Riley Keough ha raccontato che dopo la morte di sua madre, Lisa Marie Presley, e la conseguente liquidazione del patrimonio, “c’è stato un vero e proprio scompiglio nella nostra vita”. Quanto a sua nonna, Priscilla Presley, “vuole solo amare e proteggere Graceland, la famiglia Presley e la sua tradizione”.
In un articolo realizzato prima dello sciopero della SAG-AFTRA, il sindacato degli attori, iniziato il 13 luglio, l’attrice di Daisy Jones & the Six ha raccontato a Vanity Fair l’ultimo anno della sua vita, tra maternità surrogata e la nascita della figlia, il trattamento della malattia di Lyme e le conseguenze della morte prematura della madre – e del “panico” che ne è seguito, per la cessione del patrimonio dei Presley.
L’attrice, nominata agli Emmy, ha parlato per la prima volta dell’esito della battaglia giudiziaria sul patrimonio dei Presley, che ha visto Keough nominata unica fiduciaria dopo che la nonna, Priscilla Presley, ne ha ceduto il controllo. Priscilla aveva contestato un emendamento del 2016 al testamento della figlia Lisa Marie Presley, morta inaspettatamente il 12 gennaio all’età di 52 anni, che l’aveva sostituita come co-fiduciaria. Priscilla ha ricevuto una somma di denaro – la quantità non è stata resa nota – per ritirare la sua petizione.
Riley Keough e la morte della madre Lisa Marie Presley
“Quando mia madre è morta il caos ha travolto ogni aspetto della nostra vita”, ha detto Keough nell’intervista. “Sembrava che si fosse aperta la terra sotto ai nostri piedi. Tutti erano nel panico, non capivamo come andare avanti. Ci è voluto un po’ per comprendere ì i dettagli della situazione, perché era complicata. Siamo una famiglia, ma c’è anche un enorme lato commerciale. Quindi credo che ci fosse bisogno di chiarezza”.
Per quanto riguarda lo stato dei suoi rapporti con Priscilla, Keough ha osservato che, sebbene rispondere completamente alla domanda richiederebbe “una conversazione di 20 minuti”, ha sintetizzato dicendo che “nonostante ci sia stato qualche problema”, le cose tra loro “rimangono così com’erano”.
“Mi rende triste vedere che sulla stampa sembri il contrario perché, in fin dei conti, tutto ciò vuole Priscilla è amare e proteggere Graceland, la famiglia Presley e la sua tradizione”, ha aggiunto.
Keough ha anche ricordato l’ultima volta che ha visto la madre, a una festa per il film Elvis, vincitore di un Oscar, il giorno dopo i Golden Globes. L’attrice ha ricordato “quanto fosse bella”, per poi ammettere che la perdita della madre sia stata un ulteriore colpo dopo la morte del fratello Benjamin, deceduto a 27 anni nel luglio 2020.
Il ricordo di Michael Jackson
“Quando ho perso mio fratello non sapevo cosa fare, mi sono trovata di fronte a una serie di forti emozioni”, ha detto l’attrice. “Quando se n’è andata mia madre avevo un po’ più di dimestichezza con il tema. Ho scoperto che lavorare mi è di grande aiuto. La gente dice che la felicità è una scelta: in quel momento sentivo che avevo di fronte a me la possibilità di arrendermi e lasciare che questo evento mi distruggesse o avere il coraggio di affrontarlo. Ho provato a superarlo, non ho lasciato che mi facesse a pezzi”.
Durante l’intervista Keough non si è tirata indietro, accettando di rispondere anche su aspetti difficili e controversi della sua vita familiare. L’attrice ha parlato del suo rapporto con Michael Jackson, che è stato sposato con sua madre tra il 1994 e il 1996. Dopo aver detto che “con il senno di poi, posso capire quanto suonino assurdi certi racconti agli occhi della gente”, l’attrice ha detto di aver vissuto il Neverland Ranch di Jackson come una casa. “Ho provato vero amore per Michael”.
La malattia di Lyme
Durante la lunga intervista Keough ha parlato anche della figlia Tupelo Storm Smith-Petersen, avuta tramite maternità surrogata nell’agosto del 2022. Spiegando la decisione, l’attrice ha detto: “Sono in grado di portare avanti una gravidanza, ma mi sembrava la scelta migliore per la condizione fisica in cui mi trovavo”. Keough ha chiarito di aver dato il nome alla figlia prima dell’uscita del film su Elvis: il secondo nome è un omaggio al fratello scomparso. Il nome di battesimo è stato scelto perché, all’epoca, non era “una parola o un nome molto conosciuto in relazione alla mia famiglia”.
Parlando della sua salute, Keough ha rivelato di essere stata in Svizzera per una “piccola pausa”, come parte di un percorso per “alleviare” i sintomi della malattia di Lyme, in un centro di trattamento olistico. “Fanno cose che negli Stati uniti non si possono ancora fare, come pulire il sangue”.
Traduzione di Pietro Cecioni
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