Da Paul Dano a Anna Kendrick, al film di Taika Waititi: i titoli del Toronto Film Festival (sciopero compreso)

Il programma del TFF conta 37 anteprime mondiali, 7 anteprime internazionali e 12 anteprime nordamericane. Tra le proiezioni anche Wildcat di Ethan Hawke con la figlia Maya Hawke e The Holdovers di Alexander Payne

Il Toronto Film Festival scommette su un evento “ricco di stelle” con una forte presenza statunitense a settembre, dopo aver presentato 60 film per i programmi di “Gala” e “Special Presentations” di più alto profilo, nel contesto degli storici scioperi di Hollywood. La Roy Thomson Hall ospiterà la prima mondiale di Dumb Money, la saga di cortometraggi GameStop diretto da Craig Gillespie, interpretata da Paul Dano, Pete Davidson, Shailene Woodley e Seth Rogen. C’è poi Fair Play della regista statunitense Chloe Domont, passato al Sundance, e un altro titolo Netflix, NYAD, pellicola biografica sulla nuotatrice Diana Nyad, interpretata da Jodie Foster e Annette Bening e diretta da Elizabeth Chai Vasarhelyi e Jimmy Chin.

Il TIFF ha annunciato in precedenza una prima mondiale di gala per Next Goal Wins di Taika Waititi, una commedia sul calcio interpretata da Will Arnett e Michael Fassbender e destinata a una prossima uscita per Searchlight Pictures. Naturalmente, resta da vedere se le star di Hollywood si recheranno in Canada o salteranno la 48a edizione, dal momento che la SAG-AFTRA ha vietato ai membri in sciopero di promuovere i titoli dei grandi studios e degli operatori di streaming ai festival cinematografici autunnali come Toronto e Venezia.

Nonostante questo scenario, il TIFF ha previsto per la sezione delle presentazioni speciali una serie di film di attori diventati registi. Tra questi, le anteprime mondiali di Knox Goes Away di Michael Keaton, il suo secondo lavoro da regista, in cui recita con Marcia Gay Harden e James Marsden. Poi il debutto alla regia di Anna Kendrick, Woman of the Hour. C’è l’opera prima di Chris Pine, Poolman, in cui recita con Annette Bening e Danny DeVito. C’è anche un primo sguardo a The Burial di Maggie Betts, un dramma giudiziario che vede Jamie Foxx protagonista al fianco di Tommy Lee Jones.

“Preparatevi a vivere un’indimenticabile celebrazione del cinema e un festival memorabile e ricco di star, che mostrerà il meglio del cinema globale agli amanti del settore a settembre”, ha dichiarato lunedì l’amministratore delegato del festival di Toronto Cameron Bailey, dopo che gli attori della SAG-AFTRA si sono uniti ai membri della Writers Guild of America partecipando ai picchetti in una grande manifestazione contro i produttori cinematografici e televisivi di Hollywood.

Toronto Film Festival: quanti saranno i titoli?

In totale, il TIFF ha annunciato 37 anteprime mondiali, 7 anteprime internazionali e 12 anteprime nordamericane nell’ambito della prima ondata di selezioni ufficiali. Tra le anteprime del programma figurano le proiezioni per Reptile di Grant Singer, un giallo di Netflix interpretato da Frances Fisher, Alicia Siverstone e Benicio Del Toro, il film poliziesco Pain Hustlers di David Yates interpretato da Emily Blunt, Mother Couch di Niclas Larsson interpretato da Taylor Russell, Ewan McGregor ed Ellen Burstyn e Sing Sing di Greg Kwedar.

Toronto si aspetta che lo sciopero degli attori di Hollywood si concluda il 7 settembre, quando prenderà il via l’edizione 2023, che durerà fino al 17 settembre, o che il festival canadese si arrangi con un numero molto minore di star sui suoi red carpet quest’anno per far sì che una serie di titoli acquistati negli Stati Uniti sia presentata ai compratori di film nell’ambito del suo mercato informale.

Toronto ha anche riservato anteprime mondiali nel programma delle “Special Presentations” come Ezra di Tony Goldwyn, un titolo statunitense guidato da Bobby Cannavale, Robert De Niro e Rose Byrne, His Three Daughters di Azazel Jacobs, il debutto alla regia di Cord Jefferson, American Fiction, e il documentario di Alex Gibney In Restless Dreams: The Music of Paul Simon, che segue la metà del duo Simon & Garfunkel mentre Simon realizza il suo ultimo album, Seven Psalms.

L’annuncio di lunedì sarebbe dovuto uscire il 19 luglio, ma è stato posticipato a questa settimana, mentre il festival discuteva con i produttori indipendenti, i grandi studios, gli operatori di streaming e gli agenti hollywoodiani su quali titoli statunitensi sarebbero arrivati a Toronto a settembre, con o senza star di primo piano a dare lustro e glamour.

A Toronto sono state presentate anche le anteprime internazionali di Wildcat, biopic su Flannery Connor di Ethan Hawke, interpretato dalla figlia Maya Hawke, Rustin di George C. Wolfe, biopic sull’icona dei diritti civili Bayard Rustin per Netflix e il banner Higher Ground degli Obama. Infine, The Holdovers di Alexander Payne, interpretato da Paul Giamatti e previsto per il Giorno del Ringraziamento, dopo che Focus Features ha acquistato il dramma sulla scuola preparatoria per 30 milioni di dollari nell’ambito del mercato informale di Toronto un anno fa.

