La grande arte al cinema: Vermeer, Jeff Koons e Picasso approdano sul grande schermo

La casa di distribuzione Nexo Digital proporrà tre documentari sulle opere di grandi artisti contemporanei, con analisi e sguardi nuovi sul loro lavoro. Il primo appuntamento il 2 ottobre

Di THR ROMA

La grande arte torna al cinema grazie a Nexo Digital con tre appuntamenti. Il progetto porta sul grande schermo documentari dedicati ai grandi pittori, scultori, architetti, musei, mostre e movimenti artistici. Anno dopo anno, il progetto propone agli spettatori nuove chiavi di lettura per il patrimonio materiale e immateriale della cultura artistica contemporanea.

Vermeer

Il primo appuntamento della nuova stagione sarà il 2, 3 e 4 ottobre con Vermeer. The Greatest Exhibition che condurrà gli spettatori attraverso la più grande retrospettiva su Vermeer mai realizzata nella storia. Un evento che il Rijksmuseum di Amsterdam ha ospitato sino allo scorso giugno.

L’evento al cinema invita gli amanti dell’arte a una visione privata di questa spettacolare mostra in compagnia del direttore del Rijksmuseum e dei curatori della mostra. Definita dalla stampa di settore una “retrospettiva epocale”, l’esposizione è la più grande mai dedicata esclusivamente al “maestro della luce”, con 28 delle sue 35 opere conosciute provenienti da paesi di tutto il mondo.

Prima di oggi non era mai accaduto che così tante opere di Vermeer venissero riunite in un unico luogo. Diretto dal regista David Bickerstaff, il film offre al pubblico la possibilità di ammirare su grande schermo i capolavori di Vermeer (tra cui La ragazza col turbante, Il geografo, La lattaia e la Donna che legge una lettera davanti alla finestra) e rivela le intuizioni del team che ha ideato la mostra, curatori ed esperti di Vermeer, gettando nuova luce sulla vita misteriosa e sul lavoro magistrale del pittore, sulle sue scelte artistiche e sulle motivazioni delle sue composizioni, oltre che sul processo creativo alla base dei suoi dipinti.

Jeff Koons

Dal 23 al 25 ottobre arriverà nelle sale Jeff Koons. Un ritratto provato, diretto da Pappi Corsicato, prodotto da Nexo Digital e dedicato a quello che è considerato uno degli artisti più influenti, popolari e controversi degli ultimi decenni.

Durante la sua carriera, Koons ha sperimentato nuovi approcci al readymade (oggetti prefabbricati privati della funzione utilitaristica, ndr), testato i confini tra arte avanzata e cultura di massa, sfidato i limiti della fabbricazione industriale e trasformato il rapporto degli artisti con il culto della celebrità e il mercato globale.

Ora il ritratto intimo di questo personaggio così polarizzante arriva al cinema per raccontare le dinamiche nascoste dietro la persona, l’artista e il marchio Koons. Passando dall’America all’Europa e al Qatar attraverso varie decadi, il film sarà un’occasione unica per capire l’uomo che ha preso gli oggetti di uso quotidiano prodotti in serie con l’ambizione di trasformarli in arte.

Un mondo in cui gli oggetti quotidiani e la nostalgia per il pop del XX secolo trascendono le loro forme originali, si trasformano in opere d’arte, lasciando che lo spettatore guardi dentro le proprie riflessioni.

Picasso a Parigi e la Grande arte al cinema

Il 27, 28 e 29 novembre sarà il momento di Picasso a Parigi. Storia di una vita e di un museo, prodotto da 3D Produzioni e da Nexo Digital in collaborazione con il Musée National Picasso di Parigi.

Realizzato in occasione dei 50 anni dalla morte di Pablo Picasso (Malaga, 25 ottobre 1881 – Mougins, 8 aprile 1973), il docufilm, diretto da Simona Risi su soggetto di Didi Gnocchi e Sabina Fedeli che firma anche la sceneggiatura con Arianna Marelli, si ispira a una celebre frase dell’artista: “Dipingere non è un’operazione estetica: è una forma di magia intesa a compiere un’opera di mediazione fra questo mondo estraneo e ostile e noi”. Così, obiettivo di Picasso a Parigi. Storia di una vita e di un museo è mettere al centro del racconto proprio questa grande magia e uno dei luoghi dove meglio la si può apprezzare, il Museo Picasso di Parigi.

Il documentario segue due filoni narrativi paralleli. Il principale è quello del Museo. Dentro questa trama si sviluppa il ritratto di Picasso, la sua lunghissima vita, le contraddizioni del carattere, le compagne, il tutto raccontato in stretta connessione con Parigi, la città che più ha amato e dove ha passato la maggior parte della sua esistenza.

Verranno inoltre raccontati aspetti ancora poco conosciuti del pittore, che solo oggi gli storici e gli storici dell’arte iniziano a indagare, come il suo essere stato “uno straniero” a Parigi, uno sradicato, un anarchico ‘vigilato speciale’ della polizia anche quando era già diventato famoso. Non mancheranno le analisi delle opere, come Les Demoiselles d’Avignon e si scoprirà che è persino possibile gettare uno sguardo queer sull’opera dell’artista.