Ricordando il Bagaglino e un successo clamoroso, l'attore rammenta l'intero arco costituzionale che faceva a gara per essere in platea al Salone Margherita. "Erano disposti pure a prendersi le torte in faccia, i politici hanno la faccia come il culo". A farlo ridere sono in pochi. "Crozza e Ficarra e Picone, che non sono comici, ma due interpreti". E sull'unica censura subita dice "dovevo fare don Puglisi, ma in Rai hanno avuto paura a farlo interpretare a un omosessuale"
Lo scrittore racconta gli anni del Gattopardo e di 8 e 1/2: "Gli stroncatori più feroci? Furono Moravia e Sciascia". E sul remake Netflix del capolavoro tratto da Tomasi di Lampedusa dice: "Tutto può diventare serie tv, ma il confronto con i miti è difficile da reggere"