È morta a Roma, all’età di 89 anni, Marina Cicogna, storica produttrice cinematografica, la prima donna ad affermarsi in un ambiente di tradizione maschile. Ha prodotto alcuni fra i più importanti film italiani tra i quali Metti, una sera a cena di Giuseppe Patroni Griffi e Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, di Elio Petri, Oscar 1971 per il miglior film straniero. “Una delle donne più potenti del cinema europeo”, secondo il New York Times.
La sua straordinaria esperienza e carriera sono state raccontate nel 2021 nel film documentario Marina Cicogna. La vita e tutto il resto di Andrea Bettinetti e nell’autobiografia Ancora spero, uscita quest’anno per Marsilio. Marina Cicogna si è spenta assistita da Benedetta Gardona, sua compagna da oltre trent’anni che lei aveva adottato.
A pochi giorni dal David alla carriera del 2023, la produttrice si è raccontata a The Hollywood Reporter Roma in questa intervista. Ha parlato dei suoi film, del legame con Florinda Bolkan, dell’Academy snobbata, dei party “che dal ’68 non si sono più potuti fare”. E sull’essere donna nell’epoca d’oro della settima arte ha detto: “Sì, il desiderio di metterti sotto c’era tutto”.
Marina Cicogna, regina del cinema italiano
Nata a Roma il 29 maggio del 1934, Marina Cicogna Mozzoni Volpi di Misurata era un’attrice, fotografa, sceneggiatrice. Il nonno era il conte Giuseppe Volpi, che fu presidente della Biennale di Venezia e fondatore della Mostra del Cinema, nel 1932, dal quale prende il nome la Coppa Volpi.
Cresciuta tra Milano, Venezia e Cortina, a Roma aveva frequentato il mondo della dolce vita. Dopo la maturità Classica, il Sarah Lawrence College di New York (tra i suoi docenti Marguerite Yourcenar) poi una scuola di fotografia ma è l’amicizia con la figlia di Jack Warner che la introduce a Hollywood, dove ha modo di conoscere, tra gli altri, Marilyn Monroe e Lauren Bacall sul set di Come sposare un milionario.
Con la Euro International Films, acquistata dalla sua famiglia e controllata con il fratello Bino, che si suicidò nel 1971, Marina Cicogna distribuì un gran numero di film in Italia. Da L’uomo del banco dei pegni (1964) di Sydney Lumet a Bella di giorno (1967) di Luis Buñuel, fino a produrre il suo primo film, Metti, una sera a cena di Giuseppe Patroni Griffi.
E ancora film di grande successo da lei distribuiti: da Teorema a Medea di Pier Paolo Pasolini, La classe operaia va in paradiso di Elio Petri, Uomini contro di Francesco Rosi a Mimì metallurgico ferito nell’onore e Film d’amore e d’anarchia di Lina Wertmuller, Fratello sole, sorella luna di Franco Zeffirelli, C’era una volta il West di Sergio Leone.
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