Trentacinque anni di storia, un direttore molto amato in uscita, una nuova direttrice in entrata. Il Salone del Libro di Torino 2023 è l’ultimo capitanato da Nicola Lagioia, dal prossimo anno sarà diretto invece da Annalena Benini, come annunciato solo un mese fa.
Quest’anno il titolo è Attraverso lo specchio: un invito a guardare il mondo attraverso prospettive diverse, inventando nuovi personaggi, colori, relazioni. Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò è il seguito di Alice nel paese delle meraviglie, scritto da Lewis Carrol nel 1871: racconta un viaggio per vedere oltre lo specchio, la curiosità e il coraggio di entrare in un mondo sottosopra, e poi un ritorno con “quel che Alice vi trovò”. Forse quello che ci si porta dietro quando si esce da un libro.
Il programma è ricchissimo, conta 500 eventi; un nuovo spazio con un grande palco gestito dalla Pinacoteca Agnelli, che si chiamerà Pista 500; un Salone Off diffuso per tutta Torino; sempre più attività all’aperto nell’area esterna davanti all’Oval, compresi un palco e un torneo di calcio balilla; un “bosco degli scrittori”, un’arena vegetale ed ecosostenibile che fra i padiglioni e l’asfalto faccia da oasi di biodiversità.
Ospiti internazionali
Il Salone si aprirà giovedì 18 maggio con un intervento della scrittrice e giornalista bielorussa nata in Ucraina Svetlana Aleksievič, vincitrice del Premio Nobel per la letteratura nel 2015. Ci saranno poi Fernando Aramburo, autore di Patria, che presenterà il nuovo Figli della favola (Guanda); Javier Cercas che discuterà del ruolo forse diverso di intellettuale e scrittore con Bruno Arpaia e sul mondo che verrà con Helena Janeczeck; Antoine Volodine, autore che francese i cui libro stanno rigorosamente al di là dello specchio, parlerà del nuovo romanzo Le ragazze Monroe. Peter Cameron presenterà la raccolta di racconti pubblicata per Adelphi Aria. Andrew Sean Greer, vincitore del Premio Pulitzer 2018 parlerà di Less si è perduto pubblicato con La nave di Teseo. Sempre con Nave di Teseo, il Premio Nobel nigeriano Wole Soyinka racconterà il romanzo Cronache dalla terra dei più felici del mondo, denuncia alla corruzione e agli abusi di potere.
In linea con il tema del Salone, l’autore algerino Samir Toumi porta il romanzo Lo specchio vuoto, fra crisi di identità e sdoppiamento. E poi ancora ci saranno l’autrice irlanese Louise Kennedy, la finlandese Rosa Liksom. Julian Barnes invece conferirà il Premio Mondello Internazionale giovedì 18 maggio insieme a Chiara Valerio.
Saranno presenti anche i cinque candidati al Premio Strega Internazionale: Emmanuel Carrère con V13, sul processo del Bataclan (Adelphi); Esther Kinsky con Rombo, pubblicato da Iperborea, romanzo che rievoca il terremoto che colpì il Friuli nel 1976; Andrei Kurkov con L’orecchio di Kiev (Marsilio); Burhan Sönmez con Pietra e ombra (nottetempo); Johanne Lykke Holm con Strega (NN Editore).
La scena italiana
Veniamo all’Italia. Michela Murgia parlerà del suo Tre ciotole (Mondadori) con Matteo B. Bianchi, e B. Bianchi presenterà il suo La vita di chi resta con Luciana Littizzetto: entrambi romanzi molto intimi e densi di lutti, amori e sopravvivenza. Concita De Gregorio terrà un live podcast con le musiche di Erica Mou. Vera Gheno parlerà di parità di genere, dei copri delle donne e delle parole che vogliono definirle. Claudia Durastanti parlerà fra le altre cose del rapporto fra donne e musica.
Ilide Carmignani modererà molti degli incontri dedicati a “I ferri del mestiere”: si discuterà di traduzione, di case editrici, di autopromozione.
Alessandro Borghi, candidato ai David di Donatello, racconterà l’esperienza di Otto Montagne, film tratto dal romanzo di Paolo Cognetti vincitore del Premio Strega 2017.
Luigi Lo Cascio parlerà con Francesco del suo ultimo libro attraverso Kafka, Landolfi, Buzzati e Borges. Paolo Nori presenterà il suo Vi avverto che vivo per l’ultima volta (Mondadori) ma tratterà anche la “spericolata scrittura di Anton Cechov”.
Questi sono solo alcuni, ma nel programma troverete anche Niccolò Ammaniti, Alessandro Baricco, Andrea Canobbio, Gianrico Carofiglio, Mauro Covacich, la presidente di Adelphi Teresa Cremisi, Maurizio De Giovanni, Erri De Luca, Ernesto Ferrero, Marco Malvaldi, Dacia Maraini, Paola Mastrocola, Marco Missiroli, Sacha Naspini, Francesco Piccolo, Alessandro Piperno, Laura Pugno, Roberto Saviano, Domenico Starnone, Fabio Stassi con Neri Marcorè, Walter Siti, Chiara Valerio, Walter Veltroni, Sandro Veronesi, Giuseppe Culicchia, Francesco Pacifico, Valeria Parrella, Fabio Geda, Loreadana Lipperini, Sandro Veronesi, Suanna Tamaro, Giordano Meacci, Annamaria Testa. E poi Marco Damilano, Massimo Recalcati, Gustavo Zagrebelsky, Francesco Costa.
