La città di Berlino si è impegnata a incrementare il budget per la Berlinale, contribuendo a contrastare i tagli che hanno scosso l’organizzazione di uno dei maggiori festival cinematografici europei.
In occasione di un evento mediatico organizzato martedì 21 novembre dalla Cdu, uno dei partiti al governo della coalizione berlinese, la città si è impegnata a sostenere il festival con 2 milioni di euro per i prossimi due anni, a partire dal 2024. I fondi dovrebbero contribuire a colmare il buco di bilancio lasciato dai tagli effettuati dal governo federale tedesco.
Questi tagli, annunciati quest’estate, hanno costretto la Berlinale ad adottare importanti misure di contenimento, riducendo il numero di film proiettati a circa 200 (dai 287 di quest’anno) e abbandonando intere sezioni, tra cui la Perspektive Deutsches Kino, dedicata al nuovo cinema tedesco, e la Berlinale Series, dedicata alle serie televisive di alto livello. I tagli sono stati citati come motivo dell’abbandono dei co-direttori della Berlinale Carlo Chatrian e Mariëtte Rissenbeek, che si dimetteranno entrambi dopo il festival dell’anno prossimo.
Il ministero federale della cultura tedesco è ancora il principale finanziatore della Berlinale con 10,7 milioni di euro all’anno. Ha aggiunto altri 2,2 milioni di euro nel 2022 e nel 2023 per contribuire a coprire l’aumento dei costi, ma questi finanziamenti si esauriscono nel 2023.
Non è chiaro da dove proverranno i nuovi fondi, ma sembra che inizialmente saranno alimentati dalla lotteria statale prima di entrare a far parte del bilancio ordinario di Berlino in futuro. Il sindaco della città Kai Wegner ha sostenuto a gran voce la Berlinale e ha appoggiato un finanziamento più ampio per gli investimenti nelle infrastrutture cinematografiche della capitale tedesca. Berlino ha stanziato 5 milioni di euro per un più ampio sostegno alle sale cinematografiche della città, a partire da un investimento di 1 milione di euro nel 2024.
Il 74° Festival Internazionale del Cinema di Berlino si terrà dal 15 al 25 febbraio 2024.
Traduzione di Pietro Cecioni
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