Ci sono le crisi del mondo, nella Berlinale 2024, che intende essere uno “spazio aperto di dialogo”, un luogo dal quale contrapporsi “ai conflitti del Medio Oriente, all’antisemitismo e all’anti-islamismo”, e c’è “la sofferenza di tutte le vittime” che dev’essere compresa e accolta. Sì, sono una sorta di manifesto le prime parole della coppia di direttori (in uscita) Mariette Rissenbeek e Carlo Chatrian nel presentare il concorso e gli incontri del festival che partirà il 15 febbraio per concludersi dieci giorni dopo: l’edizione numero 74 dei Filmfestspiele ha un’ambizione politica – o forse è solo la volontà di non voltarsi dall’altra parte – e c’è forte l’ambizione di continuare ad essere il festival cinematografico “della realtà”, il crocevia virtuoso tra indipendenti, grandi produzioni, nuovi autori ed il segno del tempo presente.
E ci sono due film italiani – Another End di Piero Messina e Gloria! di Margherita Vicario – nella gara per l’Orso d’oro e per l’Orso d’argento, dove correranno contro altri 18 titoli che comprendono solo un’altra opera prima (oltre a quella di Vicario, appunto) e due documentari. Complessivamente ci sono produzioni di 30 Paesi, 19 film saranno presentati in anteprima mondiale, 6 pellicole sono state dirette o co-dirette da donne. Nove registi hanno già presentato le loro opere alla Berlinale, sei delle quali in concorso.
“Siamo particolarmente orgogliosi della selezione di quest’anno, che bilancia registi di lunga data e nuove voci forti del cinema indipendente. Un aspetto importante è la diversità delle storie raccontate e delle persone che le raccontano. Ancora più emozionante, tuttavia, è la ricchezza stilistica che dimostra le ampie possibilità dei diversi linguaggi cinematografici”, spiega Chatrian.
Da Berlino alle crisi del mondo
Resta il fatto che l’atto primo della Berlinale numero 74 è un appello dedicato alla crisi in Medio Oriente: “Il festival di cinema sono un luogo di scambio ed incontro”, è l’esordio di Rissenbeek, “un luogo in cui promuovere un dialogo pacifico”. E ancora: “La nostra solidarietà a va a tutte le vittime del conflitto. Siamo preoccupati per il diffondersi di antisemitismo, di anti-islamismo e degli slogan pieni d’odio in Germania e in tutto il mondo”.
A detta della direttrice esecutiva, “dev’essere compresa la sofferenza di tutte le persone”: anche per questo la Berlinale annuncia che durante il festival sarà organizzato un panel specifico “su come realizzare film in tempi di crisi internazionali”. A questo scopo, Rissenbeek ricorda la particolare attenzione dedicata a “Tiny House”, gestito da un team israeliano, “uno spazio aperto sulla guerra a Gaza nel quale offriamo una piattaforma di dialogo e comprensione”.
Un futuro distopico che parla italiano
Poi c’è il festival vero e proprio. Tra i film in concorso va segnalato un importante esordio italiano: Gloria! della giovane Margherita Vicario, classe 1988. Così come sicuramente farà parlare di sé l’approdo berlinese di un altro film nostrano (anch’esso in prima mondiale): è Another End di Piero Messina, già assistente alla regia di Paolo Sorrentino in This Must Be The Place e La Grande Bellezza, nonché autore di L’attesa (ebbe il Globo d’oro come migliore opera prima ed è stato presentato anche a Venezia). Una pellicola forse inattesa, che vanta un cast internazionale con Gael García Bernal, Renate Reinsve, Bérénice Bejo e Olivia Williams, prodotta da Indigo Film con Rai Cinema, in associazione con TF1 e in collaborazione con Number 9 Films: uscirà nelle sale italiane il 21 marzo con 01 Distribution.
“Come se fosse intrappolati in un tunnel di dolore”, il personaggio impersonato da Gael García Bernal “cerca di trovare conforto in un programma che offre
surrogati umani ai defunti”: questo secondo Chatrian il nocciolo di Another End, film che narra di un “futuro distopico nel quale qualcuno potrebbe vedere un riferimento a film come Gattaca e Brazil“, anche se quest’opera seconda di Messina “abbandona la tradizione fantascientifica per concentrarsi sui rapporti umani”.
