Believe Film Festival 2023: le sinossi e le interviste della sezione Extra

Guardarsi tramite una finestra. Mettersi nei panni di una madre che lascia la figlia in orfanotrofio. La proiezione speciale di Dive di Aldo Iuliano. Storie e interviste, alla scoperta della nuova avventura dell'evento veronese

Di THR ROMA

Il Believe Film Festival, il festival di cortometraggi dei giovani per i giovani, torna per la sua sesta edizione, che si svolgerà a Verona dal 26 al 29 ottobre 2023. Sono diciotto i cortometraggi selezionati, otto dei quali fanno parte della nuovissima sezione Believe Extra. Composta da corti realizzati da giovani di età compresa tra i 14 e i 24 anni, la Sezione Believe Extra è stata introdotta a partire da quest’anno per offrire a sempre più ragazze e ragazzi l’opportunità di vivere l’esperienza del festival, di assistere ai workshop e incontrare professionisti, di vedere il proprio corto proiettato sul grande schermo e di avviare collaborazioni con gli altri partecipanti. È una sezione che mira a valorizzare cortometraggi che si sono distinti per la particolare qualità tecnica o per l’originalità della riflessione sviluppata.

Tra i corti selezionati, Michelangelo del regista sardo Stefano Pio (24 anni), studente di Belle Arti tra Roma e Milano. Il protagonista è Michele, anche lui sardo, studente fuori sede a Roma, che si ritrova per la prima volta in un mondo nuovo, da solo. Alla monotonia della nuova vita oppone il ricordo di Angela, tornando con la mente nei luoghi dove il loro amore è rimasto cristallizzato. Quei luoghi sono i paesaggi semi-deserti della Sardegna, visivamente evocativi e dalla forte atmosfera onirica. Un corto che restituisce il potente legame del regista con il suo territorio, che mira a valorizzare, rappresentandolo in modo nostalgico e idealizzato.

Quello della difficoltà del “lasciare andare” è un tema con cui deve confrontarsi anche la protagonista di So Happy Together, realizzato dal regista ventenne Gabriel Giaquinta. Lucrezia è una madre che si ritrova ad affrontare una dura scelta: lasciare sua figlia in affido o tenerla con sé. Una storia quasi autobiografica, proveniente dal vissuto dell’autrice Lucrezia Colato (21 anni), che ha immaginato le emozioni provate da sua madre nel momento in cui ha scelto di lasciarla in orfanotrofio.

In Caro Amico del ventunenne Matteo Cletini il rapporto tra genitori e figli è esplorato dal punto di vista del piccolo Giulio, che accompagna la famiglia a visitare una villetta da acquistare. Escluso dal mondo degli adulti, che rimane sempre tagliato fuori dall’inquadratura, il bambino decide di esplorare da solo la casa, quando qualcosa attira la sua attenzione.

Anche Océane Larcher, diciassettenne regista di Souvenirs d’été, ha lavorato con attori bambini per raccontare la storia di Cesare, un uomo che decide di tornare nel paesino dove ha trascorso le estati della sua infanzia, dopo quarant’anni dalla morte della nonna. Il ritorno lo costringerà a ripercorrere le tracce del suo passato, affrontando i ricordi e riabbracciando il bambino che è in lui. Il passato riemerge con fotografie e flashback, che restituiscono il ritratto nostalgico di un piccolo paese: un modo per la giovane regista di omaggiare la sua città, che sta per lasciare.

Believe Film Festival, tra proiezioni speciali e premi “extra”

Nowadays, del regista ventitreenne Federico Cadamuro, è uno dei due corti selezionati che affrontano il tema della difficoltà della routine universitaria (insieme a Senza Voce, in concorso per la Selezione Ufficiale). La protagonista è una studentessa di giurisprudenza che tra i doveri e le pressioni dello studio, degli esami e del lavoro ha dovuto soffocare la sua vera passione. Tra la paura di deludere le aspettative e l’ansia per una situazione che rischia di sfuggire di mano, il desiderio della protagonista riemerge nel corto.

Perso tra le righe, di Simone Scardovi, si basa sul concetto di fraintendimento ed esplora le incomprensioni che possono derivare dalla comunicazione attraverso i messaggi scritti. Il protagonista riceve una lettera da un amico che si dice deluso dal suo comportamento. Rileggendolo più volte, il testo sembra cambiare nella sua mente, finché i due amici non si ritrovano faccia a faccia. Un corto che riflette su come al giorno d’oggi, comunicando via messaggi, sia difficile capire le vere emozioni e intenzioni del mittente, soprattutto quando è in gioco il futuro di un’amicizia.

In Non dirlo a nessuno, di Simone Fanotto (24 anni) e Loris Golfarelli (20 anni), il timido Matteo viene costretto, con il gioco della bottiglia, ad andare a letto con Noemi, ben più esperta di lui. La pressione non gli permette di rispettare le aspettative e le voci che si diffondono non fanno che peggiorare la sua situazione, finché una compagna di classe non gli farà scoprire il vero amore. I due registi hanno voluto riflettere sulle aspettative legate alla sessualità maschile e sui problemi relazionali che possono comportare, confrontando un rapporto forzato con un amore costruito nel tempo e fatto di emozioni.

Persone come te è il corto della diciassettenne Sara Braga, che si avvicina al cinema per la prima volta. A spingerla è la necessità di raccontare delle storie come quella di Marcellino e Susanna, due vicini di casa che comunicano dalle loro finestre, da cui possono solo sbirciare chi è davvero l’altro. Due persone che, guardandosi, finiscono per riempirsi di pregiudizi, ma che in fondo sono più simili di quello che credono.

Alla line-up della serata si aggiunge una proiezione speciale, il cortometraggio Dive, prodotto per NewGen Entertainment da Davide Mogna, membro della direzione artistica del festival, e diretto da Aldo Iuliano, membro della giuria della scorsa edizione. Dive è stato presentato in concorso per la sezione Orizzonti alla 80ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

La serata di proiezione dedicata alla sezione Believe Extra si svolgerà venerdì 27 ottobre al Teatro Ristori di Verona. Gli spettatori avranno la possibilità di votare per assegnare il premio del pubblico, un premio monetario a sostegno del talento e della formazione. Sarà presente in sala anche una delegazione della Focus Movie Academy, che assegnerà una borsa di studio ad uno dei cortometraggi proiettati.

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