L’attore di The Brown Bunny Vincent Gallo è stato accusato di aver fatto commenti sessualmente espliciti e minacciosi durante i provini con le attrici per un film di prossima uscita. È quanto dichiarato da un nuovo articolo di Rolling Stone.
Due attrici che hanno partecipato ai provini per interpretare ruoli di vittime in The Policeman, un film con Gallo nei panni del cosiddetto “Golden State Killer” Joseph James DeAngelo, hanno presentato un reclamo al sindacato degli attori SAG-AFTRA dopo i commenti che Gallo avrebbe fatto durante il processo di casting. La SAG-AFTRA ha risposto avviando un’indagine sul casting del film, che è scritto e diretto dal produttore di Spring Breakers – Una vacanza da sballo e Il giardino delle vergini suicide Jordan Gertner, e vede come co-protagonista James Franco, in uno dei suoi primi ruoli dopo essere stato accusato di comportamenti sessuali inappropriati e di sfruttamento presso la sua scuola di recitazione nel 2018.
Un portavoce della SAG-AFTRA ha dichiarato in un commento a The Hollywood Reporter: “Siamo a conoscenza di queste denunce e stiamo indagando. Siamo in stretto contatto con la produzione in merito alle denunce e, anche se le riprese sono terminate, continuiamo a monitorare e indagare. Ribadiamo inoltre il nostro impegno a garantire un ambiente sicuro e rispettoso sui set”. Il portavoce ha continuato: “Poiché la nostra indagine è in corso, non possiamo rispondere a domande sui dettagli della denuncia”.
The Hollywood Reporter ha anche contattato Gallo per un commento.
La denuncia di un’attrice
Le attrici che hanno sporto denuncia per le audizioni del novembre 2023 sono indicate con pseudonimi nell’articolo di Rolling Stone per proteggerne l’anonimato. Una di loro, indicata come “Emily”, ha scritto nella sua denuncia alla SAG-AFTRA che Gallo le ha detto, durante un secondo provino, che il progetto cercava “un attore assolutamente privo di limiti. Mentre interpretava DeAngelo, questo poteva decidere in qualsiasi momento delle riprese di improvvisare battute e atti sessuali”.
Secondo la denuncia, Gallo ha detto a Emily che non sarebbe stata davvero minacciata e che non sarebbe successo nulla di sessuale durante la produzione, ma che “sarò io ad assicurarmi che tutto sia simulato, che sembri reale e mi assicurerò anche che tu lo percepisca come reale. Potrei anche chiederti di raccontare una storia. Se ti chiedo di raccontarmi la prima volta che hai succhiato un cazzo, voglio che mi racconti una storia reale della tua vita. Potrei anche notare qualcosa del tuo corpo e commentarlo. Potrebbe essere positivo o negativo, e non sarà personale, ma sarà qualcosa di reale, in modo che sembri personale”. E Gallo avrebbe aggiunto: “Non vogliamo vedere nessuna recita. Se DeAngelo dice ‘Non urlare o ti uccido’, non devi urlare, perché se lo fai, muori”. Secondo Emily, Gallo ha detto che avrebbe potuto avere il ruolo se si fosse attenuta a queste regole.
La seconda fonte contro Gallo
Un’altra fonte, chiamata “Jane”, nell’articolo, ha raccontato nella sua denuncia che durante un secondo provino per il ruolo di vittima, Gallo le ha descritto in dettaglio quelle che ha definito “fantasie di tortura pornografica” e le ha detto che il copione “avrebbe avuto pochissima somiglianza con quello che sarebbe stato girato” perché voleva avere un film totalmente improvvisato. Jane ha precisato: “Per raccontare la storia in modo ‘accurato’, aveva bisogno di attrici disposte a farsi ‘dominare al 100%’ fin dall’arrivo sul set”. Tra le potenziali improvvisazioni previste da Gallo, avrebbero potuto legarle mani e piedi con i lacci delle scarpe, spingerla, tirarle i capelli e recitare finti stupri o aggressioni fisiche.
Secondo Jane, Gallo le aveva detto che se avesse accettato il ruolo avrebbe avuto “zero possibilità di negoziazione su ciò che veniva fatto sul set”. Avrebbe dovuto dare il consenso totale o sarebbe stata licenziata.
Un portavoce della Pacific Media Productions e del regista Gertner ha dichiarato a Rolling Stone che per la produzione, che ora ha terminato le riprese e si è svolta in un ambiente sicuro, protettivo e rispettoso, è stato assunto un coordinatore dell’intimità SAG-AFTRA: “I produttori, il regista, il cast e la troupe sono orgogliosi del film che abbiamo realizzato”.
La notizia arriva nello stesso giorno del nuovo rapporto della Hollywood Commission di Anita Hill. Secondo questo, un numero maggiore di lavoratori è consapevole di ciò che costituisce una cattiva condotta sul posto di lavoro e sa come denunciarla. Tuttavia, un numero minore di lavoratori ritiene che ciò stia portando a reali cambiamenti nel settore, rispetto a un precedente rapporto di tre anni fa. I lavoratori dell’industria dell’intrattenimento indipendente hanno riferito un numero maggiore di molestie, discriminazioni e aggressioni rispetto a quelle coinvolti nei titoli dei grandi Studios.
Traduzione di Nadia Cazzaniga
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