Per raccontare la collezione Fall Winter 2024/25 Fiorucci ha recuperato un linguaggio narrativo perduto da molto tempo: il fotoromanzo. Nato in Italia da penne eccelse come quelle dei registi Cesare Zavattini e Damiano Damiani subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, il fotoromanzo diventa, tra gli anni ’60 e ’70, straordinariamente popolare attraverso giornali come Bolero o Lancio Story che arrivavano a vendere milioni di copie.
Sono piccole grandi storie d’amore, romanzi rosa in formato fotografico, che conquistano gli strati più ampi della popolazione italiana, diventando presto famosissimi in tutto il mondo perché riescono a concentrare in pochi scatti emotività e divertimento. Narrazioni semplici, concatenazioni sorprendenti, protagonisti espressivi sono la ricetta del successo.
Francesca Murri, direttrice creativa del brand, ha fatto piazzare una macchina fotografica davanti alla ricostruzione di una fermata del tram, in cui si trova una panchina. Nella storia c’è un elemento scatenante, un’eccentrica signora che distribuisce coloratissime caramelle che hanno la magica proprietà di regalare l’innamoramento. Il susseguirsi di azioni porta a sorprese, nuovi legami, inaspettati ritrovamenti e, come in ogni storia che si rispetti, ad un lieto fine.
È anche un rimando chiaro alla filmografia di Andy Warhol che con film sperimentali come Couch del 1964 lascia semplicemente accadere la vita davanti alla macchina da presa senza intervenire in nessun modo. Il linguaggio di Warhol, da sempre vicino a quello di Elio Fiorucci, fondatore del brand, richiama alla contemporaneità il progetto e gli conferisce la validità e la profondità dell’arte.
Attraverso l’utopia distintiva di Fiorucci, i classici del guardaroba vengono sapientemente reinterpretati, stabilendo un dialogo tra tradizione e visione avanguardista. Dettagli versatili e trasversali, arricchiscono i tessuti dei capi maschili e femminili, spaziando dal denim alla lycra, rinnovandone l’identità. Così il denim diventa un imprescindibile diurno, mentre la lycra si trasforma, adattandosi all’eleganza delle ore notturne. Ricami, raffinati e complessi, impreziosiscono abiti formali e abiti in organza.
Gli accessori raccontano storie di intrepida fantasia, come gli orecchini a forma di rossetto o a forma di lecca-lecca. La maglieria, con i suoi filati preziosi e naturali, sorprende per i volumi inaspettati e per le combinazioni di materiali non convenzionali, ridefinendo gli equilibri estetici. La borsa “Mella” questa stagione con dimensioni e materiali inediti, includendo una versione interamente ricoperta di strass, è sempre più elemento distintivo della nuova visione creativa di Fiorucci.
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