Gli effettisti della Marvel vogliono un sindacato. L’International Alliance of Theatrical Stage Employees (Iatse) e la Disney/Marvel hanno raggiunto un accordo che consente ai lavoratori degli effetti visivi della casa delle idee di votare riguardo al loro desiderio o meno di sindacalizzarsi, secondo quanto riportato da The Hollywood Reporter.
Il voto è stato fissato per il 21 agosto e i lavoratori dovranno restituire le schede entro l’11 settembre. Queste saranno successivamente scrutinate da una terza parte e, se il voto sarà positivo, il sindacato sarà certificato, come ha dichiarato a THR Mark Patch, organizzatore della Iatse.
Una larga maggioranza della troupe degli effetti visivi della Marvel – composta da circa 50 lavoratori – ha già firmato le cosiddette “carte di autorizzazione”, che indicano la volontà di un gruppo di persone a voler essere rappresentate da un sindacato per la contrattazione collettiva. I lavoratori hanno poi presentato la propria richiesta di voto per il sindacato alla National Labor Relations Board (Nlrb).
“Stiamo procedendo con il nostro voto e siamo fiduciosi che prevarrà”, ha dichiarato Patch. Secondo l’organizzatore, Disney e IATSE hanno concordato un formato elettorale più rapido, ma al momento non è stato concesso un accordo di neutralità. La Marvel non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento da parte di THR.
Dalla Marvel al settore
La forza di sindacalizzazione degli effettisti della Marvel coinvolge soltanto i professionisti impiegati direttamente dalla casa delle idee. Non include infatti le migliaia di artisti che lavorano ai film Marvel attraverso studi terzi. Ma in caso di successo, sarebbe il primo gruppo a sindacalizzarsi all’interno di questa categoria lavorativa, che da un po’ di tempo sottolinea questa necessità.
Non è ancora chiaro a quale sezione si uniranno questi lavoratori. Mark Patch ha detto alla nostra redazione che l’idea della IATSE è quella di formare una nuova sezione effetti visivi nazionale che copra i lavoratori del settore, sia che siano impiegati direttamente dagli Studios, dalla produzione o da società terze. “La maggior parte dei lavoratori di questa categoria dovrebbe essere in grado di trovare la propria casa in questo nuovo sindacato”, afferma Patch.
Patch aggiunge inoltre che l’obiettivo sarebbe quello di far lavorare i membri di questa sezione con il contratto di base già utilizzato dai lavoratori del settore dell’intrattenimento in 13 sezioni, tra cui l’International Cinematographers Guild (sezione 600) e la Motion Picture Editors Guild (sezione 700). L’attuale accordo di base scade nel 2024 e le trattative per un nuovo contratto dovrebbero iniziare a marzo 2024.
Il tentativo in passato
L’industria degli effetti visivi – una decina di anni fa – ha esplorato attivamente la possibilità di creare un sindacato. Era il periodo del fallimento di Rhythm & Hues, proprio sul finire dei lavori ne Vita di Pi (lavoro poi premiato con l’Oscar). Ma nulla si è mai concretizzato.
Più di recente, però, è iniziato un nuovo tentativo di sindacalizzazione. E L’impegno a organizzare i propri luoghi di lavoro si inserisce non soltanto nel contesto degli scioperi di Hollywood, ma soprattutto in un più ampio movimento che coinvolge i lavoratori dell’industria tech, o colossi come Amazon e Starbucks.
Traduzione di Nadia Cazzaniga
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