Vedi alla voce ambiente
Già dallo scorso anno sono entrati al Salone alcuni temi che non sono in sé nuovo ma che sanno di nuovo, sanno di un desiderio serpeggiante di cambiare pelle e trovare nuovi modi di esistere, relazionarsi con gli altri esseri viventi e con se stessi. Già si sentiva insomma la necessità di vedere cosa c’è oltre lo specchio. Uno di questi è l’ambientalismo. In questa edizione la crisi climatica entra al Salone con una sezione specifica, rivolta soprattutto ai ragazzi e affidata agli attivisti di Fridays For Future: chi meglio potrebbe occuparsene? Così troveremo Danilo Zagaria a parlare di ecosistemi marini con il suo In alto mare. Paperelle, ecologia, Antropocene; Sara Segantin, fra le fondatrici di Fridays For Future Italia, discuterà di amicizia e relazioni fra umano e selvatico con il giornalista ambientale Nicolas Lozito. E ancora Simon Mundy racconterà il suo Sfida al futuro. Viaggio attraverso un mondo in lotta con la crisi climatica immaginando storie di mammut, carne coltivata, Siberia e startup israeliane.
Ma la crisi climatica e lo sforzo di immaginare nuovi (e migliori) modi di stare al mondo, dilagheranno anche fuori questo spazio dedicato. Si parlerà di orti, urbani e non, giovedì con il meteorologo Luca Mercalli e Ferdinando Cotugno, e sabato con Barbara Bernardini, autrice di Dall’orto al mondo per la collana Terra di Nottetempo. Rivolgendosi al pubblico più giovane, Serenella Iovino presenterà il suo libro Gli animali di Calvino (Treccani) insieme a Fabio Deotto e rifletterà su un pianeta che dobbiamo imparare a condividere con gli altri esseri viventi. In un incontro destinato ai bambini, ci si chiederà cosa accade quando sono gli alberi a “immaginare” gli umani e non viceversa.
La psichedelia
L’ultima edizione del Salone diretta da Nicola Lagioia – che da qualche mese dirige la nuova rivista culturale Lucy (forse in the sky with diamond?) – dà grande spazio anche agli psichedelici, altro tema che negli ultimi anni ha preso piede al Salone e che ha a che fare con quel desiderio di cambiare pelle e prendere in considerazione altre prospettive da cui guardare il mondo. Sabato ci sarà un omaggio a Dale Pendell, poeta etnobotanico ed esperto in piante psicotrope, con Vanni Santoni, Francesca Matteoni e Laura Tripaldi. Sempre Vanni Santoni con Matteo Pinna terrà un incontro dal titolo “Bicycle Day, la psichedelia in Technicolor comix” alla Sala del Fumetto.
Ma si discuterà anche della necessità di immaginare nuovi percorsi di cura in campo psichiatrico attraverso percorsi terapeutici alternativi attraverso gli psichedelici.
La letteratura fantastica
Dietro lo specchio di Alice non può mancare la letteratura fantastica. Per cominciare, due incontri saranno dedicati a J. R. R. Tolkien, in occasione del cinquantenario dalla morte.
Venerdì verrà presentata Novo sconcertante italico, la rivista edita da Bompiani dedicata alla letteratura weird. Saranno presenti molti degli autori: Francesco d’Isa, Edoardo Rialti, Laura Pugno e tanti altri. Ma si parlerà anche di Letteratura fantastica giapponese con l’autore Massimo Soumaré della casa editrice Lindau. O di un fantasy americano che getta le basi nell’immaginario dell’Africa occidentale, con l’autore edito da Fazi Jordan Ifueko.
I paesi ospiti
Paese ospite quest’anno sarà l’Albania: troverete uno stand all’Oval e molti incontri con autori albanesi: Ermal Meta, Tom Kuka, Benko Gjata, Anilda Ibrahimi, Fatos Kongoli, Darien Levani, Matteo Mandalà, Virgjil Muçi, Liridon Mulaj, Lucia Nadin, Ardian Ndreca, Bashkim Shehu, Ornela Vorpsi, Tobias Xhaxhiu, Lea Ypi.
Come regione ospite invece ci sarà la Sardegna, che sarà presente con una sala nell’Oval e incontri dedicati sia ad autori contemporanei che alle voci più importanti della tradizione sarda, come Grazia Deledda o Giorgio Todde.
Come raccontare il cinema
Il 19 maggio (17.30) Concita De Gregorio presenterà The Hollywood Reporter Roma nell’Area Robinson: la domanda a cui si cercherà di rispondere sarà “Come raccontare il grande cinema?”, ed è quello che proviamo a fare qui.
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