È Quo Vadis? Al cinema nel cuore di Roma, l’iniziativa in programma dal 4 al 16 luglio 2023 nel Tempio di Venere e Roma (ingresso libero, accesso da Piazza del Colosseo). Magica, sepolta, nuda, perduta, sommersa, dolente, spietata, amara, incantata. In oltre un secolo di cinema (e di titoli italiani, non sempre fedeli agli originali) la città è stata tutto questo, e molto altro: il luogo del sogno e dell’incubo, della frenesia e della noia, del successo e dell’anonimato, della socialità e dell’alienazione. Ripresa dal vero o ricostruita in studio, immaginata o reale, spesso ha rubato la scena a storie, interpreti, autori: non solo una semplice scenografia, dunque, ma un precipitato di situazioni e sentimenti, possibilità e frustrazioni.
Per celebrare questa straordinaria protagonista della storia del cinema, la seconda edizione di Quo vadis? Al cinema nel cuore di Roma, promossa da CSC – Cineteca Nazionale e Parco Archeologico del Colosseo, propone quest’anno un autentico giro del mondo tra film e città. Un tour che tocca nove decenni (dal 1921 di Manhatta di Paul Strand e Charles Sheeler, primo film d’avanguardia del cinema americano, alla Tokyo di Lost in Translation di Sofia Coppola, datata 2003) e quattro continenti. Due le tappe italiane: la Roma visionaria e divagante di Federico Fellini, a cui non potevamo che affidare l’apertura, e la Napoli sfregiata dall’abusivismo di Le mani sulla città di Francesco Rosi.
Quo Vadis?: il giro del mondo al cinema
Le capitali obbligate del cinema ci sono (quasi) tutte: Parigi (prima del classico Cléo dalle 5 alle 7 di Agnés Varda lo spericolato piano sequenza di C’était un rendez-vous, un Claude Lelouch in purezza), New York (al già citato Manhatta si affianca la dichiarazione d’amore di Woody Allen per la sua Manhattan), L.A. (Vivere e morire a Los Angeles di William Friedkin – presentato da Willem Dafoe – a ricordarci che senza la città non ci sarebbe il poliziesco, né il noir), Londra (colta in piena “swinging era” dal Michelangelo Antonioni in trasferta di Blow-Up), Berlino (con il Muro che irrompe sul set di Uno, due, tre!, ma neppure la Storia riesce a sabotare una commedia di Billy Wilder). L’appuntamento col muto è affidato alla proiezione (con accompagnamento al pianoforte dal vivo) di Aurora di F.W. Murnau, la sfida senza tempo tra le tentazioni della metropoli e il valore catartico della natura.
Tre scommesse: Taipei Story di Edward Yang, un capolavoro del cinema taiwanese restaurato dal The Film Foundation’s World Cinema Project di Martin Scorsese, l’avventurosa Istanbul di Topkapi di Jules Dassin, divertissement dal cast stellare tutto da riscoprire in versione originale, e l’omaggio a due grandi cineasti africani, tra Dakar (Borom Sarret, nel centenario della nascita del senegalese Ousmane Sembène) e Il Cairo (Central Station, dell’egiziano Yusuf Shahin). Infine, con Mariupolis, il ricordo di Mantas Kvedaravičius, il filmmaker ucciso nel 2022 a Mariupol, una delle città martiri della guerra in Ucraina.
Un’arena estiva al Colosseo
Grazie alla sempre più proficua collaborazione con il Parco archeologico del Colosseo, per il secondo anno Quo Vadis? Al cinema nel cuore di Roma ha l’opportunità unica di realizzare un’arena estiva in uno degli scenari più affascinanti del mondo, un luogo che sembra incarnare in modo straordinario il rapporto tra il tempo e lo spazio, sollecitando insieme la memoria e l’immaginazione. C’è una sottile linea che da sempre lega il cinema all’architettura. Il cinema ha necessariamente a che fare con lo spazio, quindi, quasi sempre, con gli edifici e le strutture che lo abitano. Il cinema però non si limita a filmare lo spazio rappresentandolo, nella scelta del proprio sguardo, nell’uso delle proprie tecniche dalla luce, al suono al montaggio, crea di fatto un nuovo spazio, che è insieme reale e immaginario.
