Through the Night: viaggio negli abissi di quei “bravi ragazzi” che diventano stupratori

Presentato in concorso alle Giornate degli Autori, il debutto nel lungometraggio di Delphine Girard prodotto da Lukas Dhont mette in campo tre punti di vista diversi per raccontare una tematica complessa. E tragicamente attuale

L’anno dell’uovo, la recensione: un culto inventato che viene spezzato dall’arrivo del dolore

La pellicola di Claudio Casale è uno dei tre progetti a micro-budget di Biennale College Cinema sviluppato all'interno dei workshop sull'isola di San Servolo. Un racconto che, in fondo, è solo una storia d'amore

Vermin, parla il regista Sébastien Vanicek: “Anche i grandi ragni sono vittime di xenofobia”

Il cineasta cita Jordan Peele e Steven Spielberg, e fa capire da subito qual è la direzione verso cui vuole dirigere il suo cinema. La pellicola è l'evento di chiusura della Settimana della Critica. L'intervista con THR Roma

Sen, quando una cerimonia del tè in realtà virtuale riconnette gli esseri umani (e la natura)

"Sono partito dal concetto del Wabi-Sabi e da Jun'ichirō Tanizaki per creare l'esperienza", ha raccontato a THR Roma l'artista Keisuke Itoh, ormai un veterano della sezione immersiva della Mostra del Cinema

Tutte le sfide di Michel Franco: “I soldi non sono al primo posto, mi tengo alla larga dalla mediocrità di Hollywood”

Parla il regista messicano, autore di Memory (titolo tra i più attesi al festival) con Jessica Chastain e Peter Sarsgaard: "Ringrazio di non aver frequentato le scuole di cinema: quelle ti rendono un idiota". L'intervista con THR Roma

Il primo trionfo va ai Vampiri umanisti: evviva la black comedy sul senso della vita (e della morte)

Buffo, ironico, tenero. Humanist Vampire Seeking Consenting Suicidal Person, esordio alla regia di Ariane Louis-Seize, vince il Director's Award alle Giornate degli Autori. Un film che parla del bisogno degli esseri umani di stabilire connessioni, di sentirsi accettati, di amare ed essere amati

Malqueridas, postare per sopravvivere: il carcere visto dallo smartphone delle detenute cilene

Nel documentario di Tana Gilbert, alla Settimana della Critica, la quotidianità della prigione ripresa dai cellulari introdotti illegalmente dalle recluse: "Queste donne si riprendono perché non vogliono essere dimenticate"

Alex Di Giorgio: Mi sarebbe piaciuto recitare nel bellissimo film di Beppe Fiorello Stranizza d’amuri

Ex atleta olimpico, ballerino nel programma di Milly Carlucci in coppia con Moreno Porcu, adesso sogna di fare il cinema con Ferzan Ozpetek

Holly, la via europea al cinema fantastico: superpoteri sì, ma dai risvolti sociali

Una scuola, un quartiere popolare, genitori assenti, tanta tv e junk food, una ragazza dal sorriso misterioso a cui vengono attribuiti strani poteri: il film della regista belga Fien Troch è in concorso. Ma forse non era il suo posto

Una giornata per Andrea Purgatori alle GDA 2023. Previsto un flash mob per il giornalista scomparso

Le Giornate degli Autori scelgono di dedicare la chiusura della loro ventesima edizione al conduttore e saggista, che fu presidente dell'Associazione dal 2019

  • Di THR ROMA

Giornate degli Autori Day 10: da Anna a L’Expérience Zola, istruzioni per l’uso

Il programma completo di venerdì 8 settembre, la decima giornata di programmazione delle GdA: dal dramma ambientato in Sardegna di Marco Amenta all'intreccio tra letteratura, cinema e teatro di Gianluca Matarrese

Aspettando Daaaaaalì, quando Beckett, Buñuel e Magritte si incontrano in un regista cialtrone e geniale

Se Guy Debord e Luigi Pirandello avessero avuto un figlio, quello sarebbe stato Quentin Dupieux. Se Salvador Dalì avesse visto questo film, lo avrebbe adorato. E odiato. Comunque un capolavoro. Come sempre. Fuori concorso. E fuori di testa

Day of the Fight, parla Jack Huston: “La mia danza sul ring, tra dolore e gioia, insieme a nonno John”

Uno dei film più amati della Mostra (soprattutto dal pubblico maschile). Michael Pitt straordinario, dopo anni di performance altalenanti, ci sono anche Buscemi, Pesci, Perlman. E sappiate che dopo questo film Have You Ever Seen the Rain? non sarà più la stessa

Giorgio Diritti e l’arte di perdersi nell’infinita guerra personale di Lubo, il nomade seduttore

Già in concorso a Venezia 80 - protagonista un notevole Franz Rogowski nei panni di un disertore dongiovanni nel secondo conflitto mondiale e membro della terza minoranza nomade dopo rom e sinti - il nuovo film del regista appare sovraccarico e prende troppe direzioni. Un'occasione mancata. Dal 9 novembre in sala

Venezia Classici celebra Giuseppe De Santis, tra i padri del neorealismo: “Avrebbe meritato di lavorare di più”

Il documentario di Steve Della Casa, Un'altra Italia era possibile - il cinema di Giuseppe De Santis, andrà in onda su La7 l'8 settembre alle 22.30: "Eravamo amici, sono anni che volevo raccontare la sua storia. Era un uomo moderno, con lo sguardo al futuro"

Giorgio Diritti: “Nel mio film il calvario di tanti: le diversità non vanno distrutte, ma accolte”

“È un limite dell’uomo arrogarsi il diritto di dire agli altri come dovrebbero essere. E noi non impariamo dai nostri errori”, spiega il regista e sceneggiatore, in concorso a Venezia con l'adattamento del romanzo Il seminatore di Mario Cavatone

Esplode il caso Agnieszka Holland, Varsavia all’attacco di Green Border: “Propaganda nazista”. La regista: “Esigo le scuse”

Il ministro della giustizia polacco, Zbigniew Ziobro, a testa bassa contro il film presentato a Venezia 80, che racconta la drammatica situazione dei rifugiati al confine tra Polonia e Bielorussia. La grande cineasta, che in passato ha realizzato importanti lavori sull'Olocausto, risponde minacciando querela. E i registi polacchi stanno dalla sua parte

Toronto Film Festival, 10 film da non perdere. Animazione, drammi sociali e il primo musical A24

Paul Dano e la corsa alle azioni di GameStop, un documentario sulle conseguenze della gentrificazione nella Carolina del Nord e l'ultimo film di Hayao Miyazaki sono nella lista di Lovia Gyarkye, critica d'arte e cultura di THR

Lumbrensueño, la recensione: la vita vista dalla camera oscura di un giovane messicano

Il film di José Pablo Escamilla, opera a micro-budget nella sezione di Biennale College Cinema a Venezia80, è un ibrido tra cinema classico e sperimentale, che unisce a una narrazione canonica una forma poetica e trasgressiva

Mostri in Laguna: dal fango-verità di Losey al bianco e nero che segna Venezia 80

Venezia Classici è un rifugio sicuro dalle brutture del presente: qui abbiamo rivisto Per il re e per la patria del grande regista inglese, ovviamente in bianco e nero. Che, come si è visto nei film di Cooper, Holland e Kroger passati alla Mostra, ha una valenza assolutamente politica