È morto nella sua casa di Tagliacozzo, in Abruzzo, l’attore teatrale Roberto Sturno. Il suo nome ha segnato una lunga stagione del teatro italiano. Fondatore della compagnia Mauri-Sturno insieme al collega Glauco Mauri con il quale ha condiviso il palcoscenico per oltre quarant’anni, l’attore è stato protagonista di una lunga serie di successi.
Il signor Puntila e il suo servo Matti di Bertolt Brecht, da loro interpretato, con la regia di Egisto Marcucci, è il primo spettacolo prodotto. In 40 anni di ininterrotta attività la Compagnia porta sulle scene alcuni degli spettacoli di maggior successo del teatro italiano, premiati numerose volte con il Biglietto d’oro Agis, e molteplici sono stati i premi assegnati ai due per i loro meriti artistici.
Fra le sue oltre 40 produzioni: Re Lear e La Tempesta di Shakespeare, Edipo Re – Edipo a Colono di Sofocle, Faust di Goethe, Delitto e castigo e L’idiota di Dostoevskij, Enrico IV e Tutto per bene di Pirandello, Il bugiardo di Goldoni, Don Giovanni di Molière, Il rinoceronte di Ionesco, Philoktet di Heiner Müller, Una vita nel teatro di David Mamet e I quaderni di conversazione di Ludwig van Beethoven, scritto, interpretato e diretto da Glauco Mauri.
Nato a Roma nel 1946, Sturno esordisce nel 1971 da autodidatta con un piccolo ruolo nel Macbeth di Shakespeare, per poi legare il suo nome a quello di molti altri autori senza tempo dei quali ha portato in scena le opere nel corso della sua carriera.
Per sua volontà, le esequie si svolgeranno in forma strettamente privata, alla presenza dei soli familiari.
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