Ciao,
benvenuti ne La Signora del venerdì, la newsletter di The Hollywood Reporter Roma.
Al suo interno troverete:
► Faccende complicate di La Signora del venerdì
► Top Story: “Per sentito dire” di Boris Sollazzo
► I nostri articoli e approfondimenti che forse vi siete persi
► Recensioni
► Saluti finali
Questa puntata ha un tempo di lettura di 13 minuti
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FACCENDE COMPLICATE
In Iowa, alle primarie del partito Repubblicano, Trump non vince, ma stravince. L’incarnazione dell’ultra (ultra) destra americana continua a correre per le presidenziali, mentre la speranza dei democratici non è da trovare tanto in Biden quanto in un cenno di Taylor Swift. Un suo sussulto sposta mercati e fa iscrivere giovani al voto. La pop star dei record è un fenomeno incredibile, e complesso, raccontato in tutte le sue sfaccettature da Roberto Brunelli, con grande piacere della Signora del Venerdì.
Chi invece è uscito qualche anno fa dalla Casa Bianca, ora punta tutto sulla produzione cinematografica. Valeria Verbaro traccia un resoconto della stagione dei premi di Michelle e Barack Obama e della loro Higher Ground, che ha prodotto American Symphony, Il mondo dietro di te di Sam Esmail e Rustin, il film con protagonista Colman Domingo che riporta in vita l’eroe dimenticato della Marcia su Washington del 1963. Un progetto, quello degli Obama, chiaro: raccontare storie in grado di dare voce a chi non ne ha.
Mentre in Italia, questa settimana, è protagonista del dibattito ancora Paola Cortellesi. Soprattutto il suo monologo alla Luiss, che è stato – come scrive Boris Sollazzo in Top Story – “volutamente malinteso” e vittima della dinamica del “sentito dire” dei social network.
C’è ancora domani ha aiutato a riportare al centro del dibattito nazionale, amplificando il caso del femminicidio di Giulia Cecchettin e le parole della sorella Elena, il tema della violenza maschile sulle donne. Tema che riguarda anche il ruolo dell’uomo nel panorama attuale, e il controllo che cerca di esercitare sulla donna al quale invece sfugge la protagonista di Povere Creature!, Bella Baxter, interpretata da Emma Stone. “Uomini-oppressori” di cui parla Willem Dafoe nel corso della presentazione romana del film Leone d’Oro di Yorgos Lanthimos. Uomini per cui si cerca una salvezza, ma per l’attore è già difficile cercare di salvare se stesso.
Un tema, quello dei diritti, sentito soprattutto dalla Generazione Z, rappresentata egregiamente da Skam Italia, e che nella sesta stagione, secondo Martina Barone, porta argomenti più attuali che mai. Da Netflix, che tra poco proporrà anche la miniserie drammatica Griselda con Sofia Vergara (Modern Family), si passa alla cara vecchia mamma Rai, che con La Storia di Francesca Archibugi porta in televisione l’omonimo romanzo di Elsa Morante fino al 28 gennaio, vedendo anche la partecipazione dell’attore romano Lorenzo Zurzolo (Baby), che in un’intervista spiega: “Ho cercato di recuperare delle emozioni dai racconti dei miei nonni. Loro la guerra l’hanno vissuta, sembravano storie inimmaginabili”.
Un certo tipo di commedia all’italiana è in grossa crisi, anzi è già morta. Pieraccioni sembra essere – secondo Boris Sollazzo – un “Peter Pan” di quel genere con il suo nuovo film Pare Parecchio Parigi. Chi invece, nell’ambiente comico, ha riscosso un grande successo è Valerio Lundini, che dopo la sua esperienza in Battute! e Una pezza di Lundini, torna su RaiPlay con Faccende Complicate, che però – come dice il comico intervistato da Viola Baldi – “si prende anche la briga di non far ridere”.
In questa puntata della Signora del Venerdì parliamo inoltre della Milano Fashion Week e di Pitti Uomo, con il debutto su THR Roma del brand strategist, autore e docente Andrea Batilla, che racconta come sono andate le sfilate di quest’anno, con alcune previsioni non proprio incoraggianti per questo 2024. Maison Valentino, intanto, ha ricevuto il premio di Bureau veritas per la parità di genere e l’avanzamento professionale delle donne.
