“A Torino sono nato e cresciuto, a Torino ho costretto mio padre, scomparso da poco, a lunghissime maratone cinematografiche. Da qualche parte, lassù, sta gioendo con me”. Con queste parole il regista Giulio Base, 58 anni, ha commentato la fresca nomina alla direzione del Torino Film Festival: Base prenderà le redini della manifestazione a partire dal 2024 e sarà ufficialmente introdotto alla fine della 41esima edizione del Torino Film Festival. “Tre parole: festival, cinema, Torino. Praticamente la mia vita. I festival sono la roccaforte del cinema e della sala. Questo incarico è una gioia immensa”.
Base, che ha partecipato al bando “su consiglio di molti amici, che mi hanno spinto a partecipare”, ha proposto un suo progetto di festival “che adesso non voglio anticipare, non lo trovo giusto nei confronti di Steve (Della Casa, l’attuale direttore, ndr) e di un festival ancora in piedi. Con Steve siamo amici e tifo per lui. Certamente non arriverò a Torino da rivoluzionario: mi piace il tono indie e cinefilo della manifestazione. Ma ho delle idee e cercherò di migliorarlo”.
Appassionato cultore del cinema, Base subentrerà a Della Casa tra un anno e mezzo, “il tempo giusto per studiare e mettere insieme una squadra. I miei film adesso possono aspettare”. Quanto al suo esordio come organizzatore di festival, “se mi manca la competenza di organizzatore? Se guardiamo la storia del festival, i suoi direttori sono sempre stati o torinesi o registi. Penso a Nanni Moretti, Paolo Virzì o Gianni Amelio. E poi non parliamo di scienza missilistica. Si tratta di selezionare i film giusti e avere delle idee. Ho una certa età, ho frequentato moltissimi festival. Cercherò di fare del mio meglio”.
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