Per quanto riguarda la pellicola di Margherita Vicario, musicista e cantautrice, Gloria! è la sua opera prima: produzione italo-elvetica, vede protagonista Galatea
Bellugi mentre nel cast figurano Carlotta Gamba, Veronica Lucchesi (La Rappresentante di Lista), Paolo Rossi, Elio (delle Storie tese), Natalino Balasso, Anita Kravos e Vincenzo Crea. Coprodotto da Rai Cinema, il film sarà distribuito in sala da 01.
“Gloria! è uno dei due film d’esordio che abbiamo il piacere di ospitare nella selezione principale di quest’anno: è un film ci riporta nel XVIII secolo, in un’epoca in cui la musica classica era sfavillante ma le donne erano considerate buone solo come esecutrici secondarie”, spiega un palesemente entusiasta Chatrian. “Basata su una storia vera, la pellicola racconta l’incredibile avventura di un gruppo di giovani donne che trovano nella musica un modo per esprimersi e liberarsi. Molto più di un film d’epoca, Gloria! è una visione rinfrescante del potere della gioventù”.
L’altro film di una regista debuttante ammesso al concorso, come sottolineato dal direttore artistico, è Mé el Ain (Who Do I Belong To) di Meryam Joobeur, regista tunisina-canadese che era già stata nella rassegna “Berlinale talents nel 2016” con il “multipremiato cortometraggio Brotherhood” (del 2018, ha vinto fra l’altro il Toronto International Film Festival Award in questa categoria).
Ritorni eccellenti alla Berlinale
Tra i ritorni eccellenti alla Berlinale, quello del regista messicano Alonso Ruizpalacios (considerato un habitué del festival e due volte vincitore dell’Orso d’argento, con A Cop Movie nel 2022 e Museo nel 2018), che ritroviamo in concorso in riva alla Sprea con la sua prima pellicola in lingua inglese, La Concina. Rooney Mara e Raúl Briones, ex allievo di A Cop Movie, sono i protagonisti di questo dramma “ambientato nell’arco di una sola giornata in un movimentatissimo ristorante di New York”.
Un altro comeback è quello del tedesco Andreas Dresen (Grill Point, Rabiye Kurnaz vs. George W. Bush), che torna con From Hilde with Love: un dramma d’epoca che narra di una coppia che si innamora prima che le loro vite vengano distrutte dalla Gestapo. Da notare che la star del film è Liv Lisa Fries, protagonista della serie-fenomeno Babylon Berlin, che presto approderà in sala anche al fianco di Anthony Hopkins in Freud, dove interpreta nientemeno che la figlia del padre della psicoanalisi.
Come già annunciato giorni fa, ad aprire il festival il 15 febbraio in prima mondiale sarà Small Things Like These del belga Tim Mielants, con la star di Oppenheimer Cillian Murphy nei panni da protagonista. Occhi puntati anche per Sterben (Dying) del tedesco Matthias Glasner, anche questo in prima mondiale, con Corinna Harfouch e Lars Eidinger. Quest’anno ritroveremo in concorso anche il francese Olivier Assayas con Suspended Time, il documentarista russo Victor Kossakovsky, che fa il suo comeback con Architecton, e Mati Diop, che correrà per l’Orso d’oro con il documentario Dahomey.
Non solo. Alla Berlinale è addirittura la quinta volta per il sudcoreano Hong Sangsoo, che si presenta al festival di Potsdamer Platz con A Traveler’s Needs, che vede protagonista la leggenda del cinema francese Isabelle Huppert.
Tra gli altri cineasti in arrivo al festival tedesco, Chatrian ha citato i registi austriaci di horror d’autore Veronika Franz e Severin Fiala, il cui The Devil’s Bath sarà presentato a Berlino in anteprima, ma anche Abderrahmane Sissako con Black Tea, mentre la parodia firmata da Bruno Dumont, Guerre stellari – L’impero, sarà proiettata in concorso. Sempre in gara la produzione internazionale franco-tedesco-belga Langue Étrangère di Claire Burger, con Lilith Grasmug, Nina Hoss e Chiara Mastroianni, e Pepe di Nelson Carlos De Los Santos Arias (Repubblica dominicana).