Nel blocco recensioni, Manuela Santacatterina scrive della quarta stagione di True Detective, una stagione tutta al femminile e nel freddo dell’Alaska, tra omicidi, misteri e misticismo. “Sono tornato al 1970 cercando profondità. E un volto su cui proiettare le emozioni”, ha affermato Alexander Payne, il regista di The Holdovers – Lezioni di vita, che è “tutto quello che dovrebbe essere il cinema”.
Sul fronte videogiochi, Damiano D’Agostino ha provato il nuovo capitolo del franchise di Prince of Persia, ovvero il punto di ripartenza di una saga che mancava dagli schermi da più di quindici anni, e di cui si sentiva tanto la mancanza.
Buon fine settimana dalla Signora del venerdì, e buona lettura
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TOP STORY: "PER SENTITO DIRE"
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Paola Cortellesi e le fiabe. O anche: del rovesciamento del (dis)senso, del sentito dire dei social e della pigrizia intellettuale - di Boris Sollazzo
- Perché la polemica sulla regista dei record del cinema italiano non è solo pretestuosa ma irritante. Ed è incredibilmente semplice scoprirlo. Basta guardare e ascoltare con la dovuta attenzione il video. Provateci, lo trovate nell’articolo. Insieme a un parere sul perché molti hanno volutamente malinteso il monologo
- Così su questo monologo, di appena 18 minuti, la stampa italiana e il mondo social ci ha campato quasi una settimana. C’è chi, come chi ne ha scritto per prima, una collega giornalista, si è fatta mandare dei vocali, estrapolati e difficilmente comprensibili nel tono e nella mimica facciale; e chi, come sempre, accontentandosi dei titoli on line e delle prime reazioni sdegnate, si è basato sul sentito dire. O ascoltare. Roba che il cortile di C’è ancora domani ha un’abilità nel fact checking decisamente maggiore.
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GLI ARTICOLI MIGLIORI DALLA REDAZIONE DI THR ROMA
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Taylor Swift for president. Tra teorie complottiste, crisi di nervi politiche e terremoti (veri) - di Roberto Brunelli
- C’è chi vede la cantante come un agente segreto al soldo dei democratici, chi spera in un endorsement a favore di Biden, chi vorrebbe che lanciasse un appello ai giovani in vista delle europee: dopo la copertina di Time, la sua fama sempre più messianica comincia ad avere un peso nelle presidenziali americane. A dimostrazione che oggi tutto è politica: soprattutto il pop
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Altro che Casa Bianca: Michelle e Barack Obama sono in missione verso gli Oscar. Da produttori - di Valeria Verbaro
- L’ex coppia presidenziale, con la società Higher Ground, ha un progetto molto preciso: storie in grado di dare voce a chi non ne ha. E adesso corre verso la stagione dei premi (ancora una volta): con il doloroso American Symphony, con il distopico Il mondo dietro di te di Sam Esmail e con Rustin, che torna sull’eroe dimenticato della Marcia su Washington del 1963
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Willem Dafoe: “Non ho risposte sulla salvezza degli uomini. È già difficile provare a salvare me stesso” - di Martina Barone
- “Qualcuno potrà sicuramente riconoscersi negli uomini-oppressori di Povere Creature!” racconta l’attore nei panni del dottor Godwin Baxter, diretto da Yorgos Lanthimos e al fianco di Emma Stone per il film Leone d’oro in sala dal 25 gennaio. “Dio e Gesù? Sono entrambi simpatici”
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Alexander Payne e la lezione di The Holdovers: “Sono tornato al 1970 cercando profondità. E un volto su cui proiettare le emozioni” - di Manuela Santacatterina
- L’importanza dei silenzi e Mario Monicelli, un miracolo chiamato Dominic Sessa, l’arte di Monica Vitti e l’idea di girare un western. Il regista parla del suo nuovo film con Paul Giamatti e Da’Vine Joy Randolph, delle pellicole di una volta e di un modo molto diverso dal solito di raccontare il Vietnam
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Sofia Vergara: “Donna, madre, colombiana: la mia Griselda è l’antieroina che dopo tanto tempo sono riuscita a capire” - di Valeria Verbaro
- Non è Narcos, ma lo ha nel suo dna: la miniserie in sei episodi diretti da Andrés Baiz arriva su Netflix il 25 gennaio. E segna il debutto della star di Modern Family al suo primo grande ruolo drammatico
