Tina Turner, la regina del rock ‘n roll, vincitrice di otto Grammy, ha trascorso gran parte della sua carriera sul palcoscenico. Ma la leggenda della musica – morta all’età di 83 anni – aveva serie ambizioni cinematografiche che, a suo dire, erano ostacolate non solo dalla scarsità di ruoli disponibili all’epoca per le donne nere a Hollywood, ma anche dal tipo di parti che le venivano offerte.
Tra queste, il ruolo di protagonista nel film Il colore viola di Steven Spielberg, che alla fine andò a Whoopi Goldberg e grazie al quale l’attrice ottenne una nomination all’Oscar. (Anche il musical teatrale, vincitore di un Tony, tratto dal famoso romanzo di Alice Walker su una donna nera che vive nel Sud degli Stati Uniti all’inizio del Novecento, diventerà un film, in uscita a dicembre, con Fantasia Barrino e Halle Bailey).
Il no di Tina Turner a Spielberg
In un’intervista del 1986 all’Istituto Luce Cinecittà, Turner raccontò perché aveva rifiutato il ruolo, dicendo alla conduttrice Serena Dandini che “rifletteva troppo la mia vita con il mio ex-marito”, Ike Turner. “Voglio dire, parlo sempre con la stampa della mia vita e ora faccio anche un film? Mi sto solo buttando giù. Sto cercando di dimenticare il passato perché è andato. È finito. Ho messo fine a quella parte della mia vita e non ho intenzione di recitare in un ruolo che mi ricordi quello che ho già vissuto”, dichiarò all’epoca. “Credo che Steve abbia capito che non potevo farlo per quel motivo, dopo che ho spiegato davvero di cosa si trattasse”.
Turner ha rifiutato anche altre parti a Hollywood dopo il suo memorabile ruolo nei panni di Acid Queen nel film del 1975 Tommy di Ken Russell, tratto dall’omonima rock opera degli Who. Turner ha raccontato che alla fine c’erano lei e David Bowie in lizza per la parte, che andò a lei. Ma quando ha accettato, non sapeva che avrebbe interpretato un personaggio che utilizza il suo lavoro come prostituta per attirare le sue vittime. Tuttavia, l’artista disse che fu la sua “prima sensazione di rappresentare qualcos’altro e di prendersene il carico”.
Da Tommy a Mad Max
“Ho accettato la parte perché avevo la possibilità di essere una pazza e di fare tutte quelle cose, e quando mi hanno dato l’ago, ho pensato: ‘Oh, sto promuovendo la droga!’”, ha detto ridendo. “Poi mi sono detta: ‘Oh, beh, ma questa è recitazione’, perché quando reciti, stai solo ritraendo la vita di qualsiasi cosa o persona”.
Turner, che dichiarò di come Russell inizialmente aveva delle riserve su di lei prima di vederla recitare, disse di essere stata entusiasta di fare questo ruolo, che richiese circa una settimana di riprese. Avrebbe poi recitato anche nel sequel di Mad Max di George Miller, Mad Max – Oltre la sfera del tuono, un ruolo che ha amato perché le permetteva di essere fisica.
“Era prima di tutto una donna guerriera”, ha dichiarato Turner, che disse di essere alla ricerca di ruoli femminili come quelli di Terminator e Alien. “Sono le parti da donna guerriera che voglio. Voglio parti fisiche. Voglio guidare le macchine, fare i combattimenti. Voglio essere fisica. Ho ancora bisogno di quell’eccitazione”.
Proposte troppo simili
Invece, Turner dichiarò che, nonostante abbia “sempre” desiderato recitare, fin da bambina, “nessuno glielo ha chiesto”, né allora né prima di Tommy. “Non c’erano parti per donne nere”, disse all’intervistatrice. “Oggi ci sono perché nei film… basta essere una buona attrice. Ma nei primi anni Sessanta e Settanta non c’erano parti per le donne, per le donne nere”.
E anche quando i copioni hanno iniziato ad arrivare, disse che le erano stati offerti ripetutamente ruoli da “prostituta”. “Davvero, donne di strada, prostitute. Niente pazze, niente macchine, niente di niente, ma solo prostitute e basta. Non volevo questo. Non volevo essere sullo schermo solo per il gusto di esserci. Volevo fare qualcosa per cui la gente si sarebbe ricordata di me. Qualcosa che mi potesse piacere e di cui potessi andare orgogliosa”, confidò Tina Turner. “Ripenso ad Acid Queen e ho una specie di rifiuto quando vedo quanto fosse orribile. Tuttavia, alla gente è piaciuto e se l’è ricordato. Quindi poi non ho accettato nessun’altra parte perché non c’era niente che fosse giusto per me, finchè è arrivato Mad Max“.
Traduzione di Nadia Cazzaniga
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