Annette Bening ha lanciato un messaggio di sfida ai nemici dei diritti e dell’uguaglianza LGBTQ+ negli Stati Uniti, in particolare ai leader politici che prendono di mira la comunità trans. “Non volete far arrabbiare questa mamma”, ha affermato la quattro volte candidata all’Oscar mentre riceveva l’Advocate Award il 28 ottobre, alla serata di beneficenza Rise Up LA del GLSEN (Gay, Lesbian and Straight Education Network), che ha raccolto fondi per i programmi del gruppo a sostegno degli studenti queer delle scuole elementari di tutto il Paese.
Bening – che è madre di un figlio trans, lo scrittore Stephen Ira, e di altri tre figli – ha parlato all’evento del motivo per cui negli ultimi anni si è fatta sempre più portavoce della comunità trans.
“Per la maggior parte della mia carriera sono stata una persona piuttosto riservata, ma negli ultimi anni ho cambiato idea”, ha spiegato. “Ho sentito la responsabilità di parlare e di alzare la voce quando la transfobia ha invaso il nostro governo a livello locale, statale e federale. È doloroso. È vergognoso. E viene usata come strumento dall’estrema destra per radunare la propria base e ottenere voti”.
Il discorso di Annette Bening
Nel suo discorso, Bening ha raccontato la storia di un’amica che ha un figlio trans e che fino a poco tempo fa viveva in Texas, ma che ha trasferito la sua famiglia in California a causa della direttiva del governatore repubblicano Greg Abbott secondo cui l’assistenza per la modifica del genere è un abuso sui minori. (Il parere legale del governatore è attualmente sotto ingiunzione temporanea).
“Immaginate di essere accusati di reati penali o di essere segnalati ai servizi sociali perché state solo cercando di fare ciò che è meglio per vostro figlio”, ha affermato Bening. L’attrice ha raccontato che la sua amica si è spaventata a tal punto che “ha dato alla sua giovane figlia trans un telefono usa e getta e una serie di istruzioni esplicite da seguire nel caso in cui i servizi sociali fossero venuti a scuola per interrogarla, cosa che sono stati autorizzati a fare senza la presenza dei genitori”.
Il trasferimento della sua amica in California, ha spiegato Bening, la rende “un rifugiato politico all’interno del nostro stesso Paese. Pensateci un attimo. Il governo non dovrebbe intromettersi tra genitori e figli quando si tratta di questioni private come questa”.
Iniko e Noah Cyrus
L’evento di beneficenza, tenutosi alla Neuehouse Hollywood, ha visto anche l’esibizione dei cantanti Iniko e Noah Cyrus, che ha presentato il suo buon amico, il cantante country gay Orville Peck, prima di ricevere il premio Champion Award di GLSEN.
“Quest’anno abbiamo assistito a una quantità senza precedenti di propaganda, disegni di legge, normative e veri e propri attacchi alla nostra comunità anche in alcune delle più alte sfere del governo”, ha dichiarato Peck nel ritirare il premio. E continua: “È straziante constatare che i più colpiti sono stati i nostri membri più giovani e vulnerabili: i giovani transgender”.
L’attore Wilson Cruz, recentemente nominato presidente del consiglio di amministrazione del GLSEN, si è esibito insieme all’intrattenitore Wayne Brady, che ha recentemente dichiarato di essere pansessuale. I due hanno cantato I’ll Cover You da Rent. “Una canzone che non cantavo da molto tempo e che amavo cantare… qui a Los Angeles circa 26 anni fa all’Ahmanson Theatre”, ha raccontato Cruz.
“L’amore ci porti fino alle urne”
Il programma, condotto dalla drag star Mo Heart, ha visto anche la partecipazione di Sherry Cola dei Joy Ride e del comico Fortune Feimster, oltre a interventi di membri degli studenti LGBTQ+ che lavorano con l’organizzazione.
“Lavoriamo per organizzare, sostenere e amplificare le voci di una nuova generazione di leader”, ha dichiarato la direttrice esecutiva di GLSEN Melanie Willingham-Jaggers nel suo discorso. L’organizzazione collabora con gli educatori in tutto il Paese per contribuire alla creazione di ambienti scolastici inclusivi delle persone LGBTQ+ e sostiene i club gestiti dagli studenti e lo sviluppo di programmi di studio affermativi.
L’evento di beneficenza ha unito seri appelli all’azione e avvertimenti sulle minacce che i giovani LGBTQ+ devono affrontare quotidianamente, in una marea crescente di odio negli Stati Uniti. Con l’impegno a celebrare la comunità e la gioia, quest’ultima sottolineata da Bening nelle sue osservazioni.
“C’è una cosa che ho sempre saputo”, ha affermato. “L’amore e la compassione devono guidare la strada. Che guidino la strada verso la comprensione e l’accettazione radicale, che guidino la strada verso la gioia e la celebrazione queer”. E conclude: “E che ci portino fino alle urne”.
Traduzione di Pietro Cecioni
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