Chelsea Handler è entusiasta di condurre i Critics Choice Awards durante “l’anno delle donne”

Chelsea Handler vuole che tutti notino tutte le donne che stanno dominando la cultura in questo momento. La comica, che tornerà a presentare i Critics Choice Awards per il secondo anno consecutivo, ha riflettuto su come è stato il 2023 nel mondo del cinema e della televisione.

“È una dimostrazione di quanto poco siamo state aiutate”, ha detto. “Quando ci mettete nelle condizioni di essere apprezzate, noi vi portiamo il risultato. E ci presentiamo in massa per dare sostegno”.

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La cerimonia, che andrà in onda in diretta su The CW dal Barker Hangar di Santa Monica, sarà uno dei primi show televisivi della stagione dei premi 2023-24, che si terrà sulla scia degli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA e dei conflitti globali, contro cui molti attori si sono espressi.

“Sento il forte desiderio di salire sul palco e di fornire una tregua da tutta questa follia, mantenere le vibrazioni positive e ricordare alle persone le risate, lo stare insieme e il fatto che c’è ancora del buono nel mondo”, dice Handler. “Questo è stato il mio obiettivo [nel tour Little Big Bitch], ed è bello stare sul palco per 90 minuti e dimenticare tutto. Amo il mio lavoro in questo momento. Mi sento molto motivata”.

Quali sono le sue previsioni su come potrebbe essere la stagione dei premi quest’anno, visto quello che l’industria ha passato nel 2023?

Penso che sarà un anno di grandi celebrazioni perché tutti sono così sollevati dalla fine degli scioperi. È un po’ come la mentalità post-COVID. È come far uscire l’aria da un palloncino, perché tutti sono pronti a ripartire. Le persone sono grate di essere tornate al lavoro.

Credo che gli studios, gli attori, gli sceneggiatori e i registi siano tutti sollevati dal fatto che possiamo andare avanti. Quindi ci sarà un’atmosfera molto festaiola e credo che questa atmosfera debba essere riempita di umorismo.

Che cosa le piace dei Critics Choice Awards rispetto ad altre cerimonie di premiazione? 

Non si ha l’impressione che i premi abbiano un peso eccessivo. Tutti sono lì per divertirsi. Io sono una ragazza che si diverte. Quindi è una buona combinazione. Non è serio come gli Oscar e non è caotico come i Golden Globe.

In quanto conduttrice di ritorno, c’è più pressione la seconda volta?

So di essere all’altezza, è un evento che è decisamente nelle mie corde. Ed è molto piacevole poter condividere la sala con tutte le persone che hanno lavorato così duramente per essere lì, soprattutto in un anno in cui Barbie, il film numero 1 al botteghino dell’anno, è opera di una donna. Questo mi rende molto felice. E ci sono così tante donne da celebrare quest’anno.

Non mi sento tipo: “Oh, è meglio che faccia un buon lavoro”. Farò un buon lavoro.

Il successo di Barbie, compreso il numero record di nomination ai Critics Choice, significa qualcosa per lei come donna a Hollywood?

Sì, il successo di quel film, ma non solo, anche il successo di Beyoncé, Taylor Swift e Pink: i maggiori tour dell’anno sono stati realizzati da artiste. Il film più importante dell’anno è stato diretto e scritto da una donna. So che Noah Baumbach ha contribuito, ma diamo il merito a Greta Gerwig per la sua visione, e il film ha come protagonista una donna e tratta il concetto più femminile di sempre.

Anche quando si parla di eventi sportivi, il calcio femminile domina in termini di audience. La League One Volleyball ha avuto una delle partite più seguite della storia. Guardate [la stella del tennis] Coco Gauff. Questo è l’anno delle donne, il 2024, e dobbiamo ringraziare tutte queste persone.

C’è qualche argomento di attualità o qualche importante questione su cui vuole fare battute o su cui vuole attirare l’attenzione?

Sicuramente mi occuperò degli studios e degli scioperi. Meritano che si ricordi loro quanto sono ridicoli. Ma la particolarità dello show dell’anno scorso è che è stata una serata di ottime vibrazioni. Tutti se ne sono andati di buon umore. È stato un evento divertente e tutto ciò che voglio è che sia un altro evento divertente. Ed è quello che farò.

Traduzione di Nadia Cazzaniga