Torna l’appuntamento dedicato al lavoro e ai diritti con Job Film Days. Il festival, diretto da Annalisa Lantermo, giunge alla quarta edizione, che si svolgerà al Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema e in altri luoghi di Torino dal 3 all’8 ottobre 2023.
Nel corso degli anni, la manifestazione si è affermata come punto di contatto fra il mondo dei lavoratori, delle imprese e del cinema, affrontando tematiche importanti e sempre attuali come la sicurezza del lavoro – intesa in termini di salute ma anche di prospettive – oppure le questioni di genere. L’obiettivo dell’Associazione Job Film Days, che organizza l’evento, è proporre film in grado di raccontare non solo il nostro mondo del lavoro, ma anche la situazione di altri Paesi del mondo, coniugando gli aspetti di denuncia con le storie delle persone, fra autodeterminazione e speranza.
La quarta edizione si presenta con alcune novità e diverse tappe importanti nei prossimi giorni: l’apertura della call per i film in competizione (2 maggio), l’anteprima regionale di un doc al Centro Studi Sereno Regis (4 maggio) e la scadenza delle iscrizioni del Laboratorio di scrittura (7 maggio).
La struttura del Job Film Days: bandi dal 2 maggio
Arriveranno il 2 maggio i bandi per partecipare alle due sezioni competitive dei Job Film Days 2023: il Premio Cinematografico “Lavoro 2023” JFD – INAIL Piemonte, concorso internazionale dedicato al cinema documentario e di finzione che racconta i diversi aspetti del mondo del lavoro, e il Premio “Job for the Future” JFD – Camera di Commercio di Torino, concorso riservato ai cortometraggi realizzati nell’Unione Europea da registi Under 40 che raccontano i lavori “emergenti” e le sfide del lavoro contemporaneo. I bandi saranno consultabili sul sito web del festival e saranno diffusi sulle piattaforme dedicate.
Il festival 2023, forte dell’esperienza maturata, manterrà la struttura delle edizioni precedenti: sezioni competitive, sezioni non competitive e focus su tematiche particolari, oltre a eventi speciali organizzati prevalentemente con i partner e masterclass con i registi che si sono contraddistinti per aver realizzato film su tematiche del mondo del lavoro. Tornerà anche la mostra di settembre, un evento off per esporre le opere dell’illustratore che realizzerà l’immagine guida dei Job Film Days.
Le novità del Job Film Days 2023: premi, giurie, cinema di animazione e Vercelli
Per la prossima edizione, oltre ai riconoscimenti già previsti, nasce un nuovo riconoscimento, inserito nel concorso internazionale JFD – Inail Piemonte: è il premio per il Miglior film sulle tematiche inerenti la salute e la sicurezza del lavoro.
Oltre alle giurie principali, grazie alla sinergia con Università e Politecnico di Torino, la manifestazione accoglierà quindi due nuove giurie, composte da studentesse e studenti dei due Atenei, ciascuna inserita nelle due sezioni competitive dei Job Film Days.
Per la quarta edizione, il festival inaugura una collaborazione con la Scuola di animazione del Centro Sperimentale di Cinematografia (CSC), che ha sede a Torino, con cui sarà organizzato un evento sui cortometraggi di animazione dedicati alle tematiche del lavoro, a livello europeo. L’avvio della collaborazione rappresenta per i Job Film Days un’importante evoluzione. Gli studenti del Centro che frequenteranno i corsi nel 2023 svilupperanno una ricerca sulla produzione europea degli ultimi anni e, in collaborazione con il festival, gestiranno un Focus, che prevede anche la presenza di esperti di questo tipo di cinema nell’ambito dell’edizione di ottobre.
Non sono, però, le uniche novità del 4° Job Film Days, che continua la sua attività di rete sul territorio e fra le realtà del settore. Molte altre saranno annunciate nel percorso di avvicinamento al festival.
I contenuti del festival saranno aggiornati sulle tematiche più attuali delle pellicole realizzate fra il 2022 e il 2023 e arriveranno, come da tradizione degli ultimi anni, anche eventi speciali a Vercelli. Da quest’anno, inoltre, il festival collabora con l’Associazione Bottega Miller, che organizza il Festival Raccolti (atteso a settembre) ed è presieduta dal regista cinematografico Matteo Bellizzi.
L’intento è allargare l’orizzonte del festival dislocando l’attività su territori diversi, ma proseguendo la sinergia con il Vercellese. L’area, infatti, è connotata da una dimensione storica importante per quanto riguarda gli ambiti lavorativi, nello specifico per ciò che attiene al lavoro delle donne.
Il laboratorio di scrittura. Scadenza iscrizioni gratuite: 7 maggio
Continua l’impegno del festival nell’ambito della produzione, con la nuova edizione del Laboratorio di scrittura “Dall’idea al soggetto Job Film Days 2023”, organizzato in collaborazione con l’Associazione Bottega Miller e l’Associazione Videocommunity. C’è tempo fino al 7 maggio per iscriversi gratuitamente. Per i partecipanti ammessi sono previsti tre giorni di incontri e confronto (a Torino il 13 maggio e il 1° luglio, a Vercelli il 10 giugno) in cui esperti del settore li accompagneranno nella scrittura di un soggetto da inviare, entro il 31 agosto, alla sezione Concorsi del festival. Durante la serata finale di premiazioni, il festival assegnerà il Premio al Miglior soggetto grazie al sostegno offerto dall’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino e altri premi offerti da Aurora Penne.
L’anteprima regionale del 4 maggio
L’attività del festival si svolge durante tutto l’anno e il 4 maggio, all’interno di un più ampio percorso di avvicinamento al festival che prevederà anche altre iniziative, il Centro Studi Sereno Regis di Torino (via Garibaldi 13), ospiterà l’anteprima regionale del documentario Lettera a G. Ripensare la nostra società con André Gorz di Charline Guillaume, Pierre-Jean Perrin, Julien e Victor Tortora, distribuito dall’associazione “Sur les pas de Gorz”.
L’evento si svolge in collaborazione con Job Film Days, Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino e GRILITS (gruppo di ricerca su lavoro, industria, tecnologia e scienze umanistiche), oltre a Unione Culturale Franco Antonicelli.
Il film racconta vita e pensiero di uno degli intellettuali più stimolanti del XX secolo. Discepolo di Jean-Paul Sartre, influenzato da Ivan Illich, è stato al tempo stesso filosofo, giornalista impegnato, critico economico, pioniere dell’ecologia politica in Francia. L’opera dà risalto alle riflessioni sul lavoro di André Gorz, che ne portò avanti un radicale ripensamento, difendendo la riappropriazione collettiva dei mezzi di produzione, l’autonomia e il tempo liberato. Argomenti di notevole attualità in un periodo in cui si sta da più parti ripensando il modo e il mondo del lavoro, i suoi orari, il suo impatto sulle persone.
Seguirà un dibattito con Giuseppe Gariazzo, critico cinematografico e selezionatore dei Job Film Days, e Stefano Musso, già docente presso il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino e traduttore di Metamorfosi del lavoro. Critica della ragione economica di André Gorz (Bollati Boringhieri, 1992).
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