Mario Martone riceve il Nastro dell’anno per il documentario. Nel 2023 l’autore ha firmato ben due opere di non-fiction che lo hanno reso la personalità giusta a cui assegnare un simile riconoscimento. I titoli sono Laggiù qualcuno mi ama, incentrato sulla vita e carriera di Massimo Troisi, e Omaggio a Mimmo Jodice in cui il regista e sceneggiatore svela il legame tra arte contemporanea e filosofia del brillante fotografo.
“Presentati rispettivamente alla Berlinale e al Torino Film Festival, sono due film che lasciano un segno speciale nella memoria del cinema e nel racconto di personaggi diversi, eppure legati da un filo che, oltre Napoli – si legge nella motivazione per il premio – intreccia la rilettura affettuosa di un grande protagonista molto amato e mai dimenticato all’estetica di un artista, un ‘gigante’ come lo definisce Martone, che mette a fuoco in ogni scatto una sorta di manuale ‘filosofico’ del vivere, lasciandoci godere di una bellezza che va oltre lo sguardo”.
Mario Martone tra i Nastri dell’anno
A consegnare il riconoscimento a Mario Martone è il Direttivo dei Giornalisti Cinematografici Italiani durante la premiazione che si terrà nelle prossime settimane a Roma per consegnare i Nastri e i premi speciali ai vincitori. I due documentari per i quali Mario Martone riceve il Nastro dell’anno fanno parte della selezione dei 55 ‘concorrenti’ di quest’anno, scelti tra i 130 titoli proposti nel 2023 dai festival più importanti o nelle rassegne specializzate e comunque presentati anche su reti o piattaforme televisive.
Ma non è l’unico riconoscimento già stato assegnato. “Un Nastro d’Argento già annunciato per il Cinema di quest’anno va a Paola Cortellesi per l’exploit di un film straordinario come C’è ancora domani – ricorda a nome del Direttivo la presidente Laura Delli Colli.
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