I David di THR Roma – Barbara Ronchi: “Amo non essere riconosciuta”

Applauditissima per Settembre, andrà a Cannes con Marco Bellocchio nella parte della madre del protagonista in Rapito: dopo anni di gavetta vive il suo momento d'oro. Vince il David di Donatello 2023 come miglior attrice protagonista

È la romana Barbara Ronchi la migliore attrice protagonista ai David di Donatello per Settembre di Giulia Steigerwalt, la protagonista della quinta video intervista della serie I David di THR Roma, con cui The Hollywood Reporter Roma accompagna i suoi lettori alla serata dei David di Donatello.

Barbara Ronchi, la filmografia

Barbara Ronchi, laureata in archeologia – “chi l’avrebbe mai detto che quella ragazza appena uscita dall’università e che amava recitare sarebbe stata un giorno candidata al David” -, esordisce al cinema, con un ruolo microscopico, in Miele di Valeria Golino, giusto 10 anni fa. Ma è il 2016 che cambia il corso della vita e della carriera di questa ragazza che già nel 2009 calcava i palchi teatrali con Valerio Binasco, Fausto Paravidino e quel Carlo Cecchi che era protagonista dell’opera in cui esordì davanti alla macchina da presa.

A chiamarla, dopo un provino – “bellissimo. Per un ruolo che prevedeva pochissime parole, mi fece cantare una canzone fondamentale nel suo universo emotivo, fu incredibile” – fu Marco Bellocchio per Fai bei sogni, il lungometraggio che il regista di Bobbio trasse dal libro omonimo di Massimo Gramellini. Per quella madre dolente e dolcissima vinse anche il premio Alida Valli come miglior attrice non protagonista al Bif&st. L’anno dopo è un altro libro, Gli sdraiati di Michele Serra, a ispirare un film che la vedrà, sempre in un ruolo da comprimaria, brillare in un cast di grandi nomi. Questo biennio cambia la percezione del suo talento, la vedremo ancora in Cosa sarà come presenza fugace e significativa – il suo passaggio causerà una frattura al protagonista, e non nel senso emotivo – e prima nel 2020 con Padrenostro e poi nel 2021 con Mondocane conquista i galloni della protagonista.

Un percorso virtuoso e graduale in cui ha squadernato le sue qualità e una capacità comune di percorrere registri anche diversissimi. Un percorso di cui è felice.
“Sono sincera, amo non essere riconosciuta, cambiare volto e attitudini dei miei personaggi, credo sia il senso del mio lavoro essere qualcuno e non imporre me stessa prima del personaggio. E arrivare al successo a 40 anni te lo fa gestire con serenità”.

La 68ᵃ edizione dei Premi David di Donatello si terrà il 10 maggio a Roma, nei Lumina Studios, e sarà trasmessa in diretta su Rai1 in prima serata con la conduzione di Carlo Conti.