Janet Yang, la produttrice cinematografica che un anno fa era stata eletta trentaseiesima presidente dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, è stata riconfermata martedì 1 agosto durante la prima riunione del consiglio di amministrazione dell’Academy, recentemente ricostituito.
Yang ha 67 anni, è nata nel Queens ed è figlia di immigrati cinesi. È entrata nel mondo dello spettacolo mettendo in contatto attori dell’industria cinese e hollywoodiana per realizzare film come L’impero del sole. È poi diventata produttrice cinematografica, realizzando tra gli altri Il circolo della fortuna e della felicità e Larry Flynt-Oltre lo scandalo. Yang è la quarta donna (dopo Bette Davis, Fay Kanin e Cheryl Boone Isaacs) e la seconda persona appartenente ad una minoranza (dopo Boone Isaacs) a ricoprire il ruolo più importante di questo consiglio.
Membro del ramo produttori dal 2002, Yang fa parte del Consiglio di amministrazione dal 2019. All’indomani dello scandalo #OscarsSoWhite, sono subentrati nel consiglio tre incarichi di sovrintendenti speciali, destinati a persone non bianche e/o non di sesso maschile. Il presidente nomina questi sovrintendenti, poi approvati dal consiglio per promuovere l’inclusione nelle attività amministrative, e Yang è il primo incaricato a salire alla presidenza.
Conosciuta a Hollywood come “la madrina degli asiatici-americani”, Yang ha una laurea alla Brown University e un master alla Columbia University. Ha dedicato molto del suo tempo libero ad aiutare gli asiatici e gli asiatici-americani a entrare e farsi strada nel mondo del lavoro. È stata particolarmente attiva all’interno dell’Academy dopo la battuta di Chris Rock sui bambini durante la trasmissione degli Oscar del 2016, riunendo i membri asiatici dell’Academy per chiedere alla leadership dell’organizzazione di migliorare. Yang ora presiede il Gruppo per le affinità asiatiche e asiatico-americane del consiglio di amministrazione.
All’inizio di quest’anno, Yang aveva parlato apertamente della sua vita e della sua carriera in un episodio del podcast Awards Chatter di THR.
Martedì 1 agosto sono stati eletti i membri del consiglio di amministrazione: Bonnie Arnold (presidente della commissione per i soci), Howard Berger (presidente della commissione per i musei), Brooke Breton (presidente della commissione per l’educazione e la sensibilizzazione), Tom Duffield (presidente della commissione per le finanze), DeVon Franklin (presidente della commissione per le pari opportunità e l’inclusione), Lynette Howell Taylor (presidente della commissione per i premi), Howard A. Rodman (presidente della commissione governance) e Kim Taylor-Coleman (presidente della commissione storia e conservazione).
Howell Taylor e Taylor-Coleman sono stati funzionari del Consiglio di amministrazione lo scorso anno. Per Berger, Breton, Duffield e Rodman si tratta del primo mandato da dirigenti. Arnold ha precedentemente ricoperto il ruolo di dirigente nel 2019\20 e Franklin nel 2021\22.
L’amministratore delegato dell’Academy, Bill Kramer, ha dichiarato: “Sono entusiasta di dare il benvenuto ai dirigenti del consiglio di quest’anno. Sotto la stimata direzione di Janet, questi solerti consiglieri guideranno i continui sforzi dell’Academy per valorizzare il lavoro dei nostri membri e della comunità cinematografica globale, per evidenziare la ricca storia del nostro settore, per promuovere un dialogo costruttivo e per continuare a promuovere l’equità e l’inclusione in ogni aspetto della nostra organizzazione”.
I membri del consiglio dell’Academy possono ricoprire fino a due mandati triennali (consecutivi o non), seguiti da una pausa di due anni. Dopodiché l’eleggibilità si rinnova per altri due mandati triennali, per un massimo di 12 anni. I dirigenti restano in carica per un anno, con un massimo di quattro anni consecutivi per ogni carica.
Traduzione di Pietro Cecioni
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