Tom Quinn, amministratore delegato della distribuzione cinematografica, commenta l'acquisizione dello storico lungometraggio. Il primo di una regista afroamericana in concorso
Anarchico, vitale, estremo, profondo. Il cinema del giovane regista e attore è un'arma affilata che crea un immaginario e uno stile mai visti prima. Soprattutto nel cinema italiano. E pure se siamo solo davanti a un'opera seconda, possiamo dirlo: abbiamo un autore. Non solo: in un mondo perfetto avremmo anche il Leone D'Oro
Voi vedete le luci luccicanti, ma lungo i tappeti rossi i soldi corrono così: abiti e gioielli a noleggio, fotografi contattati in tempo reale via whatsapp in cerca di modelle non ancora famose
“La comunità che segue l’arte immersiva è incredibilmente variegata, si crea una rete di supporto reciproco molto forte", afferma la curatrice Liz Rosenthal, che assieme a Michel Reilhac ha selezionato le opere in concorso esposte al Lazzaretto Vecchio. Sabato la premiazione
Presentato a Venezia 80 nella sezione della Settimana della Critica, l'esordio al lungometraggio del regista inglese di origine pakistane è un'opera sulla ricerca della propria identità. L'intervista a THR Roma
La grande attrice, che vinse la statuetta per La rosa tatuata, è protagonista del poster del diciottesimo anno del festival della capitale. Dal 18 al 29 ottobre all'Auditorium Parco della Musica
Profughi siriani rimpallati crudelmente tra Bielorussia e Polonia, dove chi aiuta gli stranieri in arrivo rischia il carcere. Green Border è un “j’accuse” violentissimo contro il governo di Varsavia. Non ci stupiremmo di trovarlo tra i film premiati, qui alla Mostra
È al Lido come produttore di The Palace e come regista di The Penitent. E qui parla di tutto, anche della tv, della sua esperienza all'Eliseo, della voglia di dirigere una grande istituzione culturale. "Il politicamente corretto è il cancro della società occidentale: il pensiero spinoziano, razionale, da Lutero a Vico, a cosa ha portato? Alla rovina"
Al Lido è stata presentata l’edizione 2023 della manifestazione sorrentina, dopo un’estate eccezionale per le sale cinematografiche. Attesi oltre 1.500 addetti ai lavori alla kermesse, che si terrà dal 28 novembre all’1 dicembre
Il regista francese si inserisce nella scia di tanti grandi autori prima di lui, da Fellini e Truffaut a Spielberg, scegliendo di raccontare il cinema nel cinema nel nuovo lungometraggio in anteprima alla Mostra
L'ispirazione del film, presentato alla SIC, arriva da un fatto di cronaca: "un adolescente di Taipei di diciott’anni, incensurato e apparentemente senza problemi, che ha estratto una pistola in pubblico e si è messo sparare"
Alle Giornate degli Autori fa parlare di sé il bel documentario di Edoardo Morabito, che ricostruisce le imprese di Christopher Clarke: una sorta di eco-guerriero la cui missione era quella di salvare lo Xixuaù, il cuore del Brasile minacciato dal climate change, dal progresso, da Bolsonaro. E che per mobilitare gli animi tentò di organizzare una reunion del leggendario gruppo inglese
I tumulti del 13 maggio del 1969, scoppiati in Malesia dopo le elezioni, sono una pagina oscura della storia del paese. Per il regista del film, Chong Keat Aun, in concorso alle Giornate degli Autori, "solo le donne conservano la memoria di quei fatti"
Modesta proposta per una rilettura critica di Woody Allen (e anche, cosa che non guasterebbe, per una nuova visione a tappeto di tutti i suoi film). Assioma da cui partire: il regista di Colpo di fortuna, fuori concorso a Venezia, è (a suo modo) un giallista, un Georges Simenon newyorkese. Che anche questa volta colpisce il bersaglio
Il programma completo di martedì 5 settembre, la settima giornata di programmazione delle GdA: dal dramma di Delphine Girard alla regia a quattro mani di Afef Ben Mahmoud e Khalil Benkirane
Una trentina di contestatrici ha sfilato alla Mostra, prima della proiezione di Coup de chance, urlando slogan come "lo stupratore non è malato, è solo figlio del patriarcato". Accuse anche a Barbareschi, "nemico della cancel culture"
All'80esima Mostra del Cinema di Venezia si è tenuto l'incontro Beyond Conventional: Eleven years of the Biennale College Cinema, un confronto tra critici e registi sul rapporto tra cinema arthouse e grande schermo
Tra gli invitati alla festa Sofia Coppola e Priscilla Presley, la madrina Caterina Murino, Pierfrancesco Favino, Stefano Sollima, Maya Sansa, Gabriele Mainetti, Andrea Scrosati e il Gotha dell'industria cinematografica
Priscilla di Sofia Coppola, in concorso a Venezia 80, è il ritratto di una ragazza (poi di una donna) al tempo stesso abusata e idealizzata, trattata come una regina ma sotto sotto considerata una schiava. E all'ombra del re del rock'roll rimane, a visione terminata, un senso di disagio
Non è solo il il film più bello ma anche il più coraggioso del concorso veneziano quello di Ryusuke Hamaguchi: un modello di originalità, economia, semplicità nella complessità. Mai così attuale come adesso, tra incendi dolosi e orse ammazzate