Lambert Wilson presidente di giuria del concorso di Locarno 76. “Ha segnato profondamente il cinema”

L'attore francese presiederà il gruppo di giurati che assegnerà il Pardo d’oro dell'edizione che si terrà dal 2 al 12 agosto. "Dotato di una capacità camaleontica e mimetica senza pari, è uno dei volti più amati dal pubblico"

Di THR ROMA

Nella sua ricca e intensa carriera, Lambert Wilson ha attraversato pagine cinematografiche memorabili, mettendosi alla prova tanto nel cinema d’autore quanto in produzioni hollywoodiane di grande successo.

Una personalità artistica fuori dal comune, come sottolineato dal direttore artistico del Locarno Film Festival, Giona A. Nazzaro: “In una carriera straordinaria, ricchissima di incontri con registi del calibro di Chabrol, Demy, Żuławski, Techiné, Resnais e moltissimi altri, ha segnato in profondità il cinema europeo e internazionale. Dotato di una capacità camaleontica e mimetica senza pari, si è affermato come uno dei volti più amati dal pubblico, alternando cinema d’autore e teatro, senza trascurare di cimentarsi con produzioni spettacolari come Matrix. Attore versatile e amante del rischio, Lambert Wilson ha sempre manifestato una straordinaria curiosità per le possibilità del cinema. Cosa che lo rende il presidente ideale della giuria del Concorso internazionale di Locarno”.

Lambert Wilson, una carriera tra cinema europeo e internazionale

Figlio d’arte, eredita dal padre, George Wilson, la passione per la recitazione ed esordisce sul grande sul grande schermo a soli vent’anni, chiamato da Fred Zinnemann per Julia (1977). Nel decennio successivo il suo volto è diventato familiare al grande pubblico grazie alle apparizioni sul piccolo schermo e a successi popolari come La boum 2 (Il tempo delle mele 2, 1982), mentre è stato nuovamente Zinnemann a chiamarlo per uno dei ruoli cinematografici più significativi della sua carriera, Five Days One Summer (1982), dove ha affiancato la coppia formata da Sean Connery e Betsy Brantley. Diretto da registi quali Claude Chabrol, Andrzej Żuławski, André Téchiné, James Ivory, Andrzej Wajda, Luigi Comencini e Alain Resnais (nella commedia sentimentale On connaît la chanson, vincitrice dell’Orso d’Argento a Berlino nel 1998), è diventato uno degli interpreti prediletti dai grandi registi francesi e internazionali.

Il nuovo millennio ha segnato per lui la consacrazione nel blockbuster hollywoodiano: nel 2003 è stato il Merovingio in The Matrix Reloaded e nel seguito The Matrix Revolutions delle sorelle Wachowski, per apparire poi in Timeline (Richard Donner, 2003), nel thriller Flawless (Michael Radford, 2007) con Michael Caine, nel film di fantascienza Babylon A.D. (Mathieu Kassovitz, 2008) e in Dante 01 (Marc Caro, 2008). Fra gli altri film che ne hanno segnato la carriera, Uomini di Dio di Xavier Beauvois, 2010, vincitore del Premio della giuria a Cannes, La princesse de Montpensier di Bertrand Tavernier (2010), la commedia Alceste à bicyclette (Philippe Le Guay, 2013), Ernest et Célestine (Stéphane Aubier, Vincent Patar, Benjamin Renner, 2012), come doppiatore, Le confessioni (The Confessions, Roberto Andò, 2016) e Benedetta di Paul Verhoeven (2021). Nello stesso anno ha partecipato alla serie Totems (Olivier Dujols, Juliette Soubrier) di Prime Video, e recentemente ha recitato in Les Choses simples (Éric Besnard, 2023).

La Giuria del Concorso internazionale presieduta da Wilson assegnerà il Pardo d’oro nella giornata conclusiva del Festival, sabato 12 agosto.