Gabriella Genisi, ospite a Giallo Limoncello: “Da Lolita Lobosco a Chicca Lopez, ora racconto il Salento noir”

"Il mio nuovo personaggio è l'incarnazione della parte cupa e misteriosa della terra salentina". A Roma all'enoteca Trimani presentazioni di libri gialli che raccontano l'anima di un territorio (con menù abbinato)

Ogni pietra del Salento porta con sé una leggenda e Gabriella Genisi, la scrittrice pugliese di romanzi noir, non l’ha scoperto subito. Solo quando la fine dell’estate porta via l’azzurro e il sole e si spopolano le case, la magia della terra salentina ne svela un’altra anima, tra chiese di diavoli, cupole, guglie, pinnacoli e malombre. Così è nato il nuovo personaggio di Genisi, la marescialla Chicca Lopez. Moto e casco integrale, pantaloni di pelle e chiodo. Agli antipodi, per la palette, della prima vicequestora di Genisi, col tacco a spillo e le camicette di seta dai colori tenui, Lolita Lobosco, col volto di Luisa Ranieri nella fiction di Rai 1. Ma un carattere non così distante.

“Per costruire Chicca Lopez sono partita dagli opposti”, ha detto Genisi presentando il terzo libro della serie, L’angelo di Castelforte (Nerorizzoli), all’enoteca Trimani Wine Bar di Roma. “Lopez, anche lei in attesa del piccolo schermo, è quasi una naturale prosecuzione della terra del Salento, nella sua dimensione cupa e misteriosa”. Il ciclo di presentazioni di libri all’enoteca infatti ha al centro il sapore del territorio insieme alla lettura. Nero di Seppia & Giallo Limoncello è una serie di cene letterarie, con autori e autrici, che – per dirla con la giornalista e scrittrice Federica Fantozzi, promotrice di queste serate – “fanno della loro terra, città, luogo, un personaggio della storia e non solo uno sfondo”. Insieme a lei, la “liquorista” Micaela Pallini, e “l’influencer della grappa” Carla Trimani hanno dato vita alla rassegna.

Questa stagione prevede altre due serate a gennaio con Giuseppe Di Piazza che presenterà O tu o lui (HarperCollins), l’ultima trama con protagonista Sari De Luca, e a marzo con Roberto Costantini e il suo Cenere alla cenere della saga di Aba Abate.

Gabriella Genisi

Gabriella Genisi: la Puglia e la prima donna noir

Il Salento è descritto da Genisi come un posto in cui “la trasparenza del mare incontra il verde della macchia mediterranea” e anche nel luogo la distanza con Lolita Lobosco si vede. “La Puglia è una regione plurale, quindi una volta raccontata Bari, come in Lobosco, potevo raccontare il Gargano o il Salento, le storie sono diverse, perché i territori sono molto diversi”.

Il carattere delle due donne però si somiglia. “Sono due generazioni diverse, Lolita ha quarant’anni, Chica trenta, sono due donne libere che rivendicano la loro indipendenza”, spiega l’autrice. Nei libri di Genisi la parte maschile fa da contorno. “La Puglia ha 800 chilometri di costa, questo vuol dire che molti uomini emigravano e quelli che restavano passavano i loro giorni per mare, quindi gli uomini non c’erano”.

Ma Genisi non ha scelto protagoniste donne solo per questo. “Il canone letterario per millenni è stato scritto da uomini e gli uomini naturalmente hanno imposto la figura dell’uomo come un supereroe”, incalza. “Mi ero accorta che nella lettura poliziesca italiana, nonostante nell’ordinamento della Polizia di Stato esistessero donne commissario, continuavamo a essere rappresentate come sottoposte”. Dal primo romanzo con protagonista Lolita Lobosco, La circonferenza delle arance, uscito nel 2014, “gli uomini scrittori, tra cui Maurizio De Giovanni, Giancarlo De Cataldo, Massimo Carlotto, accanto ai loro commissari, hanno affiancato il femminile”.

Eppure Genisi con Chicca Lopez inizia a decostruire un sistema di genere binario, dato che lei si definisce nel libro di genere fluido. Un passo anticonformista il suo che le ha dato il ritmo anche nella vita. “Prima di mettermi a scrivere, scelsi di non lavorare, volevo fare la casalinga”, racconta, “un grande dispiacere per la mia famiglia, perché negli anni Ottanta era quasi più accettabile dire di fare il terrorista che la casalinga, perché significava un percorso a suo modo intellettuale”.

Col senso dell’umorismo che caratterizza anche le sue “personagge”, Genisi ha concluso parlando della fiction di Rai 1, per lei un esperimento riuscito. “Quando nel 2016 uscì un articolo di giornale sui miei libri lo intitolarono ‘La Montalbana’. Allora mi chiamò Luca Zingaretti, il vero Montalbano, che incuriosito da quell’articolo si era andato a comprare i romanzi. Mi disse che insieme alla moglie Luisa Ranieri si erano innamorati di Lolita”. Le indagini di Lolita Lobosco è partita da qui ed è diventata, con una prima stagione nel 2021 e una seconda nel 2023, una delle serie tv Rai più viste in Italia.