Secondo Christopher Nolan, gli Studios di Hollywood hanno sbagliato a non distribuire il film concerto di Taylor Swift, Taylor Swift: The Eras Tour, che la cantante ha distribuito direttamente nelle sale AMC.
In una recente discussione, avvenuta a un evento della City University di New York, il regista Oppenheimer ha spiegato come la popstar abbia aggirato le major e abbia collaborato direttamente con AMC Theatres per portare il suo film sul grande schermo. Emma Thomas, socia produttrice di Oppenheimer e compagna di Christopher Nolan, ha inoltre aggiunto che gli Studios sono troppo restii a distribuire film nell’era dello streaming.
“Taylor Swift sta per dimostrare agli Studios che si sbagliano sulla distribuzione dei film-concerto, perché il suo Eras Tour incasserà tantissimi soldi ed è stato distribuito direttamente da un proprietario di cinema come AMC”, ha commentato Nolan. E continua: “Il formato dei film-concerto è un modo di condividere le storie o le esperienze, è incredibilmente prezioso. E se non lo vogliono loro, lo vorrà qualcun altro. Questa è la verità”.
Il successo di Taylor Swift e Christopher Nolan
Taylor Swift: The Eras Tour ha registrato un record di incasso al botteghino di 92,8 milioni di dollari a livello nazionale e 123,5 milioni di dollari a livello globale nel weekend dal 13 al 15 ottobre. È diventato inoltre il film concerto di maggior incasso di tutti i tempi in Nord America e il secondo maggior debutto nazionale di ottobre.
Per quanto riguarda il suo stesso blockbuster da record, Oppenheimer, che ha debuttato in uno dei più grandi weekend di incassi di sempre insieme a Barbie, Nolan ha una sua opinione sul complicato business delle sale e sulla sua direzione.
“Ogni volta che un film ha successo e non ci si aspetta che abbia successo, è una cosa incoraggiante per Hollywood e per i registi”, ha spiegato Nolan. “A Hollywood c’è sempre una tensione tra ciò che è familiare e ciò che si prevede farà soldi, e questo è il motivo per cui gli Studios rimangono in affari, ma c’è sempre questo desiderio del pubblico per qualcosa di nuovo, qualcosa di fresco”. “Questa tensione, questa realtà tra commercio e arte, non cambia mai a Hollywood – conclude il regista – Perché è solo la realtà del processo industriale”.
Pamela McClintock ha contribuito all’articolo
Traduzione di Pietro Cecioni
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