Per festeggiare l’avvio della 33ª edizione di Noir in Festival, dall’1 al 7 dicembre a Milano, la direzione composta da Giorgio Gosetti, Marina Fabbri e Gianni Canova (per l’Università Iulm) hanno selezionato un poker di eventi di di spicco con un campione della letteratura contemporanea, Daniel Pennac, un luogo fortemente simbolico come la casa di Alessandro Manzoni, un protagonista del noir italiano come Giancarlo De Cataldo, un regista che al genere ha dedicato sempre una visione originale e moderna come Neil LaBute.
Il suo nuovo film, Out of the Blue è un omaggio al noir classico con Diane Kruger e Ray Nicholson (figlio di Jack) che rinnova la tematica più cara all’autore, lo scontro tra i sessi in cui il l’uomo risulta perdente. Presentato fuori concorso nella serata inaugurale del Noir in Festival, il film prossimamente sarà su Sky e Now e apre una selezione tutta orientata alla provocazione e all’ibridazione del genere come già si intuisce dal primo titolo del concorso: Animalia di Sofia Alaoui, ambientato in un Marocco fantastico e popolato da creature del sogno (o dell’incubo).
Per l’inaugurazione, venerdì 1 dicembre, Giancarlo De Cataldo ha dialogato con Daniel Pennac a Casa Manzoni in occasione della consegna del Raymond Chandler Award che quest’anno celebra l’autore della popolare saga di Malaussène, proprio nell’anno in cui è uscito il capitolo finale, Capolinea Malaussène. Daniel Pennac ha dedicato inoltre la sua giornata milanese dapprima agli studenti dell’Università Iulm (partner del festival) con un incontro moderato da Stefano Bartezzaghi e introdotto dal rettore Gianni Canova, poi ai frequentatori dell’Institut Français di Milano (per la presentazione del film Il paradiso degli orchi tratto
dal suo primo romanzo), quindi ai lettori con un firmacopie alla libreria Feltrinelli per approdare infine a Casa Manzoni per la serata di premiazione.
“La sorpresa sarà la cifra narrativa di quest’edizione”, affermano Marina Fabbri e Giorgio Gosetti, “perché il noir è sempre capace di inventare strade nuove per essere in sintonia con mutamenti e le ansie del tempo. Abbiamo cominciato con l’ironia di Daniel Pennac, percorreremo le strade del genere attraverso un cinema potente e originale, accoglieremo grandi scrittori, cercheremo il nuovo tra i finalisti del Premio Scerbanenco (per la letteratura) e del Premio Caligari (per il cinema) e, alla fine di questa maratona emozionante e divertente, capiremo che una stagione drammatica del nostro tempo trova risposte, ragioni e speranze proprio nell’arte di chi sa guardare oltre l’immediato. Come è tradizione di scrittori e cineasti di talento”.
(Ansa)
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