Le “prime” delle altre sezioni
Nel reparto Special Gala, ecco il sudcoreano Beom-Joe-do-si 4 (The Roundup: Punishment) di Heo Myeong-haeng, che alla Berlinale avrà la sua prima mondiale. Tra i titoli della sezione Panorama, ricordiamo un’altra prima, quella di Between the Temples di Nathan Silver, con Jason Schwartzman e Carol Kane, che narra di un musicista ebreo che sprofonda in una crisi di fede e che finisce del tutto fuori dai gangheri quando ritrova la sua ex insegnante di musica dai tempi della scuola elementare.
Per quanto riguarda l’Italia, oltre ai due titoli in concorso, meriterà un occhio di particolare riguardo Il cassetto segreto di Costanza Quatriglio, che a Berlino entra nella sezione Forum: un viaggio nella vita del padre della regista, il giornalista siciliano Giuseppe Quatriglio, un racconto che dalle mura di casa abbraccia la Sicilia, l’Europa e il mondo, in un secolo di storia che sarà distribuito in sala da Luce Cinecittà. Nella sezione Generation Plus troveremo infine l’opera seconda di Carlo Sironi, Quell’estate con Irène, una coproduzione Italia-Francia, con Noée Abita, Camilla Brandenburg, Claudio Segaluscio.
Il programma completo della Berlinale 2024
Concorso
Small Things Like These di Tim Mielants (Opening Night Film)
Another End di Piero Messina
Architecton di Victor Kossakovsky
Black Tea di Abderrahmane Sissako
La Cocina di Alonso Ruizpalacios
Dahomey di Mati Diop
A Different Man di Aaron Schimberg
L’Empire (The Empire) di Bruno Dumont
Gloria! di Margherita Vicario
Hors du temps (Suspended Time) di Olivier Assayas
In Liebe, Eure Hilde (From Hilde, With Love) di Andreas Dresen
Keyke mahboobe man (My Favourite Cake) di Behtash Sanaeeha and Maryam Moghaddam
Langue Etrangere di Claire Burger
Me el Ain (Who Do I Belong to) di Meryam Joobeur
Pepe di Nelson Carlos De Los Santos Arias
Shambhala di Min Bahadur Bham
Sterben di Matthias Glasner
Des Teufels Bad (The Devil’s Bath) di Severin Fiala e Veronika Franz
Vogter (Sons) di Gustav Moller
Yeohaengjaui pilyo (A Traveler’s Needs) di Hong Sangsoo
Encounters
Arcadia di Yorgos Zois
Cidade; Campo di Juliana Rojas
Direct Action di Guillaume Cailleau e Ben Russell
Dormir de olhos abertos (Sleep With Your Eyes Open) di Nele Wohlatz
The Fable di Raam Reddy
Une famille (A Family) di Christine Angot
Favoriten di Ruth Beckermann
Ivo di Eva Trobisch
Khamyazeye bozorg (The Great Yawn) di Aliyar Rasti
Kong fang jian li de nv ren (Some Rain Must Fall) di Qiu Yang
Maos no fogo (Hands in the Fire) di Margarida Gil
Matt and Mara di Kazik Radwanski
Through the Graves the Wind Is Blowing di Travis Wilkerson
Tu me abrasas (You Burn Me) di Matias Pineiro
Le sezioni Panorama, Generation, Forum e Forum Extended
La scorsa settimana Berlino aveva svelato il suo programma 2024 per le sezioni laterali Panorama, Generation, Forum e Forum Extended.
