Biografilm Festival: Sieben Winter in Teheran di Steffi Niederzoll vince il Best Film Award

Si chiude la diciannovesima edizione del festival: premio al miglior film a Sieben Winter in Teheran, nuovi talenti a Une vie comme une autre di Faustine Cros, menzione speciale del concorso internazionale a Colette et Justin di Alain Kassanda

Di THR ROMA

Si chiude la diciannovesima edizione del Biografilm festival con l’annuncio dei premi. La giuria del Concorso Internazionale, composta da Philippa Kowarsky, John Bleasdale, Eefje Blankevoort, ha consegnato tre premi. Il Best Film Award | Concorso Internazionale,il premio dato al miglior film del concorso internazionale, è andato a Sieben Winter in Teheran di Steffi Niederzoll.

Questa la motivazione: “Nel 2007 Reyhaneh Jabbari è stata arrestata e condannata a morte in Iran dopo aver ucciso un uomo che tentava di violentarla. Quello è stato l’inizio di un calvario durato sette anni in cui, secondo la legge della vendetta di sangue, il suo destino era nelle mani della famiglia dell’uomo morto. Grazie agli sforzi della sua coraggiosissima famiglia e alla sua resistenza, il suo è diventato un caso internazionale. La sua voce risuona potente nel documentario di Steffi Niederzoll, così come quella della sua famiglia che si batte per il suo rilascio. Il film è una denuncia coraggiosa, vitale e necessaria di un sistema ingiusto, e un ritratto dell’incredibile coraggio di una donna. Come giuria, non abbiamo potuto fare a meno di sentirci toccati, arrabbiati e ispirati dalla storia di Reyhaneh, mentre la sua lotta continua”.

Il Premio Hera “Nuovi Talenti” alla migliore opera prima del concorso internazionale è andato a Une vie comme une autre di Faustine Cros. “Una storia costruita in modo intelligente, intima e universale sull’essere donna. Seguendo le orme del padre cineasta, la regista esamina l’archivio di famiglia, lo rielabora e offre una nuova importante prospettiva sul ruolo delle donne nella nostra società.”

La Menzione Speciale per il premio Hera “Nuovi Talenti” del Concorso Internazionale è andata invece a Colette et Justin di Alain Kassanda, “un film che esplora il nostro passato coloniale mettendo in discussione la grande storia e immergendosi in storie personali mai raccontate”.

La giuria di Biografilm Italia, composta da Angeliki Petrou, Jo-Ann Titmarsh e Gianluca Matarrese ha consegnato invece quattro premi.

Ha vinto il Best Film BPER Award | Biografilm Italia, premio al miglior film del Concorso Biografilm Italia, After the Bridge di Davide Rizzo e Marzia Toscano con la seguente motivazione: “L’estrema padronanza del linguaggio cinematografico rende questo struggente ritratto di una madre in lutto, la storia di una donna che è molto di più della somma delle sue tragedie”.

La Menzione Speciale BPER | Biografilm Italia 2023 va a The Mayor – Me, Mussolini and the Museum di Piergiorgio Curzi. Un film che ci mostra l’importanza di come la cancellazione della storia, anche se scomoda, non sia la strada giusta per proteggere la democrazia. Un film di grande attualità che ci invita a tenere il dibattito aperto”.

Il Premio Hera “Nuovi Talenti” della sezione Biografilm Italia per la migliore opera prima va a Nota Bene di Jeroen Pool. Questa la motivazione: Un film d’esordio maturo e riuscito. Attraverso una costruzione visuale forte e grafica, questo studio d’osservazione ritrae il cimitero come un microcosmo senza tempo in cui i morti e i vivi convivono armoniosamente”.

La Menzione Speciale Hera “Nuovi Talenti” per la migliore opera prima di Biografilm Italia va a La ricerca di Giuseppe Petruzzellis con la seguente motivazione: “Il racconto di un personaggio atipicamente poetico ci porta ad un’elevata e universale riflessione sul nostro passato, presente e futuro. Attraverso un linguaggio raffinato e un uso degli archivi saggiamente creativo”.