Cillian Murphy ha una regola importante quando è sul set. In un’intervista pubblicata sul Los Angeles Times martedì 2 gennaio, l’attore protagonista dell’ultimo film di Christopher Nolan Oppenheimer, ha spiegato che non riesce a lavorare a meno che non ci sia “una certa leggerenza sul set”, specialmente vista la sua tendenza ad accettare ruoli alquanto seri.
“Deve esserci un po’ di leggerezza”, ha spiegato Murphy. “Molti dei film che faccio sono pesanti e si spingono in luoghi oscuri e impegnativi, e per farlo bisogna essere rilassati. Quindi non vado in giro in uno stato di maledetta angoscia. Devo sentirmi a mio agio. Non posso essere sempre in quel luogo oscuro. Non ho la resistenza per farlo”.
Questa regola si è rivelata molto importante anche durante le riprese del biopic sullo scienziato statunitense J. Robert Oppenheimer, papà della bomba atomica. Nei giorni difficili di set, Murphy ha raccontato come ci fosse una delle colleghe su cui sapeva di poter contare e che lo faceva ridere.
Emily Blunt, che nel film interpreta la moglie di Oppenheimer, Kitty, è “una delle persone più simpatiche” che Murphy ha incontrato, e la loro vicinanza sul set ha gettato le basi per una solida amicizia tra i due. Tutto sommato è stato un anno proficuo per entrambi, soprattutto perché sono stati parte del fenomeno “Barbenheimer”, così chiamato vista l’uscita contemporanea nelle sale statunitensi di Oppenheimer e Barbie di Greta Gerwig a luglio.
“Essere parte di un film che la gente è andata a vedere più volte, di un grande momento per il cinema, quella frenesia per quei due film, è stato semplicemente adorabile – ha affermato Murphy – Non so se lo rivedremo mai, ma vorrei sperare di sì”.
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