Molti dei titoli statunitensi presentati lunedì sono diretti a Toronto, con i diritti di distribuzione statunitensi, nordamericani e internazionali in palio e in attesa di importanti accordi di acquisizione, sia durante il festival che dopo. Nella prima ondata, l’attenzione si concentra sul cinema d’autore internazionale e sulle voci autoriali emergenti. Il film britannico di resistenza The End We Start From, con la regia di Mahalia Belo e interpretato da Jodie Comer e Benedict Cumberbatch, anche produttore, sarà in prima mondiale, così come un altro titolo britannico, il biopic Lee Miller di Ellen Kuras con Kate Winslet.

La Roy Thomson Hall ospiterà inoltre le prime mondiali di due film canadesi, Hate to Love: Nickelback, del regista Leigh Brooks, e Solo, di Sophie Dupuis. Anche The Movie Emperor, di Ning Hao dalla Cina, e Punjab ’95, di Honey Trehan dall’India, saranno presentati per la prima volta in Nord America nella sezione “Gala”, così come Concrete Utopia, del regista sudcoreano Um Tae-Hwa. E The New Boy, dell’australiano Warwick Thornton, interpretato da Cate Blanchett e presentato in anteprima mondiale a Cannes. Inoltre, la Roy Thomson Hall ospiterà la prima canadese di The Royal Hotel di Kitty Green, un film australiano/britannico.

Sciopero negli USA: cosa succederà?

Lo storico doppio sciopero di Hollywood ha rappresentato una grande sfida per Toronto, che si propone come punto di lancio autunnale per i principali film indipendenti e specialistici, nonché per i film in streaming. Nonostante il divieto di promozione dei film imposto dal sindacato degli attori statunitensi, gli interpreti di spicco con debutti alla regia o titoli secondari possono ancora partecipare a Toronto per promuovere il loro ultimo lavoro in qualità di registi e dare il via alle campagne per la stagione dei premi e alle uscite nazionali più avanti nel corso dell’anno o fino al 2024. Gli attori di Hollywood possono inoltre ottenere deroghe dalla SAG-AFTRA per promuovere i film indipendenti di prossima uscita non allineati con gli studios o gli streamer.

Tra le anteprime mondiali c’è North Star di Kristin Scott Thomas, un titolo britannico in cui l’attrice de Il paziente inglese recita accanto a Scarlett Johansson e Siena Miller. One Life del regista britannico James Hawes, con protagonisti Anthony Hopkins, Helena Bonham Carter, Lena Olin e Jonathan Pryce. Shoshana di Michael Winterbottom, interpretato da Harry Melling e Douglas Booth. L’epopea neozelandese The Convert di Lee Tamahori, con Guy Pearce e Te Kohe Tuhaka. The Critic del regista britannico Anand Tucker con Gemma Arterton, Ben Barnes, Mark Strong e Lesley Manville. E il secondo lavoro da regista di Viggo Mortensen, The Dead Don’t Hurt, un western in cui sarà presente anche Vicky Krieps.

Nella sezione dedicata alle presentazioni speciali, sono presenti anche la commedia britannica Wicked Little Letters di Thea Sharrock con Olivia Colman, Jessie Buckley e Timothy Spall, il film neozelandese Uproar dei registi Paul Middleditch e Hamish Bennett e il film Unicorns di Ben Hardy, dei registi James Khrishna Floyd e Sally El Hosaini, che hanno portato al TIFF l’apertura del festival 2022, The Swimmers di Netflix.

Tra le anteprime mondiali di alto profilo c’è Together 99 di Lukas Muddysson, sequel del successo del 2000 Together, un dramma ambientato in una comune svedese negli anni ’70, The Peasants, dei registi DK Welchman e Hugh Welchman, A Normal Family del sudcoreano Hur Jin-ho, Close to You di Dominic Savage, una coproduzione britannico-canadese e Days of Happiness della canadese Chloe Robichaud.

Il programma delle proiezioni speciali prevede anche le anteprime nordamericane di Hitman di Richard Linklater, la commedia d’azione interpretata da Glenn Powell e Adria Arjona, il thriller erotico Last Summer di Catherine Briellat, che ha partecipato a Cannes e i titoli del concorso di Cannes Monster di Kore-eda Hirokazu, Rapito di Marco Bellocchio e La Chimera di Alice Rohrwacher.

Sono in programma anche le anteprime internazionali di Fingernails di Christos Nikou, interpretato da Jessie Buckley e Riz Ahmed e già acquistato dagli Apple Studios, e di A Difficult Year, una commedia di Eric Toledano e Olivier Nakache, i registi francesi meglio conosciuti per la loro precedente commedia Intouchables. Toronto ha inoltre fissato altre anteprime nordamericane per Memory di Michel Franco, una produzione statunitense-messicana, Smugglers del regista sudcoreano Ryoo Seung-wan, The Beast di Bertrand Bonello e El Rapto della regista argentina Daniela Goggi.

Il TIFF ha inoltre presentato in Canada il vincitore della Palma d’Oro di Cannes Anatomy of a Fall, della regista francese Justine Triet e il dramma sull’Olocausto The Zone of Interest di Jonathan Glazer, che ha vinto il secondo premio dopo essere stato presentato in anteprima mondiale a Cannes. Toronto ha annunciato in precedenza una presentazione speciale per Seven Veils di Atom Egoyan, il dramma ispirato all’opera lirica con Amanda Seyfried e Les Indesirables del regista francese Ladj Ly.

I selezionatori del Toronto Film Festival annunceranno altri film nelle prossime settimane.

Traduzione di Pietro Cecioni