La prima missione di Fast X si svolge a Roma. Le location del blockbuster americano, guidato dal 2001 dal capofamiglia Vin Diesel, partono dall’Italia per passare poi in Inghilterra, Brasile, Portogallo e Los Angeles. È nella Città Eterna che la quasi interezza del cast, ben sedici star messe in tiro, sono atterrate per presentare il decimo capitolo della rocambolesca saga action. E noi di THR Roma eravamo lì per ascoltarli. E per assistere a quello che si è rivelato essere uno show vero e proprio.
Uno spettacolo che non era prevedibile. Nemmeno con tutti i nomi risonanti lì ad aspettarci – anche se, diciamo la verità, siamo stati noi ad aspettare (e molto) loro: Vin Diesel, John Cena, Jordana Brewster, Brie Larson, Charlize Theron, Michelle Rodriguez, Tyrese Gibson, Sung Kang, Nathalie Emmanuel, Daniela Melchior, Scott Eastwood, Alan Ritchson, Helen Mirren, Jason Statham, Rita Moreno.
L’attesa comincia fuori dal Cinema Barberini di Roma, i cui ingressi transennati da subito incuriosiscono i passanti. La voce che il cast di Fast X sarebbe passato di lì a poco si sparge con grande rapidità.
Fast X, una famiglia strana e disfunzionale
L’accoglienza è da “vera esperienza cinema”, nonostante non ci fosse nessuna proiezione. Con popcorn da perdere direttamente dal bancone e consumare rigorosamente nella hall. La sala della conferenza è quella sopra, la più grande, ristrutturata da poco come il resto del Barberini, che conferma che il restyling fatto dal cinema è stata buona cosa, assicurando al luogo di ritrovo diverse manifestazioni e eventi, tra gli ultimi proprio la Global Press Conference di Fast X.
In fondo, con tutti gli attori presenti, plus il regista Louis Leterrier, serviva un palco molto grande. Quello che il Barberini poteva mettere a disposizione, posizionando su due file (una sopra e una sotto) le poltroncine su cui far sedere i membri del blockbuster. Global Press Conference perché in sala, con una camera che mette in collegamento noi col resto del mondo, la conferenza viene ripresa in diretta e trasmessa ai giornalisti in ogni angolo del globo. Una presentazione mondiale, a sottolineare l’importanza di una scelta come quella della capitale per lanciare l’uscita del capitolo pre-finale della saga, che dovrebbe concludersi con il successivo e undicesimo film.
Se prima stavamo aspettando fuori, ora, stiamo aspettando dentro. Con una mezz’ora di ritardo – che, vi diremo, insolita quando si tratta di un’organizzazione internazionale – il cast di Fast X si posiziona sul palco. Vin Diesel no. Vin Diesel è ancora fuori. Forse aspetta l’introduzione organizzata dalla moderatrice, o forse il dispaccio che ne segue è stato improvvisato lì per lì. Ma il suo ingresso risulta iconico come il ruolo di Dominic Toretto. È per questo che il resto dei colleghi continua a chiamarlo Dom anche fuori dal set. E lui, Dom, ci si sente davvero. Come il padre e mattatore di questa “weird, dysfunctional family”, così definita da Helen Mirren.
La parola viene data da prima al regista. Louis Leterrier ha ammesso di aver appreso il mestiere di filmmaker guardando i film di Fast & Furious. C’è da dire che questo dice molto più di lui che della sua filmografia. È poi il turno di Vin Diesel, ed ecco che parte la stand up comedy: interrompendo i suoi compagni, facendo suoni e versi d’approvazione, alzandosi e incitando anche il pubblico a farlo, Vin/Dom alza l’asticella di un incontro che, progressivamente, va a toccare picchi inattesi.
C’è Michelle Roudrigez che apre la questione stunt-man e invita l’Academy a comprendere una sezione per i professionisti del settore che rischiano ogni giorno la vita. C’è John Cena, incredibilmente ben vestito (e che ci spaventa con la frase “è l’inizio di qualcosa di molto grande”. Come l’inizio? Non eravamo alla fine?). Brie Larson ammette di essersi ispirata alla figlia maggiore di Vin Diesel per interpretare il ruolo e si cerca di far uscire qualche spoiler da Nathalie Emmanuel su un cameo misterioso che riguarda il mondo hacker del suo personaggio.
La potenza di una saga ventennale
Seppur Diesel ci provi a conquistare la scena – ci ha fatto alzare davvero due volte per applaudire ai suoi attori, non stiamo scherzando – sono le donne a rubare i riflettori. Charlize Theron racconta delle lotte corpo a corpo con Michelle Rodriguez (“È proprio una di quelle persone che ti rende facile sbatterla contro a un muro e da cui ti faresti sbattere contro un muro”), mentre Rita Moreno e Helen Mirren si lanciano in allusioni sessuali che fanno scattare la sala. “Mi sono messa in ginocchio per avere una parte in Fast & Furious, e non come pensate voi”, dice Mirren. “Anche io mi sono messa in ginocchio, ma non come credete, anche se sono molto ambiziosa”, le fa eco Moreno. E se la prima elogia il “figlioccio” nel film Jason Statham (“è un bravo ragazzo, non fa nulla di male” gioca Helen Mirren indicando l’attore), Moreno rimprovera giocosamente Diesel (“stai calmo Dom!”).
È proprio dalla star premio Oscar che arriva l’aneddoto più divertente della giornata, che racchiude anche la potenza del franchise sui motori. “Ieri sera ero a cena con mia figlia in un ristorante qui a Roma. A un tratto il proprietario mi chiede ‘Lei è Rita Moreno? Di West Side Story?’. Io confermo, e così lui chiama tutto il personale e fa ‘Ragazzi, lei è Rita Moreno, di West Side Story’. Loro rimangono muti. Dovevo trovare un modo per risollevarmi, allora dico ‘sapete perché sono qui? Per presentare Fast X, sono nel cast”. Hanno tutti urlato. Tutti! Non ci potevano credere. Questa è la potenza della saga”.
Ora, che Fast & Furious valga più di West Side Story, solleva qualche dubbio. Sul successo di pubblico e botteghino, però, non c’è nulla su cui ribattere, per questo ci aspettiamo ottimi risultati anche da Fast X. È evidente anche dalla fine dell’incontro, quando ci fanno uscire dalle scale di servizio perché l’ingresso è invaso dai fan, con le macchine degli attori che li aspettano davanti. Le persone hanno invaso Piazza Barberini. E saranno sicuramente il doppio al red carpet atteso per la serata. Tutto pur di sentirsi parte della famiglia.
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