La star di Oppenheimer Cillian Murphy aprirà la Berlinale il 15 febbraio con il dramma irlandese Small Things Like These del regista Tim Mielants. Murphy interpreta un uomo che vive nell’Irlanda degli anni Ottanta che scopre gli scioccanti abusi che hanno luogo nelle “lavanderie Magdalene” – asili gestiti dalla Chiesa cattolica romana per “donne cadute”. Matt Damon è il produttore del film attraverso la sua società Artists Equity mentre Ben Affleck è il produttore esecutivo. FilmNation Entertainment gestisce le vendite internazionali del film.
Questa sarà l’ultima Berlinale per Chatrian e Rissenbeek, che si dimetteranno entrambi dopo la conclusione del festival del 2024 il 25 febbraio, per essere sostituiti da Tricia Tuttle, ex direttrice del BFI London Film Festival.
La vincitrice dell’Oscar Lupita Nyong’o (12 anni schiavo, Black Panther) è presidente della giuria internazionale della Berlinale 2024, responsabile della consegna dei premi Orso d’oro e d’argento di quest’anno.
Il 2024 sarà l’anno dei film d’azione alla Berlinale Specials, la sezione di gala fuori concorso del Festival di Berlino, da Love Lies Bleeding di Rose Glass con Kristen Stewart al thriller coreano The Roundup: Punishment del regista Heo Myeong-haeng.
Tra gli altri film di punta della Berlinale Special, annunciati lunedì 15 gennaio, figurano Shikun, l’ultimo film drammatico del regista israeliano Amos Gitai (Kadosh), il progetto documentaristico Turn in the Wound, di Abel Ferrara, sulla vita a Kiev dopo l’inizio della guerra in Ucraina, e Supersex, serie italiana prodotta da Netflix e ispirata alla vita della pornostar Rocco Siffredi, con Alessandro Borghi. Oltre queste tre anteprime mondiali, la Berlinale vedrà anche la première del nuovo film del regista giapponese Gakuryu Ishii, Labyrinth of Dreams.
Il documentarista francese Nicolas Philibert, che con Sur l’Adamant ha vinto il premio come miglior film a Berlino l’anno scorso, torna nella capitale tedesca con il film fuori concorso Averroès & Rosa Parks, che si presenta come un’opera complementare al vincitore dell’Orso d’oro.
Altri documentari attesi a Berlino sono Made in England: The Films of Powell and Pressburger, diretto da David Hinton e narrato da Martin Scorsese, sui registi britannici Michael Powell ed Emeric Pressburger, The Empty Grave di Agnes Lisa Wegner e Cece Mlay, uno sguardo agli sforzi dei discendenti tanzaniani, uccisi dai colonialisti tedeschi per recuperare i resti dei loro antenati dalla Germania. Infine Exergue – On documenta 14 di Dimitris Athiridis, un documentario di 840 minuti sul curatore d’arte Adam Szymczyk, che ha creato la mostra documenta 14 nel 2017.
Panorama 2024
Afterwar, di Birgitte Stærmose
Panorama Dokumente | Anteprima mondiale | Documentario
Alle die Du bist (Every You Every Me), di Michael Fetter Nathansky
Germania / Spagna 2024
Panorama | Prima mondiale
All Shall Be Well, di Ray Yeung
Hong Kong, Cina 2024
Panorama | Prima mondiale
Andrea lässt sich scheiden (Andrea Gets a Divorce), di Josef Hader
Austria 2024
Panorama | Prima mondiale
À quand l’Afrique? (Which Way Africa?), di David-Pierre Fila
Repubblica del Congo / Angola / Camerun 2024
Panorama Dokumente | Prima mondiale | Documentario
Baldiga – Entsichertes Herz (Baldiga – Unlocked Heart), di Markus Stein
Germania 2024
Panorama Dokumente | Prima mondiale | Documentario
