Michael Caine ha detto la sua sull’uso dei coordinatori di intimità per le scene d’amore nei film e nelle serie tv.
L’attore novantenne, attualmente impegnato nella promozione del film The Great Escaper, ha confessato al Daily Mail, in un’intervista pubblicata online sabato 23 settembre, di non avere la minima idea che che oggi si possa assumere qualcuno perché aiuti a garantire sicurezza e benessere degli attori durante le riprese delle scene intime.
“Davvero?” ha risposto Caine quando gli è stato chiesto cosa ne pensasse. “Seriamente? Ma cosa sono? Ai miei tempi non esistevano. Grazie a Dio ho 90 anni e non interpreto più ruoli da amante, è tutto quello che ho dire”.
Il due volte premio Oscar ha continuato: “Ai miei tempi si girava la scena d’amore e poi si andava avanti, senza che nessuno interferisse. È cambiato tutto”.
Caine ha anche detto che si sforza di comportarsi in modo “politicamente corretto”, per poi aggiungere: “Ma è noioso. Non poter dire quello che pensi e non poter chiamare nessuno ‘tesoro’, ma che noia”. Ha poi detto: “Mi piace imparare dagli amici più giovani di me”.
The Hollywood Reporter ha contattato il team dell’attore per ulteriori commenti.
L’organizzazione no-profit Intimacy Directors International è stata fondata nel 2016 e il ruolo è diventato sempre più diffuso sui set dell’industria dello spettacolo sulla scia del movimento #MeToo.
Caine ha lasciato intendere che The Great Escaper di Oliver Parker – con la compianta Glenda Jackson protagonista della storia di un veterano della Seconda Guerra Mondiale che fa di tutto per celebrare il 70° anniversario del D-Day – potrebbe essere il suo ultimo film. Tra i suoi ruoli precedenti, quello di un dongiovanni nel popolare film Alfie del 1966.
Traduzione di Nadia Cazzaniga
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