Esce oggi – 13 luglio – nelle sale italiane Double Soul. Un film nel quale ritroviamo, riunite, le “indivisibili” gemelle Fontana, insieme a un cast internazionale che vede F. Murray Abraham, Danny Glover e che segna anche l’ultima apparizione di Julian Sands, indimenticabile “biondino” di Camera con vista, scomparso durante una escursione su una montagna in California, poco dopo aver terminato le riprese del film.
Double Soul, “doppia anima”. È il film di un regista che una doppia anima ce l’ha davvero, cinematograficamente: italiano, italianissimo, ma anche – da pochi mesi – in possesso di un passaporto americano. Una cittadinanza americana onoraria, per il suo lavoro nel cinema. Non è cosa da tutti i giorni.
Com’è andata? Valerio Esposito nel 2008 ha preso un biglietto aereo per Los Angeles. Non conosceva nessuno, non parlava ancora fluentemente l’inglese, ma aveva una gran voglia di imparare, e di fare. Così tanta che un passo dopo l’altro – operatore, assistente alla produzione, aiuto regista, regista della seconda unità – si è ritrovato a possedere un solido mestiere, una conoscenza approfondita di tutti gli aspetti della macchina cinema. E si è trovato a dirigere Double Soul, un revenge thriller ambientato fra Roma e Dubai. Delle due gemelle Fontana, Marianna è un’artista d’avanguardia che raccoglie sparuti applausi in teatrini off off; Angela invece scivola con disinvoltura nei salotti del jet set romano. I loro destini –senza spiegare troppo della trama – troveranno incroci drammatici.
Incontriamo Valerio Esposito all’Ischia Global Film&Music fest, manifestazione cinematografica che si svolge in questi giorni nell’isola campana.
Valerio, il film che esce oggi è anche l’ultimo interpretato da Julian Sands. Come ricorda il lavoro insieme?
Con Julian eravamo diventati amici. Stavamo progettando un altro film nel quale Julian sarebbe stato protagonista. Scherzavamo spesso sul fatto che questo film fosse una specie di ‘provino’ per il prossimo.
Vi scambiavate pareri durante le riprese?
Conservo gelosamente i messaggi di incoraggiamento che mi ha mandato, lungo tutta la lavorazione del film. E ho anche impresse nella mente tutte le lunghe chiacchierate che facevamo.
Sands è sempre stato un outsider nel mondo del cinema, un solitario
Aveva una passione enorme per la letteratura inglese. E l’altra sua passione era proprio l’alpinismo, le scalate.
Ma era un alpinista esperto?
Espertissimo, e prudentissimo. Lo so perché mi è accaduto di andare qualche volta insieme con lui su per qualche montagna ‘facile’. Julian era prudentissimo, maniacale. Se è accaduto qualcosa, deve essere stato qualcosa di imprevedibile e di terribile. Una frana, o l’attacco di un animale. Altrimenti, Julian se la sarebbe cavata in ogni situazione. Non era un alpinista della domenica.
Come era, come persona?
Estremamente riservato. Ma bastava un attimo, e come tutte le persone timide diventava estremamente espansivo. La notte prima delle riprese si vide il mio film precedente, Calico Skies, con Tom Sizemore – sfortunatamente, un altro grande attore scomparso da poco. Il mattino dopo, venne da me in silenzio. Si avvicinò fino a un millimetro da me, e poi mi abbracciò, fortissimo. “Che c’è, Julian?”. “Ho visto il tuo film, ti voglio abbracciare”. Da allora diventammo inseparabili.
E adesso, dopo due film americani e tanti lavori come direttore di seconde unità in giro per il mondo, qual è la prossima meta?
L’Italia. Vorrei tornare e lavorare in Italia. O almeno, mantenere la ‘doppia anima’ italiana e americana. Quando andai per la prima volta a Los Angeles, entrai in un videonoleggio e vidi un dvd – c’erano ancora i dvd! – di un film di Sorrentino, Il divo. Era esposto con grande evidenza, con la scritta: ‘Fellini e Tarantino si incontrano’. Ecco, ho cominciato a sognare da quel momento lì.
È un altro passo avanti, Double Soul, anche per le sorelle Angela e Marianna Fontana. I momenti più belli del film sono forse proprio quelli in cui i loro sguardi si incontrano: la disillusione amara di Marianna, e la dolcezza accogliente, avvolgente di Angela. Dopo che ognuna ha fatto un percorso importante da sola, è bello rivederle insieme, percepire anche attraverso la finzione il legame reale che le unisce. Marco Bocci interpreta un bel tenebroso con affari nella penisola araba: ciuffo scompigliato sul volto, un po’ feroce Saladino un po’ Sandokan. I paesaggi futuribili e lunari di Dubai, con i suoi grattacieli altissimi e ipermoderni in mezzo al deserto, completano il quadro.
THR Newsletter
Iscriviti per ricevere via email tutti gli aggiornamenti e le notizie di THR Roma