La Biennale dà i numeri (della Mostra di Venezia) e l’entusiasmo del direttore Alberto Barbera trova conferma nei dati. Gli ingressi complessivi nelle sale hanno registrato infatti una crescita del 17% sul 2022, assestandosi sulle 230.000 presenze, e crescono anche i biglietti venduti al pubblico, 85.000, per un + 14% sul 2022 che ne contò 75.000.
Merito dei film, secondo Barbera “una delle selezioni più forti della Mostra”, ma anche del cambio generazionale tra gli spettatori. “I giovani sono tantissimi, la maggioranza del nostro pubblico – ha detto a THR Roma il direttore – Parliamo di ragazzi e ragazze di 17-18 anni fino a 25-30: è la conferma che il cinema continua ad attrarre anche i giovani, che cercano la qualità e sanno che qui a Venezia possono trovarla. Fa ben sperare per il futuro, del festival e delle sale. Perché è chiaro che l’obiettivo del nostro lavoro è quello di tenere in vita un sistema che ha garantito, per 120 anni, il successo del cinema”.
Dieci in tutto le sale a disposizione del pubblico, tre nel palazzo del cinema (Grande, Pasinetti e Zorzi), altrettante nel palazzo del Casinò (Volpi, Casinò e la nuova Perla), oltre alla sala Darsena, la Gardino, il PalaBiennale e la Corinto. Il totale dei posti in sala alla Mostra è arrivato dunque a 6350: la sala più grande resta il PalaBiennale (1760 sedute), la più piccola la Zorzi (48).
Ma il gradimento della Mostra cresce anche tra gli accreditati – cioè stampa, professionisti del settore, studiosi e studenti – con 13.023 badge distribuiti agli accreditati a Venezia, contro gli 11.967 dell’anno scorso (+9%).
Ottimi infine i risultati di Venice Immersive, la sezione della Mostra all’isola del Lazzaretto Vecchio, dedicata “alla realtà espansa” (VR, AR, video 360), che ha visto lievitare del 16% le prenotazioni per visitare le “esperienze” in esposizione: 11.232 visitatori contro i 9.674 del 2022.
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