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Lorenzo Zurzolo, un ventenne alle prese con La storia: “Ho cercato di essere il più fedele possibile allo spirito di Elsa Morante” - di Viola Baldi
- L’attore romano – che si è fatto notare con i suoi ruoli in Baby, Prisma e EO – è uno dei protagonisti della serie diretta da Francesca Archibugi in prima serata su Rai1 fino al 28 gennaio. “Ho cercato di recuperare delle emozioni dai racconti dei miei nonni. Loro la guerra l’hanno vissuta, sembravano storie inimmaginabili”
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L’audace ritorno di Valerio Lundini: “Faccende complicate si prende anche la briga di non far ridere” - di Viola Baldi
- Il comico romano sperimenta (e colpisce) ancora. Torna come interprete, sceneggiatore, regista e reporter di un nuovo programma itinerante a metà tra realtà e finzione, disponibile su Rai Play con i primi tre episodi dal 12 gennaio
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Come risponde la moda alle crisi del mondo? Con la riscoperta della classicità (e l’abito torna ad essere bene rifugio) - di Andrea Batilla
- Il 2023 è stato per il comparto del lusso italiano un anno cominciato bene e finito male, con cali del 7,2 % e previsioni per il 2024 non proprio incoraggianti. Le sfilate appena concluse a Pitti Uomo e alla Milano Fashion Week hanno tracciato un quadro decisamente critico. Sollevando molte domande e dando alcune risposte molto interessanti
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Maison Valentino ottiene la certificazione per la gender equality e l’avanzamento professionale delle donne - di Pino Gagliardi
- Bureau veritas ha premiato la griffe romana per l’impegno nell’integrare i valori di inclusività e parità di genere all’interno della struttura aziendale. Il brand ha ridotto al di sotto del 10% il divario salariale
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True Detective: Night Country è donna. Una storia di fantasmi, vendetta (e speranza) nel cuore di ghiaccio dell’Alaska - di Manuela Santacatterina
- Una stagione femminile – a partire dalle protagoniste Jodie Foster e Kali Reis – scritta e diretta dalla “next big thing” di Hollywood, Issa López, antitesi e specchio del primo capitolo della serie creata da Nic Pizzolatto. Sei episodi che vanno oltre il crime parlando di tematiche attuali: dalla violenza sulle donne al cambiamento climatico
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Ecco perché Skam 6 è più attuale che mai: dalle passioni politiche ai disturbi alimentari - di Martina Barone
- La nuova stagione ha come protagonista Asia interpretata da Nicole Rossi e va dentro e fuori i banchi di scuola per raccontare dei timori del paesaggio sociale di oggi fino ai disagi intimi di chi somatizza lo stress sul proprio corpo
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The Holdovers: il film di Alexander Payne è tutto quello che dovrebbe essere il cinema - di Manuela Santacatterina
- Tre attori straordinari – Paul Giamatti, Dominic Sesse e Da’Vine Joy Randolph – e una sceneggiatura impeccabile. Una pellicola classica americana nell’accezione più nobile del termine, tra risate fragorose e lacrime silenziose
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Pare Parecchio Parigi: Leonardo Pieraccioni è il Peter Pan di una commedia all’italiana che non sa di essere già morta - di Boris Sollazzo
- Il regista toscano si cimenta con una commedia malinconica sulla famiglia, il più bizzarro e sconclusionato degli on the road, chiuso nei confini di un maneggio che vorrebbe diventare Parigi. Un film improbabile, tratto da una storia vera, con idee stantie e poco riuscite. Ma un paio di siparietti (il Ceccherini horror, ad esempio) sono irresistibili
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Prince of Persia: The Lost Crown, l’epopea surreale di Sargon è il nuovo inizio di una saga storica - di Damiano D’Agostino
- Il nuovo videogioco sviluppato da Ubisoft è la ripartenza di un franchise che mancava dagli schermi da più di quindici anni, e di cui si è sentita la mancanza. Disponibile su PlayStation 5, Xbox Series X|S, Nintendo Switch e PC
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