Daisy Ridley questa settimana ha ricordato le sagge parole del regista J.J Abrams dopo essere stata scritturata per Il risveglio della forza del 2015, affermando che lui le aveva detto di “capire la portata” della saga cinematografica prima di accettare il ruolo di protagonista.
L’attrice ha interpretato la protagonista Rey ne Il risveglio della forza, Gli ultimi Jedi (2017) e L’ascesa di Skywalker (2019), i film di Star Wars usciti nei primi anni dopo l’acquisizione dell’universo di George Lucas da parte della Disney. “Questo non è un ruolo in un film”, le aveva detto Abrams, come ha ricordato Ridley in una nuova intervista con Inverse. “Questa per le persone è una religione. Cambia le cose a un livello inconcepibile”.
Abrams, dice Ridley, aveva ragione: Star Wars ha cambiato la sua vita, proiettandola verso lo status di celebrità e spingendola alla ribalta di fronte a una base di fan estremamente appassionati.
“Per gli amici e la famiglia, o per tutte le persone che vedono qualcosa in modo leggermente diverso da te, c’è questa proiezione di te, e di te in quel mondo, e di come ci si sente a fare questo e quello”, dice l’attrice. “E tu pensi: ‘Beh, in realtà sono solo un essere umano, separato da questo’. È una lotta tra la realtà e la fantasia che spesso viene proiettata su di te”.
Ridley ha raccontato che presto lo stress ha avuto la meglio. “Quando c’era tutta questa follia, pensavo: ‘Sto bene. Sto bene. Sto affrontando bene la cosa. Tutto va bene’. E stavo bene, per la maggior parte del tempo. Ma ciò che stavo affrontando, credo, era la mia normalità, ma non era normale per le altre persone”.
Lo stress si è presto manifestato fisicamente: quando Gli ultimi Jedi è arrivato nelle sale, Ridley aveva sviluppato delle perforazioni intestinali. “Il mio corpo era ridotto da far schifo”, aveva detto a GQ nel 2019. “Ho fatto degli esami e si è scoperto che il mio corpo non assorbiva alcun nutrimento. Ero solo un piccolo scheletro ed ero così stanca. Stavo diventando un fantasma”.
Ridley si è presa una pausa di sei mesi prima di iniziare le riprese de L’ascesa di Skywalker, cosa che l’ha aiutata a riprendersi. Poi, è arrivata la vera fine: “Dopo l’uscita dell’ultimo Star Wars, quando tutto era tranquillo, pensavo: ‘Ma che cazzo mi succede?’”. ha detto Ridley. “Ero in lutto”.
Alla fine ci ha messo anni per elaborare l’esperienza, e in questo è stata aiutata dalla pandemia iniziata, due anni dopo L’ascesa di Skywalker. “Dovermi fermare durante il lockdown è stato incredibilmente utile, in un modo che non avevo previsto”, ha detto Ridley. “Mi sono resa conto che c’erano molte cose che non avevo elaborato correttamente”.
Traduzione di Nadia Cazzaniga
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