Firma storica del quotidiano La Repubblica, su cui da anni è titolare di una colonna quotidiana, editorialista de La Stampa e del Paìs, già direttrice del quotidiano l’Unità, è una delle voci più autorevoli del panorama informativo e culturale italiano. I suoi articoli sono nella “Storia del giornalismo italiano”, Meridiani Mondadori. Autrice di molti format televisivi e radiofonici di successo, attualmente cura e conduce “In Onda”, programma di approfondimento giornalistico sull’emittente tv La7. Ha scritto per il cinema e per il teatro, ha curato progetti e rassegne, è ora lei stessa in tournée teatrale con il suo più recente lavoro, “Un’ultima cosa” – storie di donne a cui restituisce voce. Ha scritto sedici libri, fra saggi e romanzi, per le più importanti case editrici. Nasce da una formazione musicale e artistica. Con The Hollywood Reporter Roma si è posta l’obiettivo di mettere a sistema le esperienze maturate nell’intensa vita professionale per dare centralità al ruolo dell’entertainment nella società contemporanea. Le culture visive, il cinema e le piattaforme nascono da mondi che si intrecciano e che concorrono, spesso segretamente, a formare lo specchio del tempo presente. Sarà fondamentale il contributo dei più giovani talenti, accanto alla voce delle competenze riconosciute e autorevoli.
Concita De Gregorio lascia la direzione di THR Roma. Qui il suo saluto, quello dell'editore e della redazione. Ora si apre un altro capitolo
Con i suoi film ha trasformato Ostiense, lo skyline industriale della Capitale, in una consuetudine. Oggi ha lasciato il quartiere per il centro storico ma con qualche nostalgia, la stessa che prova davanti a una città che ieri si mescolava beatamente, e adesso si chiude. Da oggi, dal 1° novembre 2023, il film di una vita, della sua vita, è su Netflix
Le strategie dell’amministratore delegato, 51 anni: mettere insieme il disordine creativo e fare business. “Se oggi le produzioni vengono da noi è perché siamo competitivi: nei cinque anni di gestione pubblica c’erano dei ricavi tra i 12 e i 15 milioni, noi nel 2022 ne abbiamo fatti 39". L'intervista con THR Roma
Gira la città su un’Apetta, dice che in un mondo tanto veloce la capitale e la sua storia rallentano il metabolismo. Poi pensa agli alberi che ha piantato a Campagnano, le uniche radici che si concede. E di boschi e frontiere feroci parla Mur, il suo primo film da regista, che ha debuttato alla Festa del cinema. L'intervista con THR Roma
Il debutto della regista palermitana - un'opera capita e vista più all'estero che in Italia - torna restaurato in 4K a vent'anni dall'uscita. È l'occasione per parlare con una delle nostre intellettuali più lucide e di talento. Con un film in uscita sul padre, Il cassetto segreto, e uno che sogna: un musical sui pesci. L'intervista con THR Roma
Lo spettacolo, in giro per i teatri tra Francia e Italia, è della pluripremiata drammaturga e regista Lucia Calamaro. La protagonista è una scrittrice nella metà della vita, colta e borghese, al lavoro su un libro che non riesce a consegnare
Da Dogman al El Conde passando da Green Border. Ecco, la densità emotiva di molti dei più bei film passati qui, la commozione che sono stati in grado di suscitare, il livello di comprensione dell’altro, di immedesimazione e dunque di condivisione: è stata questa, per costanza e continuità di pianto, una delle vere novità della Mostra 2023
È un numero monografico speciale, è una rivista che sogna di diventare libro, è un omaggio alle ottanta edizioni della Mostra del Cinema e insieme alla storia di THR, che ha cento anni ed è stata qui, al festival, dal principio. Dove parlano i grandi del Novecento, i fuoriclasse, poi i loro figli, di sangue e d’arte, dove ritroviamo il passato e incontriamo il futuro delle realtà virtuali. Scopritelo insieme a noi
Il cantautore - che è sbarcato al Lido nelle vesti di attore di Finalmente l'alba di Saverio Costanzo - si confessa a Concita De Gregorio in questa video-intervista con The Hollywood Reporter Roma: "Il mio grande sogno? Fare un musical"
THR Roma al Lido: con la Biennale, con le Giornate degli Autori, con Biennale College, con le realtà espanse di Venice Immersive, con Isola Edipo. E con uno speciale di 120 pagine - un numero da collezione, il primo numero - del nostro magazine. Siamo qui per chi è venuto in Laguna ma soprattutto per chi non c’è: per raccontarvi dove va il cinema, dove può andare il mondo. E perché
Per essere liberi bisogna essere felici. Ma è anche vero il contrario. Per essere felici bisogna essere liberi. Per essere felici bisogna aver sofferto molto, altrimenti non lo sai cosa sia: quanto conti camminare, se non sei mai caduto, che ne sai
Certo, siamo ancora lontani da un'azione così potente come quella americana, che costringe il sistema a fare i conti con le sue storture. Ed è vero che in Italia e in Europa la categoria degli artisti non è altrettanto coesa. Ma qualcosa sta cambiando: c’è una consapevolezza nuova. E la cartina di tornasole saranno proprio i festival in arrivo
Allarme al Lido per un'eventuale onda lunga della mobilitazione degli attori a Hollywood. Intanto il direttore Alberto Barbera allerta i suoi su un programma alternativo, che tenga conto della possibile diserzione delle star di Hollywood
Il défilé di haute couture della Maison al castello di Chantilly, con testimonial Florence Pugh. Fenomenologia di una sfilata che è anche una storia di tutti noi, particolare e universale, di chi fugge, si ribella ai padri pur conservandone traccia, seguendo la libertà ed il desiderio. Una storia senza orologio, che continua a parlare da secoli
Metti una sera a Milano con Vittorio Lingiardi e Luca Guadagnino a parlare dell'inconscio, che sta al crocevia tra vita e settima arte. Perché i sogni sono la realtà più autentica e profonda di ciascuno di noi. Ed è forse per questo che se ne vanno dalla coscienza veloci
È la storia di un momento prima. Il mago è vestito di nero e tutti gli altri di bianco. Le prime sarte mostrano i modelli, lui sta fermo, osserva. Si muovono veloci, seguono una coreografia che si ripete da decenni. È un rito, una cerimonia segreta. Qualcuno si commuove.
Cinema, serie tv, moda e musica hanno stretto da tempo fra loro un sodalizio. Mentre noi siamo qui a distinguere, classificare, chiudere ogni cosa in una definizione cartesiana loro – i pezzi della vita – si sono alleati e hanno costruito la casa dove tutti abitiamo. Lo spazio e il tempo in cui ci muoviamo: lo vediamo dalle piazze del Pride, nelle sfilate, nei film
Si resta tutti orfani: amici e nemici, parenti ed estranei. Ci sarà una serie tv, non così presto ma senz’altro presto: una Succession che racconti l’uomo che andava in Dacia con Putin e a cena con Trump, che invitava in villa gli avversari politici e i concorrenti in tv. Finisce un'era, finisce una stagione tv, la più lunga della storia italiana
Sarebbe saggio misurare la distanza fra il cinema e la politica. Sono gli artisti i modelli universalmente riconosciuti, sono cineasti e attori coloro che costruiscono case dove ciascuno può andare ad abitare.
Uccellacci e Uccellini, di Pasolini. Il realismo e la poesia di Miracolo a Milano. Il nuovo film di Garrone. Il presidente della Cei parla a The Hollywood Reporter Roma dei suoi film del cuore