Caso Russell Brand: emerge un’altra testimonianza. E un podcast potrebbe confermarla

"Ha scherzato della vicenda in diretta radiofonica", racconta la presunta vittima. Il comico britannico è salito agli onori della cronaca per una serie di accuse di molestie sessuali e stupro tra il 2006 e il 2013

Russell Brand sta affrontando una nuova accusa di molestie sessuali, questa volta per essersi spogliato di fronte a una donna che lavorava nello stesso edificio del comico a Los Angeles.

Il presunto incidente è avvenuto nel 2008, secondo quanto riportato da BBC News, che ha cambiato il nome della presunta vittima per proteggerne l’identità. L’accusatrice di Brand lavorava per una società mediatica nello stesso edificio in cui si trovava la sede della BBC a Los Angeles. La donna afferma che lui non solo si è spogliato di fronte a lei mentre si trovavano entrambi in un bagno chiuso a chiave, ma che dopo ha anche raccontato e scherzato su questa vicenda di molestie sessuali durante una puntata del Russell Brand Show per Radio 2.

“Mi vergogno, ma soprattutto penso al fatto che se avessimo fatto qualcosa, forse ci sarebbero state meno donne a cui avrebbe fatto cose orribili. Vicende che ora leggiamo sui giornali”, ha dichiarato la presunta vittima alla BBC.

La ricostruzione

La donna ha raccontato di aver avuto un primo contatto con Brand e il suo team all’ingresso dell’edificio, il 16 giugno 2008, quando erano arrivati per pre-registrare un episodio dello show. L’interazione successiva è avvenuta quando lui le si è avvicinato alle spalle mentre lei cercava di recuperare delle medicine per la sinusite accovacciandosi davanti a un armadietto dei medicinali.

Quando lei si è girata, si è trovata faccia a faccia con l’inguine di Brand. Lui le avrebbe detto che si sarebbe rivolto a lei con un nome diverso dal suo, prima di dirle: “Ti scopo”. La presunta vittima dice di aver risposto dicendogli di no, dopodiché Brand “mi ha praticamente servito il pene come si servirebbe del cibo a qualcuno”.

Le presunte molestie sono terminate solo quando qualcuno ha bussato alla porta del bagno e Brand si è tirato su i pantaloni. La donna ha poi inviato un messaggio a un dipendente della BBC, descrivendo i dettagli dell’accaduto, e questa ha risposto di essere a conoscenza della storia perché Brand stava scherzando sulla sua condotta inappropriata durante il podcast.

Il podcast

Nell’episodio, andato in onda il 21 giugno 2008 e di cui la BBC ha ottenuto la registrazione, il comico Matt Morgan dice a Brand: “Sono passati 25 minuti da quando ha mostrato il pisello a una signora”, aggiungendo poi che “è stato rimproverato per aver suonato un campanello, pochi minuti dopo sta mostrando il pisello”. Si sente Brand ridere durante lo scambio.

Secondo quanto riferito, la donna non ha mai presentato un reclamo formale, sostenendo che sperava che qualcuno della BBC l’avrebbe contattata dopo aver sentito l’intervista nel podcast, oltre a temere l’impatto che la denuncia ufficiale avrebbe avuto su di lei e sulla sua famiglia.

La direzione della BBC è stata informata dell’incidente nel 2019, ma non è stata intrapresa alcuna azione formale. In risposta alla notizia di giovedì 21 settembre, un portavoce della BBC ha dichiarato a The Hollywood Reporter di essere “dispiaciuto” per le accuse e che sta indagando.

“Stiamo conducendo una revisione per esaminare accuse di questa natura e se la donna che ha condiviso la sua storia è disposta a parlare con noi, saremmo molto interessati a sentire lei e chiunque altro possa avere informazioni”, ha continuato la dichiarazione. “Una parte fondamentale della revisione è capire quali denunce sono state fatte all’epoca, se si era a conoscenza della condotta di Russell Brand mentre lavorava alla radio della BBC e cosa è stato fatto di conseguenza. Naturalmente parleremo con il team del bureau e con tutti coloro che lavoravano lì nel 2008″, conclude il comunicato.

The Hollywood Reporter ha contattato i rappresentanti di Russell Brand e Matt Morgan.

Il caso Russell Brand

L’accusa segue un importante reportage dei quotidiani britannici The Times, The Sunday Times e Channel 4 Dispatches, in cui diverse donne hanno accusato il comico e attore britannico di violenza sessuale e stupro in incidenti che vanno dal 2006 al 2013. In risposta, la BBC ha avviato un’indagine interna su Brand e ha rimosso i contenuti in cui compare il comico dopo aver valutato “che ora sono al di sotto delle aspettative del pubblico”.

La polizia metropolitana di Londra (Met Police) ha comunicato di aver ricevuto un’altra accusa, relativa a un incidente del 2003. Anche altri provider di contenuti, tra cui Paramount+, si sono mossi per rimuovere i materiali in cui compare Brand.

Il comico aveva precedentemente negato tutte le accuse in una dichiarazione sui social media postata un giorno prima della pubblicazione dell’indagine online, affermando di “confutarle assolutamente” prima di definirle parte di “attacchi mediatici coordinati”.

“Queste accuse si riferiscono al periodo in cui lavoravo nel mainstream, quando ero sempre sui giornali, quando ero al cinema e, come ho scritto ampiamente nei miei libri, ero molto, molto promiscuo”, ha dichiarato. “In quel periodo di promiscuità, le relazioni che ho avuto sono sempre state assolutamente consensuali,” conclude il comico,”Sono sempre stato trasparente al riguardo – quasi troppo trasparente – e lo sono anche adesso”.

Traduzione Pietro Cecioni