È morto Randy Meisner, bassista e membro fondatore degli Eagles e voce del primo successo della band, Take It to the Limit. Aveva 77 anni. Meisner è deceduto mercoledì 26 luglio a Los Angeles, a causa di complicazioni dovute a una malattia polmonare cronica ostruttiva, secondo quanto annunciato dagli Eagles sul loro sito web.
“Randy era parte integrante degli Eagles e ha contribuito al successo della band. La sua voce era sorprendente, basti ascoltare la sua canzone preferita, Take It to the Limit, per capirlo”, si legge nella dichiarazione diffusa dal gruppo.
Nel maggio del 1968, Meisner entrò nei Poco con gli ex membri dei Buffalo Springfield, Richie Furay e Jim Messina. Lavorò al primo album del gruppo, Pickin’ Up the Pieces del 1969, per poi abbandonare la band poco prima della pubblicazione del disco.
Nel settembre 1971, Meisner, Don Henley, Glenn Frey e Bernie Leadon formarono gli Eagles, firmando con la Asylum Records di David Geffen. Pubblicarono il loro album di debutto, Eagles, nel 1972, seguito da Desperado del 1973, On the Border del 1974, One of These Nights del 1975 e Hotel California del 1976, il loro più grande successo.
Il musicista lasciò gli Eagles all’indomani di Hotel California, dichiarando di non riuscire più a reggere la stanchezza. Fu sostituito dallo stesso musicista che gli era succeduto nei Poco, Timothy B. Schmit, che esordì nell’album The Long Run degli Eagles, pubblicato nel 1979.
“Il canto armonico e il basso di Meisner erano al centro del sound degli Eagles. Il suo modo di scrivere le canzoni era evidente in tutti i loro album, a partire dall’ossessionante e appassionata Take the Devil e dall’impennata rock ad alta energia di Tryin’“, ha scritto Bruce Eder sul sito AllMusic.com.
Pur non partecipando al tour di reunion degli Eagles “Hell Freezes Over“, entrò a far parte della Rock and Roll Hall of Fame nel 1998. Originario di Scottsbluff, Nebraska, Meisner è stato anche bassista e cantante della Stone Canyon Band di Rick Nelson.
Dopo gli Eagles, ha pubblicato album da solista, si è riunito con i Poco e ha suonato in dischi con artisti del calibro di Joe Walsh, Dan Fogelberg, Richard Marx, Bob Welch e James Taylor.
Traduzione di Pietro Cecioni
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