“Nonostante i suoi numerosi successi a Hollywood, la più grande passione di Kevin era la sua famiglia e i suoi amici”, ha dichiarato, a proposito della morte di Kevin Turen, Jay Penske, amministratore delegato della Penske Media Corporation (società madre di The Hollywood Reporter) e amico di lunga data del produttore hollywoodiano.
“Era così orgoglioso dei suoi figli. Lui e sua moglie, Evelina, volevano che i loro figli crescessero con grandi valori e che facessero la differenza nel mondo. Abbiamo il cuore spezzato per loro e proviamo tutti un profondo senso di perdita. Kevin ci mancherà molto e questa città ha perso oggi uno dei suoi astri nascenti più brillanti”. Sulle cause della morte non è stato rivelato nessun altro dettaglio.
Conosciuto soprattutto per il suo sodalizio artistico con Sam e Ashley Levinson, Turen ha fondato la Little Lamb Productions nel 2018, che ha prodotto la nota serie drammatica Euphoria della Hbo, candidata a 25 Emmy e vincendone 9. Turen e i Levinson hanno prodotto anche il discusso The Idol (sempre per Hbo) e il lungometraggio Pieces of a Woman (2020), che è valso alla protagonista Vanessa Kirby una nomination all’Oscar come miglior attrice. Ha anche avuto una stretta relazione creativa con il regista Ti West, producendo X (2022) e Pearl (2022), le prime due parti della sua trilogia X, acclamata dalla critica e interpretata da Mia Goth, e il film di prossima uscita MaXXXine, il terzo della trilogia.
Kevin Turen: da New York a Hollywood
Turen è nato a New York nel 1979. Ha studiato alla Columbia University, laureandosi in inglese e in critica cinematografica. Per entrare nell’industria hollywoodiana, ha lavorato prima presso la Capital Entertainment, poi diventata First Look Studios. Ha iniziato come dirigente creativo presso la First Look e alla fine è diventato presidente della produzione, aiutando la società a crescere da 4 dipendenti a oltre 150. Alla First Look, Turen ha acquisito e distribuito più di 100 film, tra cui The Dead Girl (2006) e An American Crime (2007).
Si è poi trasferito alla Infinity Media, di cui è stato presidente di produzione, prima di diventare direttore della Treehouse Pictures. Alla Treehouse, Turen si è fatto conoscere producendo La frode (2012) di Nicholas Jareki, con Richard Gere, e All Is Lost – Tutto è perduto (2013) di J.C. Chandor, con Robert Redford. Per la società ha prodotto anche 99 Homes (2014), A qualsiasi prezzo (2012) e Quel momento imbarazzante (2014).
Nel 2014, David S. Goyer lo ha assunto come presidente della sua società di produzione Phantom Four, dove ha prodotto il film di Netflix Tau (2018) e la commedia dark di Sam Levinson Assassination Nation (2018). Nel 2018, con la Little Lamb Productions, Euphoria, l’adattamento dell’omonima miniserie israeliana, è stata la prima incursione di Turen e dei Levinson nella televisione. La terza dovrebbe iniziare la produzione a dicembre, a seguito della conclusione dello sciopero della SAG-AFTRA.
Il lavoro con i Levinson
Oltre Euphoria, è con The Idol che Turen e i Levinson hanno creato maggiore scalpore sui social media, anche se per le ragioni contrarie a quelle che la serie suggeriva. È stata infatti attaccata da voci riguardo alla produzione e, al suo debutto, da recensioni negative.
Little Lamb ha prodotto anche i lungometraggi Malcolm & Marie (2021), interpretato da Zendaya e John David Washington e diretto da Sam Levinson, il film con John Boyega Infranto (2022) e la miniserie Hbo Irma Vep – La vita imita l’arte (2022) di Olivier Assayas.
Tra gli altri importanti riconoscimenti di Turen come produttore figurano Waves – Le onde della vita (2019) di Trey Edward Shults, The Last Days of American Crime (2020) di Olivier Megaton, la commedia Sharp Stick (2022) di Lena Dunham e Il talento di Mr C. (2022) di Tom Gormican con Nicolas Cage e Pedro Pascal.
Traduzione di Nadia Cazzaniga
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