Betânia, di Marcelo Botta
Panorama | Prima mondiale | Film d’esordio
Between the Temples , di Nathan Silver
Panorama | Prima internazionale
A Bit of a Stranger, di Svitlana Lishchynska
Ucraina 2024
Panorama Dokumente | Prima mondiale | Documentario
Crossing, di Levan Akin
Svezia / Danimarca / Francia / Turchia / Georgia 2024
Panorama | Prima mondiale
Cu Li Không Bao Giờ Khóc (Cu Li Never Cries), di Lân Phạm Ngọc
Vietnam / Filippine / Francia / Singapore / Norvegia 2024
Panorama | Prima mondiale | Opera prima
Diaries from Lebanon, di Myriam El Hajj
Libano / Francia / Qatar / Arabia Saudita 2024
Panorama Dokumente | Prima mondiale | Documentario di forma
Faruk, di Aslı Özge
Germania / Turchia / Francia 2024
Panorama | Prima mondiale
Les gens d’à côté (My New Friends), di André Téchiné
Francia 2024
Panorama | Prima mondiale
I Saw the TV Glow, di Jane Schoenbrun
USA 2024
Panorama | Prima internazionale
Janet Planet, di Annie Baker
Panorama | Prima internazionale | Opera prima
Ještě nejsem, kým chci být (I’m not everything I Want to be), di Klára Tasovská
Cechia / Slovacchia / Austria 2024
Panorama Dokumente | Prima mondiale | Documentario
Jia ting jian shi (Brief History of a Family), di Lin Jianjie
Repubblica Popolare Cinese / Francia / Danimarca / Qatar 2024
Panorama | Prima europea | Opera prima
Memorias de un cuerpo que arde (Memories of Burning Body), di Antonella Sudasassi Furniss
Costa Rica / Spagna 2024
Panorama | Prima mondiale
No Other Land, di Basel Adra, Hamdan Ballal, Yuval Abraham, Rachel Szor
Palestina / Norvegia 2024
Panorama Dokumente | Prima mondiale | Documentario | Film d’esordio
The Outrun, di Nora Fingscheidt
Regno Unito / Germania 2024
Panorama | Prima europea
Les Paradis de Diane (Paradies of Diane), di Carmen Jaquier, Jan Gassmann
Svizzera 2024
Panorama | Prima internazionale
Pendant ce temps sur Terre (Meanwhile on earth), di Jérémy Clapin
Francia 2024
Panorama | Prima mondiale
Sayyareye dozdide shodeye man (My stolen planet), di Farahnaz Sharifi
Germania / Iran 2024
Panorama Dokumente | Prima mondiale | Documentario
Sex, di Dag Johan Haugerud
Norvegia 2024
Panorama | Prima mondiale
Teaches of Peaches, di Philipp Fussenegger, Judy Landkammer
Germania 2024
Panorama Dokumente | Prima mondiale | Documentario
Tongo Saa (Rising up at night), di Nelson Makengo
Repubblica Democratica del Congo / Belgio / Germania / Burkina Faso / Qatar 2024
Panorama Dokumente | Prima mondiale | Documentario | Film d’esordio
Verbrannte Erde (Scorched earth), di Thomas Arslan
Germania 2024
Panorama | Prima mondiale
The Visitor, di Bruce LaBruce
Regno Unito 2024
Panorama | Prima mondiale
Yo vi tres luces negras (I saw three black lights), di Santiago Lozano Álvarez
Colombia / Messico / Francia / Germania 2024
Panorama | Prima mondiale | Opera prima
Zeit Verbrechen 1: Dezember, di Mariko Minoguchi
Germania 2024
Panorama | Prima mondiale | Serie
Zeit Verbrechen 2: Der Panther, di Jan Bonny
Germania 2024
Panorama | Prima mondiale | Serie
Zeit Verbrechen 3: Deine Brüder, di Helene Hegemann
Germania 2024
Panorama | Prima mondiale | Serie
Zeit Verbrechen 4: Love by Proxy, di Faraz Shariat
Germania 2024
Panorama | Prima mondiale | Serie
Generation Feature
Comme le feu (Who by Fire), di Philippe Lesage
Canada / Francia 2024
Generation 14plus | Prima mondiale
