Tra i lockdown causa Covid, i cinema chiusi e la doppia ondata degli scioperi degli sceneggiatori e degli attori, sono stati anni difficili per il cinema indipendente. Ma la fine degli scioperi, lo scorso novembre, ha innescato una ripresa per questo mercato. Dopo un’ottima presenza al Sundance, gli acquirenti e i venditori guardano all’European Film Market di Berlino per avere un effettiva prova di solidità.
I primi segnali sono promettenti, con una marea di nuovi progetti di tutti i budget e generi. CAA Media Finance da sola ha una mezza dozzina di film finiti in vendita e una ventina di pacchetti importanti, tra cui il film d’azione fantascientifico Afterburn con Dave Bautista e Samuel L. Jackson, venduto insieme a Black Bear; il dramma A Big Bold Beautiful Journey del regista di After Yang e Pachinko – La moglie coreana Kogonada, con Colin Farrell e una Margot Robbie post-Barbie, di cui si stanno occupando congiuntamente 30West e Neon International, e il thriller d’azione The Mother di Michelle Yeoh con AGC International.
Le offerte sul mercato di Berlino
Per gli acquirenti più sofisticati, FilmNation propone il film d’apertura del festival di Berlino, Small Things Like These, interpretato da un Cillian Murphy post-Oppenheimer, Treasure con Lena Dunham e Stephen Fry (che Bleecker Street distribuirà negli Stati Uniti), e la commedia Babes, diretta da Pamela Adlon e interpretata da Ilana Glazer, Michelle Buteau e Hasan Minhaj, che sarà distribuita da Neon negli Stati Uniti.
Ci sono poi titoli per famiglie come Hypergalactic di Charades, il nuovo anime dei produttori di One Piece Film: Red, con le voci di Adam Devine ed Elsie Fisher, che è in vendita insieme al nuovo film di Mike Leigh, Hard Truths, con l’attrice di Segreti e bugie Marianne Jean-Baptiste, che Bleecker Street ha preacquistato per gli Stati Uniti e Cornerstone sta acquistando a livello internazionale. E poi Normal di WME Independent, un film d’azione non convenzionale con Bob Odenkirk, scritto dallo sceneggiatore di Io sono nessuno Derek Kolstad.
Colmare un vuoto
“Ci sono molti progetti in giro”, afferma Christoph Daniel del distributore tedesco DCM. “Sembra che la fine dello sciopero abbia davvero aperto la strada e molti film che erano stati bloccati o rimandati hanno ricominciato a muoversi”. “È bello vedere che a Berlino ci sono molti progetti di dimensioni simili a quelle di uno studio, film da più di 20 milioni di dollari e meno di 100 milioni di dollari che i distributori internazionali vogliono e di cui hanno davvero bisogno”, ha osservato un venditore statunitense.
Con un numero inferiore di film degli Studios previsti per quest’anno – i tagli e le tempistiche di produzione post-sciopero hanno assottigliato la programmazione – i progetti indie più grandi sperano di colmare il vuoto. “Sappiamo che ci sarà un calo nelle uscite degli Studios e vogliamo essere presenti con i film che possono approfittarne”, ha osservato un compratore europeo.
Prima del Sundance, sia gli acquirenti che i venditori non sapevano bene cosa aspettarsi. I film disponibili erano più piccoli in termini di scala e presenza di star, ma molti partecipanti sono rimasti piacevolmente sorpresi dal risultato delle vendite.
Sebbene i prezzi non siano stati all’altezza degli accordi da record degli anni passati, ci sono stati dei casi eclatanti come l’accordo da 17 milioni di dollari di Netflix per il thriller It’s What’s Inside, ma anche l’affare da 15 milioni di dollari di My Old Ass con Amazon MGM, nonché l’acquisto di A Real Pain da parte di Searchlight per 10 milioni di dollari.
Uno sguardo a Park City
Il mercato del Sundance, il primo dopo lo sciopero, è stato visto come un ritorno a uno stile di contrattazione più sostenibile, con accordi a prezzi più ragionevoli distribuiti su un numero maggiore di film. Focus, Sony Pictures Classics, Magnolia, IFC e Neon si sono aggiudicate tutte almeno un progetto, e la maggior parte ha chiuso l’accordo dopo che gli spettatori del festival avevano lasciato Park City.
“Accanto ai grandi accordi con gli Studios e le piattaforme, c’erano le Vertical, le A24, le Neon, le Bleecker Street che sono tornate a fare acquisti, il che è un buon segno”, osserva un agente di vendita statunitense. “Le operazioni più piccole, da 2 a 4 milioni di dollari, sono quelle che tengono in piedi questo business”.
Anche il mercato dei documentari si è dimostrato resistente dopo un 2022 e un 2023 più tranquilli, due anni in cui molti Studios e piattaforme che si occupano di non-fiction hanno subito riorganizzazioni e riduzioni di personale. C’è stato un grosso accordo con Netflix per Will & Harper, il film sul viaggio di Will Ferrell e della sua amica trans Harper Steele (diverse fonti hanno definito l’accordo “da record”, anche se non è ancora stata comunicata la cifra). ll documentario su Christopher Reeve, invece, è approdato alla Warner Bros, che si contendeva la pellicola con le piattaforme, con lo studio entusiasta del potenziale cross-over con Superman e del legame con la DC (Superman: Legacy di James Gunn è previsto per il 2025).
Dato il numero e la qualità dei progetti in vendita a Berlino, l’EFM dovrebbe superare di gran lunga il Sundance per numero e dimensioni degli accordi conclusi. Dopo tre anni in cui l’incertezza e la paura sono state le emozioni dominanti tra i dirigenti del cinema indipendente, Berlino promette un ritorno al più solare cliché del “cauto ottimismo”.
Traduzione di Nadia Cazzaniga
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