programma di MTV. La coppia ora torna con un terzo film (di cui sono autori, protagonisti e registi insieme a Ferruccio Martini), I Soliti Idioti 3 – Il Ritorno, dal 25 gennaio in sala, dove ritroviamo le maschere – tra le tante quelle di Ruggero De Ceglie e il figlio Gianluca – diventate parte dell’immaginario pop collettivo a suon di tormentoni.

I soliti idioti 3 e un’Italia al tracollo

Questa volta i due si confrontano con il nostro presente attraverso cinque storie parallele che si sfiorano tra di loro e che mettono al centro la famiglia. Ma che Italia hanno trovato? “Per certi aspetti è immutabile. Ci sono certe dinamiche tra italiani che sono le stesse che c’erano nel Medioevo” afferma Biggio. “Però è cambiata in peggio in tanti altri aspetti. E infatti noi siamo tornati per quello. Perché c’era bisogno di qualcuno che facesse notare che siamo al tracollo. Secondo me è un po’ colpa di questi social, della tecnologia, di tutto questo mondo che ha tirato fuori forse un po’ il peggio di noi”.

La paura della fluidità

Tra i personaggi che fanno il loro ritorno anche gli omosessuali Fabio e Fabio che, questa volta, si confrontano con una nuova parola che infastidisce parte della società: fluidità. “Perché una volta che “omosessuale” è sdoganato, c’era il bisogno di qualcosa che desse altrettanto fastidio”, sottolinea Biggio.

“Secondo me non è né il fastidio né la paura” aggiunge Mandelli parlando delle motivazioni che posso spingere a determinate reazioni. “È semplicemente un gioco, perché questi due personaggi sono due idioti, come tutti gli altri. E ci piaceva vedere anche questa coppia alle prese con i problemi della contemporaneità. C’è sempre il tabù. Però a noi non interessa mai il giudizio. Ci interessa mettere in scena quello che vediamo e questo ci sembrava assolutamente contemporaneo nel momento in cui poi la famiglia omosessuale è una famiglia ormai sdoganata”.

Da Spike Jones a I soliti idioti 3

Immerso nel nostro tempo, I soliti idioti 3 non poteva esimersi dall’affrontare temi attuali come il cambiamento climatico e l’intelligenza artificiale. Come quella con la quale si trova a fare i conti Ruggero, Patrixia, una versione romana e decisamente schietta di Alexa con la voce di Sabrina Ferilli che ricorda anche – in un’estremizzazione comica – il sistema operativo di cui si innamora Joaquin Phoenix in Her di Spike Jones.

“Abbiamo voluto fare questa citazione colta, perché anche noi siamo dei cineasti” afferma scoppiando a ridere Mandelli. “Ci piaceva l’idea di vedere Ruggero, come qualsiasi anziano di oggi, alle prese con la tecnologia. Sembrano un po’ dei pesci fuori d’acqua. Ruggero scopre quest’intelligenza artificiale e in qualche modo se ne innamora. E lo vediamo come non l’abbiamo mai visto: innamorato e in difficoltà”.

Tra aggressività e suggerimenti

Nel film tornano anche “i litigiosi”, coppia di personaggi che grazie ad un pretesto qualsiasi si attaccano a vicenda finendo per dare vita a vere e proprie risse. “C’è una sorta di “divisismo” che abbiamo voluto mettere in scena, perché oggi bisogna prendere una parte o un’altra, devi essere schierato, è ‘io contro di te’. E questa cosa si trasforma in aggressività, frustrazione. Tutta roba veramente negativa” afferma Mandelli. “E non c’è mai, invece, un modo di trovare un punto d’incontro sui temi, che è quello che un tempo si faceva. I personaggi de litigiosi sono perfetti per interpretare questo umore”.

Molti i camei ne I solidi idioti 3. Tra questi anche quello di Giordano De Plano. “È la nostra musa ispiratrice. Non possiamo fare un film senza a lui” scherza Biggio.

“È un attore incredibile, ed è un po’ il nostro feticcio” continua Mandelli. “Nel 2009 ho fatto una serie con lui, Squadra antimafia, ed ho scoperto che era mega fan de I soliti idioti. Ed è stato anche – devo dirlo – una fucina di modi di dire di Ruggero. Ci ha regalato delle espressioni in romanesco”.