Disco Afrika: une histoire malgache (Disco Afrika: A malagasy story), di Luck Razanajaona
Francia / Madagascar / Germania / Mauritius / Sudafrica / Qatar 2023
Generazione 14plus | Anteprima europea | Opera prima
Ellbogen (Elbow), di Aslı Özarslan | con Melia Kara, Doğa Gürer, Jale Arikan, Haydar Şahin, Orhan Kiliç
Germania / Turchia / Francia 2024
Generation 14plus | Prima mondiale
Fox and Hare save the forest (Fuchs und Hase retten den Wald), di Mascha Halberstad
Paesi Bassi / Belgio / Lussemburgo 2024
Generation Kplus | Prima mondiale | Animazione
Huling Palabas (Fin), di Ryan Machado
Filippine 2023
Generation 14plus | Prima internazionale | Film d’esordio
It’s Okay!, di Kim Hye-young
Corea del Sud 2023
Generation Kplus | Prima internazionale | Film d’esordio
Last Swim, di Sasha Nathwani
Regno Unito 2024
Generation 14plus | Prima mondiale | Film d’esordio
Maydegol, di Sarvnaz Alambeigi
Iran / Germania / Francia 2024
Generation 14plus | Prima mondiale | Documentario
Quell’estate con Irène, di Carlo Sironi
Italia / Francia 2024
Generation 14plus | Prima mondiale
Raíz (Through Rocks and Clouds), di Franco García Becerra
Perù / Cile 2024
Generation Kplus | Prima mondiale
Reinas, di Klaudia Reynicke
Svizzera / Perù / Spagna 2024
Generation Kplus | Prima europea
Sieger Sein (Winners), di Soleen Yusef
Germania 2024
Generation Kplus | Prima mondiale
Los tonos mayores (The Major Tones), di Ingrid Pokropek
Argentina / Spagna 2023
Generation Kplus | Prima internazionale | Opera prima
Xiao Ban Jie (The Great Phuket), di Liu Yaonan
Francia / Hong Kong, Cina / Germania / Belgio 2024
Generation 14plus | Prima mondiale | Film d’esordio
Young Hearts, di Anthony Schatteman
Belgio / Paesi Bassi 2024
Generation Kplus | Prima mondiale | Film d’esordio
Forum 2024
Art Education, di Maria Lassnig
Austria / USA 1976
Speciale Forum
Baroque Statues, di Maria Lassnig
Austria / USA 1970
Speciale Forum
Il cassetto segreto, di Costanza Quatriglio
Italia / Svizzera 2024
Forum | Prima mondiale | Documentario
Chairs, di Maria Lassnig
Austria / USA 1971
Speciale Forum
Chroniques fidèles survenues au siècle dernier à l’hôpital psychiatrique Blida-Joinville, au temps où le Docteur Frantz Fanon était chef de la cinquième division entre 1953 et 1956 (Cronache vere dell’ospedale psichiatrico di Blida Joinville nel secolo scorso, quando il dottor Frantz Fanon era capo della quinta divisione tra il 1953 e il 1956), di Abdenour Zahzah
Algeria / Francia 2024
Forum | Prima mondiale
Couples, di Maria Lassnig
Austria / USA 1972
Speciale Forum
Deda-Shvili an rame aris arasodes bolomde bneli (Mother and Daughter, or night is never complete), di Lana Gogoberidze
Georgia / Francia 2023
Speciale Forum | Prima internazionale | Documentario
Diese Tage in Terezín (Those days in Terezin), di Sibylle Schönemann
Germania / Repubblica Ceca 1997
Speciale Forum | Prima internazionale | Documentario
Doesarananeun moksori / Yomigaeru Koe (Voices of the silcenced), di Park Soo-nam, Park Maeui
Giappone / Corea del Sud 2023
Speciale Forum | Prima internazionale | Documentario
Encounter, di Maria Lassnig
Austria / USA 1970
Speciale Forum
Gokogu no Neko (The cats of Gokogu Shrine), di Kazuhiro Soda
Giappone 2024
Forum | Anteprima mondiale | Documentario
Henry Fonda for President, di Alexander Horwath
Austria / Germania 2024
Forum | Prima mondiale | Documentario
