La prematura morte di Matthew Perry, lo scorso 28 ottobre, ha colpito numerosi fan in tutto in mondo, al punto che in pochi giorni le vendite del suo memoir sono visibilmente aumentate. Friends, Lovers and the Big Terrible Thing ha raggiunto il primo posto delle classifiche di vendita Amazon circa 48 ore dopo l’annuncio della scomparsa.
L’autobiografia, scritta dallo stesso attore, era stata pubblicata per la prima volta un anno fa, il 1 novembre 2022. Perry vi aveva inserito numerosi e dettagliati racconti delle sue lotte con diverse dipendenze. Si era anche aperto sul piano professionale, riflettendo sulla sua carriera di attore e sul tempo trascorso sul set di Friends.
Le rivelazioni del memoir
Perry aveva parlato apertamente del suo abuso di sostanze anche prima della pubblicazione del libro, ma nelle 250 pagine di memoir ha rivelato per la prima volta quanto fosse grave la dipendenza. Al suo picco, Perry assumeva anche 55 pillole di idrocodone (Vicodin, un oppiaceo) al giorno. Una volta era entrato in coma, dovendo subire diversi interventi chirurgici per riparare il colon esploso in seguito all’abuso di oppiacei.
Dopo la fine di Friends, i suoi colleghi, in particolare Jennifer Aniston, si sono tenuti in contatto con lui, offrendosi di aiutarlo in ogni modo possibile. In un’intervista rilasciata lo scorso anno, Perry aveva raccontato di aver iniziato a scrivere per impegnarsi in qualcosa di creativo e per incanalare i suoi sentimenti di “disagio e agitazione”. Si era seduto davanti al suo portatile e, dieci giorni dopo, aveva scritto un’opera teatrale. In seguito, aveva scritto una sceneggiatura che sperava di portare sul grande schermo e di dirigere.
Morte di Matthew Perry, i fatti
Perry è morto a 54 anni nel fine settimana dopo essere stato trovato privo di conoscenza in una vasca idromassaggio nella sua abitazione, come hanno riferito fonti delle forze dell’ordine al Los Angeles Times. Gli agenti sono stati chiamati alle 16:10 di sabato 28 ottobre per un’indagine sulla morte di un uomo sui 50 anni. L’ufficio del coroner ha aggiornato il caso domenica 29 ottobre, notando che la causa di decesso dell’attore è stata “differita”, il che spesso significa che l’autopsia è stata completata, ma che il medico legale ha bisogno di più tempo per determinare cosa sia successo.
In un’altra intervista dell’anno scorso per promuovere il libro, Matthew Perry aveva raccontato che alla sua morte voleva essere ricordato “come una persona che ha vissuto bene, che ha amato bene e che vuole aiutare le persone. È quello che voglio”.
Traduzione di Nadia Cazzaniga
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