Phil Dunster ha avuto una giornata eccezionale. Non solo ha conquistato la sua prima nomination agli Emmy come miglior attore non protagonista – per il ruolo del presuntuoso calciatore Jamie Tartt nella serie Ted Lasso di Apple TV+ – ma il 31enne ha anche brindato alla sua fortuna guardando il Grande Slam all’All England Club.
Dunster osserva i campi da gioco, analizzando le partite dei quarti di finale maschili e femminili di Wimbledon. I suoi pensieri, nel mentre, vanno avanti e indietro nel tentativo di elaborare le ultime notizie. È la vigilia dello sciopero indetto dal sindacato degli attori SAG-AFTRA, cominciato due giorni dopo quest’intervista. “È certamente un giorno incredibile, ma anche piuttosto confuso nel mondo della recitazione e dell’industria”.
La terza stagione di Ted Lasso ha seguito il viaggio di Tartt da giocatore fuoriclasse della squadra – egoista ed egocentrico – a leader dello spogliatoio, che non ha paura di mostrare vulnerabilità ed emozioni genuine. Nel corso della stagione viene infatti rappresentata anche una sorta di bromance (da bro + romance; fratello + relazione amorosa, ndr) a sorpresa con il compagno di squadra Roy Kent (Brett Goldstein).
Sul set di Ted Lasso
Nonostante le voci che parlano di una possibile nomination agli Emmy per Dunster, l’attore dice di aver fatto del suo meglio per evitare le chiacchiere: “Cerco di concentrarmi solo sul lavoro e di raccontare la storia migliore”. E continua: “Essere parte di uno show che ha ricevuto così tanto amore nel corso delle tre stagioni è una cosa speciale. So che è un cliché, ma sono felice di essere coinvolto in questo progetto, e di lavorare tra le persone che lo creano. È un onore incredibile”, spiega.
Per portare in scena il suo personaggio, Dunster ha detto di aver trovato ispirazione guardando i suoi colleghi. In particolare alla star, co-creatore, produttore esecutivo e campione di Emmy Jason Sudeikis.
“Per Jason, questa serie vive nelle sue ossa e sa quali sono gli archi dei personaggi e come scandirli”, dice Dunster. “Magari ho un’idea in testa prima di iniziare una scena, ma poi ti affidi ai tuoi colleghi come Brett, con cui ho avuto molte scene in questa stagione. Oppure Hannah Waddingham e Juno Temple, che sono incredibili”, continua l’attore. E aggiunge: “Io provo solo a interpretare qualsiasi cosa ci sia nella scena e a non pensarci troppo, o a interpretarla come se fosse uno dei momenti di maggiore impatto. Devi essere consapevole del ritmo”.
Dunster ammette che ci sono stati momenti in cui forse “ho premuto un po’ troppo il piede sull’acceleratore”. È stato allora che il feedback dei suoi colleghi ha giocato un ruolo importante, nel tentativo di trovare le note giuste. Alla domanda su quale sia la sua scena preferita della stagione, Dunster ne ha indicata una con Goldstein. “La scena della bicicletta con Brett ad Amsterdam è stata davvero adorabile, divertente e assurda”, dice, riferendosi al sesto episodio, che vede i due impegnati in un’escursione notturna grazie al mandato dell’allenatore di passare una notte senza coprifuoco in città. “Ci è stato dato il permesso di scherzare e di improvvisare, e la cosa si è trasformata in una sequenza davvero piacevole”.
Le nomination agli Emmy
Ted Lasso, in streaming su Apple TV+, ha ottenuto 21 nomination agli Emmy per la sua terza (e forse ultima) stagione, con Dunster premiato insieme ai compagni di cast Sudeikis, Goldstein, Waddingham e Temple, oltre alle guest star Harriet Walter, Sarah Niles, Becky Ann Baker e Sam Richardson. Grazie alla sua visione in prima fila della gara in queste ultime due stagioni, Dunster ha imparato una lezione molto importante. “Non fatevi abbindolare”, dice ridendo. “E assicuratevi di frequentare gli amici che avevate prima”.
Sebbene abbia un amico nello stilista Warren Alfie Baker, che lo ha vestito per i red carpet e gli eventi durante la stagione dello show, Dunster dice che è ancora troppo presto per dire quale sarà il suo ensemble alla serata degli Emmy (ora fissata per il 15 gennaio). “Spero di indossare qualche vestito”, suggerisce, facendo un cenno alla sfacciata scena di nudo di Tartt in questa stagione. “Warren è un genio, quindi farò tutto quello che dice”.
Per quanto riguarda Wimbledon, invece, offre un pronostico molto più definitivo: “Penso che Carlos Alcaraz vincerà tutto. È troppo forte”. Aveva ragione.
Traduzione di Pietro Cecioni
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