Il premio alla carriera a Francesco Nuti dei Globi d’oro, i riconoscimenti assegnati dall’Associazione della stampa estera in Italia, era stato annunciato a marzo, e a ritirarlo, nella cerimonia di premiazione che si terrà il 5 luglio a Villa Massimo – la sede dell’Accademia Tedesca di Roma – sarà Ginevra, la figlia dell’attore e regista scomparso il 12 giugno.
Sarà uno dei momenti clou, nella 63esima edizione del riconoscimento, del quale sono state annunciate le candidature. In testa per numero c’è il dramma su un amore tossico adolescenziale, Mia di Ivano De Matteo, in gara come miglior film, regia, miglior attore (Edoardo Leo, in corsa anche come autore del miglior documentario con Luigi Proietti detto Gigi), giovane promessa (Greta Gasparri) e migliore sceneggiatura (De Matteo e Valentina Ferlan).
Segue con quattro candidature l’opera prima di Giuseppe Fiorello Stranizza d’amuri, entrato nelle terne per l’opera prima, giovane promessa (Samuele Segreto e Gabriele Pizzurro), sceneggiatura (Andrea Cedrola, Giuseppe Fiorello e Carlo Salsa), e colonna sonora (Giovanni Caccamo e Leonardo Milani). In gara come miglior film anche Rapito e La Stranezza con i rispettivi autori, Marco Bellocchio e Robertò Andò, in corsa con De Matteo nella terna per la miglior regia.
I migliori attori candidati ai Globi d’Oro
A contendersi il Globo d’oro per il miglior attore con Leo ci sono Pierfrancesco Favino (L’ultima notte di Amore) e Alessandro Borghi (Le otto montagne). Come miglior attrice sono state nominate Elodie (Ti mangio il cuore), Angela Finocchiaro (Educazione fisica) e Pilar Fogliati con il suo esordio alla regia Romantiche, in gara anche per la migliore opera prime e la miglior commedia.
Per il miglior documentario sono in lizza anche Gianni Agnelli in arte l’Avvocato, diretto da Emanuele Imbucci, e Il delitto di Ponticelli – l’ombra del dubbio di Christian Letruria. Alla statuetta per la migliore serie tv competono Esterno notte di Marco Bellocchio; Lidia Poet di Matteo Rovere e Letizia Lamartire e Mare Fuori di Carmine Elia, Milena Cocozza e Ivan Silvestrini.
“L’Italia nel contesto internazionale ha raggiunto un traguardo unico – spiega in una nota Alina Trabattoni, direttrice artistica del Premio con Claudio Lavanga, – è stato il Paese con il più grande numero di produzioni all’interno dell’Unione europea”. E aggiunge: “Il premio Globo d’Oro non solo celebra l’eccellenza delle produzioni italiane, ma punta anche a focalizzare l’attenzione della stampa internazionale sulle stesse”.
(Ansa)
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