Un’altra storia, di Antonio Monda: e se fosse stato Marlon Brando il tenente Franz Mahler?

Luchino Visconti era convinto di aver trovato la sua star, al punto da pensare il film in sua funzione. Accanto a lui avrebbe voluto Ingrid Bergman nel ruolo reso poi immortale da Alida Valli

Alida Valli e Farley Granger sono una coppia artistica, un binomio inseparabile dalla storia del cinema italiano e mondiale, per i loro ruoli in Senso di Luchino Visconti. Oggi sarebbe impossibile anche solo immaginare di cambiare un solo dettaglio del grande film del 1954. Ancor meno i protagonisti. Eppure non è a Valli e Granger che il regista aveva puntato in un primo momento.

Durante le prime fasi di scrittura del dramma storico sullo sfondo della terza guerra di indipendenza italiana, Visconti voleva assolutamente due star hollywoodiane: Marlon Brando e Ingrid Bergman. Era così convinto che nessun altro sarebbe stato perfetto come loro due che chiese agli sceneggiatori, tra cui Suso Cecchi D’Amico e Tennessee Williams, si pensare a loro mentre ricreavano i personaggi, adattandoli dall’omonimo racconto di Camillo Boito.

A Brando si oppose la Lux Film, la produzione. Su Bergman invece fu anche Roberto Rossellini a rispondere, perché accusato di essere il motivo principale del suo rifiuto. Non era la sua influenza come compagno di vita e regista, disse il regista, ma semplicemente che lei, svedese, non si sentiva parte dei temi del Risorgimento italiano.

Non resta che sognare come sarebbe stato Senso con le due star hollywoodiane. Ma questa è tutta un’altra storia.