Gianni Minà – Una vita da giornalista: arriva al cinema il documentario con un’uscita speciale

L'opera aveva debuttato l'anno scorso al Bif&st dove l'autrice, la moglie Loredana Macchietti, aveva ricevuto per il marito anche il premio alla carriera. Il lavoro della regista sarà al cinema il 26, 27 e 28 giugno

Di THR ROMA

“Ero timido, ho fatto il giornalista per perdere la timidezza e sono capitato anche io nell’epoca dove tutto sembrava avere due anime, tre anime, una forza interiore. Io so di avere partecipato alla stagione più bella che nell’ultimo mezzo secolo ha avuto la società italiana”. Lo diceva Gianni Minà, giornalista scomparso a marzo, in una delle sue ultime interviste concessa nel 2019 all’Istituto Luce.

Il suo straordinario percorso professionale l’ha portato a incontrare, raccontare e spesso diventare amico di personaggi come Fidel Castro, Papa Francesco, Diego Armando Maradona, Pietro Mennea, Mohamed Alì, il Dalai Lama, Martin Scorsese e Sergio Leone, passando per i Beatles, Garcia Marquez, Massimo Troisi, Marco Pantani e il subcomandante Marcos. Ora è protagonista di Gianni Minà – Una vita da giornalista, documentario firmato dalla moglie del giornalista, Loredana Macchietti, nelle sale il 26, 27 e 28 giugno.

L’opera aveva debuttato l’anno scorso al Bif&st dove l’autrice aveva ricevuto per il marito anche il premio alla carriera. L’idea di questo lavoro “è nata insieme, da una festa alla Casa del Cinema di Roma nel 2008 con tutti i suoi amici per i cinquant’anni della sua professione – ha spiegato Loredana Macchietti – Mi ha chiesto di scrivere un copione sulla sua vita professionale, montato con lo “stile Minà”. Ho scelto le cose che mi divertivano, è un po’ un dietro le quinte, un po’ la storia del giornalismo e della televisione dagli Sessanta ai giorni nostri, perché io non volevo raccontare solo lui, ma l’evoluzione o l’involuzione del giornalismo”.

Gianni Minà – Una vita da giornalista è prodotto da Format con Rai Cinema, con il contributo del Ministero della Cultura e con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte – Piemonte DocFilm Fund e distribuito da Zenit Distribution. Al documentario hanno contribuito colleghi come Gennaro Carotenuto e Giuseppe De Marzo, il magistrato Nino di Matteo e Alessandra Riccio (scomparsa a maggio) e soprattutto gli amici di sempre Renzo Arbore e Edoardo Vianello.

ANSA