“E continuano a dirmi che andrò all’Inferno, creandomi un certo disagio… Perché disponendo di venti gironi, non saprei in quale”. Suona familiare questa frase, attribuita a Silvio Berlusconi dalla pagina Instagram Filosofia Coatta. E infatti non è che una trasposizione delle famose parole che l’ex premier, scomparso a 86 anni, diceva nel lontano 2010: “La sinistra continua a dire Berlusconi a casa, ma disponendo di venti case non saprei in quale andare”. Così, con il suo inconfondibile umorismo caustico, il leader di Forza Italia era già un meme vivente. Dopo la sua dipartita lo è ancora di più, e l’ironia (macabra) dei social ne fa esplodere tutto il potenziale.
E non finisce qui. Perché, dopo aver citato l’Inferno dantesco, nella gallery di Filosofia Coatta – perdoniamo la licenza poetica sul numero dei gironi in nome delle tecniche del meme – un buco nero avvolge il Cav, che pronuncia quelle parole in un altro contesto, al comizio di Montecatini del 2006, quando fu colto sul palco da un piccolo malore. La fotografia successiva della gallery è lo studio rosso inferno, con tanto di torri che richiamano quelle delle mura di Dite, di Michele Santoro, nel 2013, durante lo storico scontro con Marco Travaglio, preceduto dal gesto di Berlusconi di pulire la sedia. Qualcuno commenta: “all’Inferno non si pulisce mai”.
I meme e i social reagiscono alla morte di Silvio Berlusconi
I social ci ricordano soprattutto le frasi memorabili di Berlusconi, le sue amicizie, le inchieste che l’hanno visto protagonista. Non mancano le persone che avvertono di non “santificare” Berlusconi, di non tralasciare gli scandali e le polemiche. Su Twitter gli utenti condividono il titolo del giornale BBC, che cita i processi dell’ex premier.
Sul social blu anche le persone a lui vicine sono al centro di diversi meme. Suo estimatore, l’ex direttore del Tg4, Emilio Fede, alla notizia del ricovero del fondatore di Mediaset, aveva detto: “Devo a lui la mia carriera. È un uomo religiosissimo come me”. E ora su Twitter si moltiplicano le foto che ritraggono Fede affranto, immaginandolo già nell’aldilà al fianco del suo amico.
Dopo Filosofia Coatta anche un’altra pagina campionessa di “memetica”, crudeliamemon, dà il suo contributo condividendo la foto di Cattivissimo Me che esclama “Signori, pessime notizie” dal profilo di Forza Italia.
Qui una vignetta della pagina Maledizioni ricorda una sua nuova “discesa in campo” nel 2012.
E non si può non ricordare il Berlusconi animalista, anch’esso soggetto di diversi meme. Su Dudù, il suo primo barboncino, circolano diverse leggende, tra cui quel pesce d’aprile secondo il quale il cane sarebbe morto, investito da un’auto blu della scorta dell’ex premier. Infine c’è anche chi condivide il famoso video della signora coi capelli corti e gli occhiali che canta il tormentone “meno male che Silvio c’è”, commentando: “Non vorrei mai essere lei”.
Con quella canzone, “siamo con te presidente” recitava il testo, Berlusconi ci vinse le elezioni del 2008. E anche sui social i suoi sostenitori sono in lutto e lo difendono a spada tratta. In molti condividono foto accanto a lui, ricordi dei trofei del Milan sotto la sua guida, “Grazie Presidente!”, scrivono.
È morto Berlusconi. Se ne va un pezzo di storia, con tutti i suoi difetti ma un gran essere umano, padre di famiglia, nonno, ed un datore di lavoro esemplare.
A me dispiace veramente.
Chi farà sarcasmo sulla sua morte, verrà bloccato immediatamente.#silvioberlusconi pic.twitter.com/Uv3ocx1xUm— Юлия S ᥫ᭡ (@SalazarYulia) June 12, 2023
È il 1994.
Grazie al golpe di Mani Pulite, i comunisti stanno per vincere le elezioni.
Un uomo salvò l’Italia da quella “vittoria” : #SilvioBerlusconida italiana, lo ringrazio!
che Dio accolga la sua anima ?️#Berlusconi— ?? b e c c a (@perledipolitica) June 12, 2023
Di seguito una serie di immagini di alcuni meme raccolti in rete. Il bacino più ampio è sempre quello del cosiddetto social dei meme “Facciabuco“.
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