Valorizzare la cultura cinematografica e ricordare agli spettatori l’unicità dell’esperienza collettiva della visione sul grande schermo è uno degli obiettivi centrali della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, è difficile immaginare in questo senso una occasione migliore di Quo Vadis? Al Cinema nel cuore di Roma. Il tema di quest’anno ci permette di far viaggiare gli spettatori in ogni senso: nel tempo, nello spazio e nella storia del cinema.
“Città reali, città inventate, città familiari da scoprire”
“Ogni sera una città e un film alla scoperta di mondi sempre nuovi e diversi, di grandi autori, di cinematografie diverse e di modi differenti di raccontare la città, le città; dalla Roma di Fellini alla Londra di Antonioni, dalla Tokyo di Sofia Coppola alla Parigi di Agnès Varda, ma anche la Mariupol di Mantas Kvedaravičiusche ci racconta molto di quello che ha preceduto la attuale atroce guerra, e ancora tante altre” ha dichiarato Marta Donzelli, Presidente Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia. “Nel nostro viaggio abbiamo poi voluto anche una città silenziosa, proponendo un grande capolavoro del cinema muto: Aurora di Murnau che mette al centro il conflitto mai risolto tra campagna e città, natura e spazio urbano. Città reali, città inventate, città familiari da scoprire con occhi diversi, città sconosciute tutte da svelare, organismi complessi che si intrecciano con altrettante storie grandi o piccolissime, tutte profondamente umane”.
IL PROGRAMMA
(Ingresso libero fino a esaurimento posti – prenotazione consigliata su eventbrite.it
Accesso da Piazza del Colosseo dalle ore 20.30. I film saranno introdotti da esperti di storia antica e di cinema alle ore 21.00. Le proiezioni inizieranno alle ore 21.30. Tutti i film sono in versione originale con sottotitoli in italiano o inglese per i film in v.o italiana)
Martedì 4 luglio – ROMA
Roma – Federico Fellini, 1972, 119’
Mercoledì 5 luglio – NEW YORK
Manhatta – Paul Strand e Charles Sheeler, 1921, 10’
Manhattan – Woody Allen, 1979, 97’
Giovedì 6 luglio – TAIPEI
Taipei Story – Edward Yang, 1985, 119’
Venerdì 7 luglio – BERLINO
Uno, due, tre! (One, Two, Three) – Billy Wilder, 1961, 110’
Sabato 8 luglio – TOKYO
Lost in Translation – Sofia Coppola, 2003, 104’
Domenica 9 luglio – ISTANBUL
Topkapi – Jules Dassin, 1964, 120’
Lunedì 10 luglio – NAPOLI
Le mani sulla città – Francesco Rosi, 1963, 107’
Martedì 11 luglio – SILENT CITY
Aurora (Sunrise: A Song of Two Humans) – Friedrich Wilhelm Murnau, 1927, 94’
Accompagnamento musicale dal vivo del M° Antonio Coppola
Mercoledì 12 luglio – DAKAR/IL CAIRO
Borom Sarret – Ousmane Sembène, 1963, 22’
Cairo Station (Bāb al-Hadīd) – Youssef Chahine, 1958, 74’
Giovedì 13 luglio – MARIUPOL
Mariupolis – Mantas Kvedaravičius, 2016, 96’
Venerdì 14 luglio – PARIGI
C’était un rendez-vous – Claude Lelouch, 1976, 9’
Cléo dalle 5 alle 7 (Cléo de 5 à 7) – Agnès Varda, 1962, 90’
Sabato 15 luglio – LOS ANGELES
Vivere e morire a Los Angeles (To Live and Die in L.A.) – William Friedkin, 1985, 116’
Domenica 16 luglio – LONDRA
Blow-up – Michelangelo Antonioni, 1966, 112’
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