Mentre il cinema italiano ancora si doleva dell'assenza di giovani autori nelle sezioni parallele di Cannes, l'opera seconda del regista emiliano viene selezionata nel concorso del festival ceco
I film del cineasta britannico, i quali trasmettono la passione per l’arte e mostrano la vocazione verso la sperimentazione tecnologica, saranno proiettati durante le giornate dell'evento
L'opera seconda Il vento soffia dove vuole nella Crystal Globe Competition: ambientato in una città dell’Appennino, il film racconta l’amicizia fra il devoto Antimo e il selvatico Lazzaro. Nel cast Jacopo Olmo Antinori, Fiorenzo Mattu, Yile Yara Vianello e Gaja Mascale
Poi Bradley Cooper e Guadagnino. Le prime voci sull'80esima edizione. Il direttore Alberto Barbera promette un film d'apertura di grande appeal
La nuova edizione del festival, dal 31 maggio al 4 giugno. Tra i premiati Cuphead, Altan, Peter Lord e Ari Folman. Il direttore Roberto Genovesi a THR Roma: quest'anno la novità è l'espansione delle storie attraverso più linguaggi
Mentre a Cannes passava il nuovo lavoro del regista, è arrivata la notizia del remake americano del suo folgorante film d'esordio (con Kirsten Stewart, Josh O’Connor ed Elle Fanning). Un modo per far luce sulle dinamiche profonde di tutto il suo cinema, un'intreccio di passioni e inedite forme di racconto
Imprevedibili, moderne, ambiziose o gelide: ecco le palme femminili di Cannes 76. Donne che prendono spazio e invertono gli stereotipi di genere. Donne che non hanno né il tempo di essere simpatiche, né il desiderio di essere vittime
La regista freschissima di Palma d'oro attacca sulla "mercificazione della cultura", la ministra competente non gradisce: "Disgustata"
Finire fuori dal palmares di Cannes non è l'apocalisse, soprattutto da uno che è sbagliato dall'inizio alla fine come questo. Ma forse dovremmo imparare a "pesare" di più in certi ambiti e ad avere meno sudditanza psicologica
La sensazione è che i tre film italiani in concorso siano stati accompagnati da atteggiamenti che hanno oscillato tra la tifoseria e il “wishful thinking”.
Forse Anatomia di una caduta non entrerà nella storia del cinema, ma ci siamo abituati. Per quanto riguarda il regista ribelle finnico, limitarsi al Prix du Jury è come minimo sconcertante. E il grande favorito Jonathan Glazer? E' entrato Papa ed è uscito cardinale
Il verdetto della giuria del festival presieduta da Ruben Östlund: a Jonathan Glazer il Grand Prix, Koji Yakusho miglior attore per il film di Wenders, miglior attrice Merve Dizdar e Camera d'or a Thien an Pham
Per interpretare Arthur, il tombarolo del film di Rohrwacher, l'attore britannico ha sostituito con un abito di lino sgualcito il doppiopetto che indossa nel ruolo del Principe Carlo. "Appena arrivato in Italia ho passato giorno e notte a cantare con Alice sul set", confessa a The Hollywood Reporter
The Zone of Interest, Anatomie d'une Chute e Fallen Leaves potrebbero portarsi a casa la Palma d'oro dell'edizione 2023 del festival francese. Moritti, Rohrwacher e Bellocchio fuori dai giochi
Chi vincerà? Quella di Cannes 2023 è una giuria strana, che potrebbe fare scelte inattese: tra i bookmaker c'è chi punta sul glaciale Glazer, sarebbe bello trionfasse il finlandese, i rumors parlano di un'Italia a bocca asciutta. E intanto s'agitano le tifoserie...
La Roma ebraica, l'irruzione dei militari, l'inganno delle autorità cattoliche, la scomparsa del ragazzino, il "potere divino" di Pio IX: la regista Susanna Nicchiarelli e lo scrittore Edoardo Albinati raccontano il loro lavoro a fianco di Marco Bellocchio, fondato sugli atti del processo Mortara. Un'esclusiva di THR Roma
Assegnato dal 2010 al film che rappresenta meglio le tematiche LGBTQ, il premio va anche al cortometraggio Bolero di Nans Laborde-Jourdaàm dala Semaine de la Critique
Anche Omen, Goodbye Julia, Hounds e Mother of All Lies si sono aggiudicati premi nella sezione del festival francese presieduta da John C. Reilly
L''ultimo lavoro del regista inglese - solo in apparenza un film "piccolo", in realtà di grande apertura ideale - riesce a mettere in parallelo i disastri del capitalismo e quelli del colonialismo: il cosiddetto Terzo Mondo ribolle di violenza e nel frattempo la civiltà occidentale divora i propri figli. Eppure nel finale si apre uno spiraglio di speranza
Certo, si pensa anche a Fellini e Pasolini, ma è soprattutto un film sull’aldilà il nuovo lavoro di Alice Rohrwacher in concorso a Cannes: qui vivi e morti convivono parlandosi a vicenda, qui si varcano soglie inaudite