La hojarasca (The undergrowth), di Macu Machín
Spagna 2024
Forum | Prima mondiale | Documentario Forma | Film d’esordio
Holy week, di Andrei Cohn
Romania / Svizzera 2024
Forum | Prima mondiale
L’homme-vertige, di Malaury Eloi Paisley
Francia 2024
Forum | Prima mondiale | Documentario | Film d’esordio
The Human Hibernation, di Anna Cornudella
Spagna 2024
Forum | Prima mondiale | Film d’esordio
Ihre ergebenste Fräulein (Natura ben ordinata), di Eva C. Heldmann
Germania 2024
Forum | Prima mondiale | Documentario
Intercepted, di Oksana Karpovych
Canada / Francia / Ucraina 2024
Forum | Prima mondiale | Documentario
In the Belly of a Tiger, di Siddartha Jatla
Forum | Prima mondiale
Iris, di Maria Lassnig
Austria / USA 1971
Speciale Forum
Kaddu Beykat, di Safi Faye
Senegal 1975
Speciale Forum | Documentario
Kottukkaali, di Vinothraj PS | con Soori Muthuchamy, Anna Ben
India 2024
Forum | Prima mondiale
Maria Lassnig Kantate, di Maria Lassnig, Hubert Sielecki
Austria 1992
Speciale Forum
Marijas klusums, di Dāvis Sīmanis | con Olga Šepicka, Artūrs Skrastiņš, Vilis Daudziņš, Ģirts Ķesteris, Inese Kučinska
Lettonia / Lituania 2024
Forum | Prima mondiale
Mit einem Tiger schlafen, di Anja Salomonowitz
Austria 2024
Forum | Prima mondiale
As noites ainda cheiram á pôlvora, di Inadelso Cossa
Mozambico / Germania / Francia / Portogallo / Paesi Bassi / Norvegia 2024
Forum | Prima mondiale | Documentario
Oasis, di Tamara Uribe, Felipe Morgado
Cile 2024
Forum | Prima mondiale | Documentario | Opera prima | Un film del Collettivo MAFI
Oasi of Now, di Chee Sum Chia
Malesia / Singapore / Francia 2023
Forum | Prima europea | Film d’esordio
Palmistry, di Maria Lassnig
Austria / USA 1973
Speciale Forum
Pa-myo (Exhuma), di Jang Jae-hyun
Corea del Sud 2024
Forum | Prima mondiale
La piel en primavera (Skin in spring), di Yennifer Uribe Alzate
Colombia / Cile 2024
Forum | Prima mondiale | Opera prima
Reas, di Lola Arias
Argentina / Germania / Svizzera 2024
Forum | Prima mondiale | Documentario
Redaktsiya, di Roman Bondarchuk
Ucraina / Germania / Slovacchia / Repubblica Ceca 2024
Forum | Prima mondiale
Reproduktion, di Katharina Pethke
Germania 2024
Forum | Prima mondiale | Documentario
Republic, di Jin Jiang
Singapore / Repubblica Popolare Cinese 2023
Forum | Prima europea | Documentario
Resonance Spiral, di Marinho de Pina, Filipa César
Portogallo / Guinea-Bissau / Germania 2024
Forum | Prima mondiale | Documentario
Selfportrait, di Maria Lassnig
Austria / USA 1971
Speciale Forum
Shahid, di Narges Kalhor
Germania 2024
Forum | Prima mondiale
Shapes, di Maria Lassnig
Austria / USA 1972
Speciale Forum
Spuren von Bewegung vor dem Eis, di René Frölke
Germania 2024
Forum | Prima mondiale | Documentario
Techqua Ikachi, Land – mein Leben, di Anka Schmid, James Danaqyumptewa, Agnes Barmettler
Repubblica Federale Tedesca (storico) / Svizzera 1989
Speciale Forum
Lo zoo invisibile (Der unsichtbare Zoo), di Romuald Karmakar
Germania 2024
Forum | Prima mondiale | Documentario
Was hast du gestern geträumt, Parajanov, di Faraz Fesharaki
Germania 2024
Forum | Prima mondiale | Documentario | Film d’esordio
The Wrong Movie, di Keren Cytter
USA / Belgio 2024
Forum | Prima mondiale
Yoake no subete, di Shô Miyake
Giappone 2024
Forum | Prima internazionale
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