La retrospettiva al Palazzo delle Esposizioni di Roma del grande fotografo inglese, tra dolore, denuncia e ineluttabilità: un viaggio senza tempo, che si tratti del prima e il dopo della città siriana di Palmyra o dello sguardo disperato di un marine americano
Lo sguardo sobrio eppure empatico, le immagini di mafia, i contrasti sparati e quel bianco e nero diventato un marchio di fabbrica, la Sicilia e il mondo, la capacità di sfuggire ai cliché scongiurando il rischio di trasformare l'orrore in routine quotidiana: è l'imperdibile mostra alle Terme di Caracalla